ballo

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Mi svegliai abbastanza tardi, erano le 11 quindi mi vestii e andai in cucina, dove l'unico che incontrai era tom mentre beveva il suo caffè, <perché non sei rimasto ieri sera?> lì chiesi sedendomi affianco a lui, <pensavo volessi stare un po da sola> si giustificò, <allora non pensare più e resta con me la sera> lui accennò un sorriso, e mi avvolse il braccio attorno alla spalla per avvicirnami più a lui, <buongiorno ragazzi come state!> ci salutò di sorpresa la madre di tom, <tutto bene> risposi, <io devo andare da tua madre Miriam, per lavoro qualche settimana, mi prometti di farli stare buoni, sembri l'unica più responsabile in questa casa> disse io risi, <certo nessun problema> dopo altri saluti uscì di casa, <hai capito chi comanda adesso> dissi incrociando le braccia, <sei solo la preferita di mia madre> disse, lo sapevo tom non ama perdere, <vabbe io vado!> dissi alzandomi e dirigendomi verso la porta, <e dove?> <se lo vuoi sapere vieni, altrimenti prendo la tua macchina> dissi uscendo, <aspettami non hai la patente, e hai una gamba ingessata!> corse verso di me e mi raggiunse.
<tra 12 metri svolta a destra>, <cherry sei sicura che è la strada giusta?> mi chiese tom <sisi tranqu- eccolo accosta accosta!> dissi tutta contenta, tom parcheggiò, eravamo davanti a una specie di villa, bussai e una signora ci accolse, <quindi lei è la signorina Miriam giusto?> <si sono io> risposi, <che vuoi fare qui?> mi bisbigliò tom, <sssh te lo dico dopo>, <ok firma qui e poi sei dentro> firmai dove richiesto, <bene allora la lezione inizia domani alle 9 puntuale> annuì e uscii, <allora mi vuoi spiegare?>, <mi sono iscritta al ballo di fine estate> dissi orgogliosa, <e sarebbe?>, <praticamente li dentro farò la principessa e a fine estate ci sarà un ballo con il proprio ragazzo> dissi, <un ballo?> annuì, <quindi impara il lento tom> dissi per poi dargli un bacio sulla guancia.

Tom's pov

<quindi impara il lento tom> ecco ora mi toccava imparare a ballare, che poi da dove la saputo sta cosa del ballo di fine estate, io che ci vivo da anni qui non ne sapevo l'esistenza.
Miriam non mi fece tornare a casa, ma mi fece andare al centro commerciale con la scusa che li servivano vestiti adeguati, mi fece visitare ogni negozio esistente a Berlino, per tutto il giorno, ma dopo il tardo pomeriggio tornammo a casa, <che cosa sono tutte queste buste?> mi chiese bill vedendomi entrare sfinito e con più di 10 buste tra le mani, <Miriam ha avuto la brillante idea di partecipare al ballo di fine estate> dissi esausto posando le borse in salotto, <davvero! Fammi vedere i vestiti> disse bill avvicinandosi alle buste, <quindi solo io non ne sapevo l'esistenza?> dissi, e entrambi annuirono.

Miriam's pov

Ricevetti una chiamata ma il numero era sconosciuto,
<pronto?>
<miri, sono viola>
<ciao viola come stai?>
<bene bene, ti va di venire a una festa sta sera?> ci pensai due volta ma poi accettai
<certo dov'è?>
<al mare>
<certo>, dopo vari saluti chiusi la chiamata e iniziai a prepararmi, <ei cherry- perché ti prepari?> mi chiese tom confuso entrando in camera mia, <viola mi ha invitata ad una festa al mare> dissi finendo di sistemarmi, <verrò anche io>, <perché?> lì chiesi, <qualcuno dovrà pur controllarti> disse e poi mi posò un bacio, uscì dalla stanza così che potevo cambiarmi.

Tom's pov

Ero in auto con cherry, mi stava indicando la strada per raggiungere la festa, <siamo arrivati>, mi fermai e scendemmo, <miri!> urlò una ragazza andando verso la mia cherry, si abbracciarono, <e tu sei tom giusto?> annuì porgendo la mano per un saluto, <io sono la ragazza di georg, viola > mi disse, dopo ci portò in spiaggia anche se era già buio, c'erano anche altri ragazzi che non conoscevo, e un piccolo falò, vidi qualche ragazzo guardarla quindi mi misi davanti a lei, <geloso?> mi chiese vedendo la mia mossa, <abbastanza> risposi, <non ti preoccupare, io amo solo te, amore> disse dandomi un bacio, le sue parole mi rassicurarono, mi misi in costume <miri! Vieni un attimo!> la chiamò viola e io rimasi a riva ad aspettarla, <ei! Tom giusto?> disse un ragazzo avvicinandosi, aveva dietro un altro ragazzo, <si sono io> dissi, <piacere io sono Manuel, e lui è mattia> dissero presentandosi, <sei il ragazzo di Miriam?>, <si> risposi, <sei fortunato ad averla, ci sono ragazzi che farebbero la guerra per una come lei> mi disse, <lo so, per questo sono molto attento>, risero, <amore!> mi chiamò Miriam, <vedo che hai conosciuto Manuel e mattia>, annuì, <puoi venire un momento, abbiamo bisogno del tuo aiuto> mi trascinò qualche metro più in là, e anche gli altri due ci seguirono, <dovete alzare questo tavolo, noi non ci riusciamo> disse, <ok va bene che sarà mai> mi avvicinai e feci cenno ai ragazzi di andare nell'altro lato, alzammo il tavolo per poi metterlo dritto, <grazie amore!> disse dandomi baci, <ei Miriam, che hai fatto alla gamba?> le chiesero le sue amiche, <sono caduta> disse infretta, sapevo che non amava questo argomento.
Dopo due ore, mi ritrovavo con un bicchiere di birra in mano a parlare con i ragazzi, Manuel era molto simpatico, invece mattia faceva troppe battutine su Miriam e questa cosa non mi piaceva, <si decideranno di andarsene prima o poi> dissi esausto, Miriam non faceva che ballare, e non si stancava, io invece ero esausto, <tom che ne dici di andare?> mi chiese, <subitissimo> mi alzai e salutai tutti poi andai in auto, per poi arrivare a casa.

insieme - tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora