𝑪𝒆𝒓𝒄𝒂𝒗𝒊 𝒂𝒎𝒐𝒓𝒆?

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La sensazione di quando guardiuna tua vecchia foto e riviviprecisamente il momentoin cui è stata scattata

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La sensazione di quando guardi
una tua vecchia foto e rivivi
precisamente il momento
in cui è stata scattata.
-Filippo Dr. Panico,

Il sensazionario

🎀

Oggi...

«Vieni qui» mormora ma dalla sua espressione, dalla sua voce, dalle sue braccia allungate verso di me sembra quasi che me lo stia supplicando. Tentenno, alla fine del letto a baldacchino, passando il peso da un piede all'altro. I flashback dell'ultima volta mi tornano alla mente e non voglio fare niente di...intimo.

«Io...non so...forse dovrei andare...» non lo guardo negli occhi mentre muovo un passo verso la porta. Uno soltanto prima che mi richiami: «Tatiana, vieni qui: voglio solo abbracciarti» i suoi occhi sono come delle calamite per me eppure me ne resto ferma a guardarlo. «Davvero, non faremo niente» mi rassicura, leggendomi nel pensiero e a convincermi è uno di quei suoi sorrisi bellissimi.

Finalmente, mi sblocco e lo raggiungo accanto a lui sul letto. Il piano era non entrare nel suo spazio vitale ma Jonah non la deve pensare allo stesso modo, dato che non faccio in tempo a sdraiarmi che lui mi ha già attirata contro il suo petto.

Lo sento infilare il naso tra i miei capelli e inspirare profondamente il mio profumo: «Dio...come mi sei mancata» esordisce. Arrossisco e spero non riesca a vedermi, forse è così perché se ne sta fermo, stringendomi forte a lui.

«Cos'hai fatto in queste tre settimane rinchiusa nel castello? Hai letto tutti i libri del palazzo?» si burla di me e vorrei tanto poterlo convincere del contrario ma, ahimé, ci ha preso in pieno.

«Ho studiato in realtà» perciò approfondisco, stando al gioco.

«Ah sì? E che cosa?» dalla sua voce sembra sinceramente incuriosito.

«Anatomia» gli rispondo fiera.

«Non pensavo ti interessasse lo studio del corpo umano...mi sorprendi ogni volta» mi schiocca un bacio sulla testa.

«In realtà...l'ho studiata per essere pronta...» scelgo la strada della sincerità perché a Jonah Lowy non voglio nascondere niente.

«Essere pronta? A cosa?» si solleva leggermente, lo sento appoggiarsi contro la spalliera del letto; portandomi con lui.

«A quando noi...beh...se tu...se noi vorremmo...» balbetto e sento tanto caldo. Nella mia testa, la sera prima, questa conversazione mi era sembrata molto più facile da affrontare.

Jonah, di fronte al mio palese imbarazzo, scoppia a ridere, le sue mani mi accarezzano i fianchi come a volermi incoraggiare a prendermi del tempo per comporre una frase di senso compiuto, come a volermi rassicurare perché tanto lui aspetterà.

Se prima risultava complicato formulare una qualsiasi frase, pronunciare un qualsiasi suono, ora che mi sono appoggiata al suo petto e lo guardo ridere mi risulta impossibile anche solo pensare. Mi perdo nei suoi occhi felici, questi pozzi profondi che, però, ora risultano estremamente luminosi, questa risata cristallina che fa tremare tutto il suo corpo; facendomi sorridere.

La principessa TatianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora