<te ne devi andare?> mi chiese Miriam, <si domani dovrò partire, abbiamo un concerto a Berlino> lei fece il broncio proprio come una bambina, la mia bambina, <guardiamo un film> disse e mi trascinò in salotto, pioveva di continuo qui a Londra quindi era l'unica opzione, mi misi semi adraiato sul divano mentre Miriam si era letteralmente stesa sopra di me, aveva con sé una coperta, e iniziammo a guardare il film, inutile dire che dopo 20 minuti si era addormentata mentre le accarezzavo i suoi lisci capelli lunghi, non vedo l'ora che sia estate così potrò averla sempre con me.
<tra due mesi sarà di nuovo estate finalmente> disse, <lo so non vedo l'ora> le risposi, <allora ci vediamo tra due settimane>,
<tra due settimane cherry> le diedi un bacio e uscii per dirigermi a Berlino.Miriam's pov
È passato circa un mese da quando ho rivisto tom, per via del mal tempo hanno dovuto interrompere i viaggi aerei.
<quindi com'è ora il tempo?> mi chiese mente ero in chiamata con lui,
<come ieri, piove sempre e ogni volta più forte> risposi triste, <quanto odio sta città, non vedo l'ora di rivederti> dissi, <anche io, ora devo andare a dopo cherry>
<a dopo amore> dissi poi chiusi la chiamata.Tom's pov
<a dopo amore> rimasi paralizzato a quella frase, mi ha chiamato amore, ero sempre io a chiamarla con gnomignoli ma da parte sua è la prima volta, <tom! Ti muovi ti stiamo aspettando!> mi urlò bill, <si arrivo stai calmo>risposi poi salii in auto, avevamo un'intervista questo pomeriggio.
<passiamo alle ultime domande, abbiamo saputo di una relazione tra tom e la pattinatrice Miriam west! È tutto vero?> domanda inaspettata per me,
<ehmm.. si stiamo insieme> risposi,
<sarà difficile per voi, avete una relazione a distanza giusto?>
<beh si, ma di solito la vado a trovarla ogni due settimane, anche se ultimamente non posso, da loro l'aeroporto è chiuso per mal tempo quindi ci sentiamo in chiamata> dissi,
<che carini che siete> disse l'intervistatore, e dopo altre svariate domande andai via.Era notte ed ero da più di un'ora in chiamata con Miriam,
<quindi la prossima gara sarà tra due settimane?> chiesi
<si, ma il balletto è molto difficile, non so se ce la farò sta volta>
<dicevi così alche l'ultima volta e poi sei ritornata a casa con una medaglia d'oro sul collo> la sentii ridacchiare, <devo dormire domani ho gli allenamenti di mattina> mi disse
<ok, buona notte cherry>
<notte amore>
<sognami!> dissi prima che potesse chiudere la chiamata e poi andai a dormire anche io.Due settimane dopo...
Ero appena arrivato a Londra per la gara di Miriam, fortunatamente il tempo era migliorato quindi ho potuto raggiungerla.
<eccoti tom, sapevo che saresti venuto!> mi disse james indicandomi i posti, <bill?>,
<non è potuto venire, aveva un impegno con il manager per allestire il palco>risposi
<avrete un concerto?> mi chiese
<si tra due giorni> finita la nostra conversazione iniziò la gara, vedendo tutte le ragazze esibirsi mancava Miriam, che finalmente entrò in pista, wow, era decisamente molto più complicato dall'ultima volta, ad un certo punto la vidi fare un salto, sembrava un angelo, improvvisamente cadde, tutti rimanemmo sorpresi, pensavamo che si rialsasse ma era ancora stesa, mi iniziai a preoccupare quindi mi alzai e correvo verso la pista di pattinaggio, la raggiunsi, <Miriam!, alzati su> dissi cercando di svegliarla, <ragazzo spostati ci pensiamo noi> disse un paramedico e insieme ad altri colleghi la portarono fuori dalla pista.Miriam's pov
Era il momento del salto finale, mi tremavano le gambe ed ero troppo stanca, ma cercai di farcela, al momento dell' atterraggio, feci una storta e caddi, <Miriam! Alzati su> sentii tom, ma la testa faceva tanto male e per istinto chiusi gli occhi.
Mi svegliai in ospedale con affianco tom, e una gamba ingessata, cazzo, no questo no, ti prego fa che sia solo un sogno, tom si accorse di me, <cherry, come ti senti stai bene?> mi chiese mettendo le sue due mani sul mio viso, <la mia gamba..> dissi cercando di trattenere le lacrime, <ci dispiace così tanto, ma sono sicuro che ritornerai a pattinare> disse cercando di rassicurarmi, pattinaggio era la mia vita, il mio unico sfogo dai miei pensieri, e ora era tutto perso, un medico entrò, <vedo che la ragazza si è svegliata> disse controllando il battito, <allora signorina, per ora sta bene, ha solo la gamba destra ingessata, che dovrà avere per 2 mesi, e poi se tutto andrà bene potrà ritornare in pista per settembre> mi rassicurai a queste parole, dopo qualche minuto avvertirono mia madre e mio fratello del mio risveglio, il giorno dopo potevo ritornare a casa, mi avevano dato delle stampelle così che potevo muovermi con più facilità.
2 settimane dopo
Oggi dovevamo andare dai kaulitz, era finalmente estate, aspettavo questo giorno da mesi, <Miriam! Muoviti!> mi urlò mio fratello, scesi di sotto e andammo verso l'aeroporto, saremmo partiti solo io e james, mia madre non poteva per lavoro.
Finalmente arrivati a Berlino, il taxi si fermò davanti alla casa dei kaulitz, james scese per primo, doveva prendermi le stampelle dal bagagliaio, finalmente mi aprì lo sportello, ma la persona che mi ritrovai davanti era tom, <cherry! Finalmente> disse per poi baciarmi, ero così felice di riverlo, mi aiutò ad uscire dall'auto e presi le mie stampelle, lo vidi prendere le mie valige insieme a james, entrai dentro casa.
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insieme - tom kaulitz
RomanceCapitolo 29 "Miriam" mi chiamò per poi avvicinarsi a me, "cosa vuoi?" dissi abbastanza fredda, "voglio parlarne" "di cosa?" chiesi, sapendo già la risposta "di noi" "non c'è nessuno noi tom, ho già chiuso con te" dissi, "ascoltami, io.. io ti amo...