ritorno

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Erano passati due lunghi mesi dall'ultima volta, io continuai ad andare a scuola, sempre felice, e uscivo spesso con delle mie amiche.
Oggi infatti eravamo uscite, ma io ero sempre quella che vive lontano, quindi finii a fare la strada di ritorno da sola, come quasi tutti i giorni dopo tutto, erano le 21 di sera, quindi per accorciare il tragitto decisi di prendere un vicolo, che mi avrebbe portato nella via di casa, mi intrufolai, e proseguii nella mia strada, poi dietro di me sentii un rumore, come se qualcuno stesse camminando, io mi girai, e vidi qualcuno, <ci si rivede bellezza>, non capivo chi fosse, era buio e non vedevo il suo volto, <chi sei!?> dissi un po spaventata, <come non mi riconosci> si mise sotto un palo della luce e io riuscii a vederlo, mi vennero i brividi, era proprio lui, Francesco, <sai, volevo andare da te in Germania, ma sarebbe stato troppo rischioso, quindi, ti ho voluto aspettare> disse ridendo, feci dei passi indietro, <non hai proprio imparato la lezione, non bisogna entrare nei vicoli> disse, iniziavo a sudare freddo, <basta tormentarmi, ti sei preso quello che volevi ora lasciami in pace!> dissi in lacrime, <oh no cara, questo è solo l'inizio> disse, non ci pensai due volte e corsi, corsi via da quel posto, mi girai e vidi che non mi stava inseguendo, ma continuai a correre fino a casa, davanti alla porta mi trovai un foglio, "non dire nulla a nessuno, ti ho avvertita, non mi tentare!", questo c'era scritto, come se avesse già organizzato tutto, quel figlio di puttana, presi il foglio e spezzai e lo buttai, poi entrai a casa, <finalmente a casa, mi stavo già preocuppando> disse james venendo verso di me, <Stai bene?> mi chiese, <sisi, sono solo stanca> dissi per poi andare in camera mia, per dormire.

Mi svegliai, e la prima cosa che feci fu accendere il telefono, c'erano messaggi da un numero che non avevo salvato, li lessi, "come hai passato la notte?
Mi hai pensato?
Ti conviene non dire nulla a nessuno, io ho occhi ovunque"
Avevo capito chi fosse per questo mi gelò il sangue, spensi il telefono facendo finta di niente e mi cambiai, dopo scesi di sotto a fare colazione, oggi è sabato quindi niente scuola.
<ciao bill, ti chiamo più tardi, un bacio> ah, che sdolcinati quei due piccioncini, almeno mio fratello ce l'ha fatta a trovare l'amore, io, non lo troverò mai, <dopo ti va di uscire?> mi chiese mio fratello io annuii, <bene allora preparati perché per dopo intendo ora> disse, io riandai in camera mia mi preparai e dopo 30 minuti ero pronta, scesi di sotto e mi fece salire in auto, <dove andiamo?> chiesi impaziente, <a pranzo fuori> rispose, <ma sono le 10:40> dissi confusa, <infatti, ho prenotato per un ristorante lontano da qui da due ore di viaggio e per l'ora di pranzo dovremmo essere arrivati> rispose io anuii, dopo tutto era da un po che io e mio fratello passavamo momenti solo per noi.

12:30
Finalmente scesi da quel auto e mi dirisi nel bel ristorante, con vista lago, entrammo e ci misero affianco a un camino, poi portarono i nostri piatti e iniziammo a pranzare.
<ho parlato con bill prima, e lui vorrebbe venire da noi domani>
Disse james che interruppe il silenzio, <va bene> dissi solo questo, anche se volevo chiedergli tante cose, come ad esempio se veniva tom, <non sono sicuro se porterà tom> disse, <non ci sono problemi?> concluse, io lo guardai, <tom è una storia vecchia, io sto andando avanti> dissi lui mi sorrise, una parte di me lo voleva, ma un altra no, ero indecisa, mi ha illuso, e tradita, ma credo di amarlo ancora, anche se non sono tanto convinta.
<Miriam! Ti sta chiamando qualcuno> ero sommersa dai miei pensieri che non mi resi conto del suono della suoneria, mi alzai con il telefono in mano allontanandomi dal tavolo, <pronto?>
<hai fatto bene ad alzarti dal tavolo> a quelle parole mi girai in torno, spaventata,
<come fai a saper->
<te l'ho già detto Miriam, ho occhi ovunque> poi chiuse la chiamata,
Andai in bagno e mi sciaquai la faccia con l'acqua fredda per riprendermi, perché cazzo non mi lascia in pace?, ha avuto ciò che voleva, ha avuto me, la mia verginità, ora cos'altro voleva?.

insieme - tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora