Capitolo 8

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COLE

<< Ehm allora? Come mai sei qui?>> mi chiede per la seconda volta cercando di nascondere l'imbarazzo e facendo finta di niente. Peccato per lei ma, anche cambiando argomento, non distolgo lo sguardo da cosa ha indosso.

<< Sono passato per prendere alcuni appunti di composizione di Karol>>

<< Oh, mi spiace ma lei al momento non c'è. Passa un'altra volta>> mi dice chiudendo in fretta la porta ma io riesco a bloccarla con il piede.

Non mi manderà via, non adesso almeno.

<< Lexi ho davvero bisogno di quegli appunti>>

<< Io non ho idea di dove siano>> dice continuando a mantenere la porta quel tanto che il mio piede le permette.

<< Per favore >>

Mi fissa, io fisso lei. Non me ne andrò e penso che anche lei l'abbia capito.

<< Va bene, vedo che posso fare. Entra>> spalanca la porta e mi fa cenno di accomodarmi.

Neanche il tempo di entrare che mi blocca subito.

<< Aspetta! Mi sono dimenticata di dirti che devi toglierti le scarpe>>

La guardo confusa.

<< Karol vuole che prima di entrare ci dobbiamo togliere le scarpe>> mi spiega.

<< Oh...okay>>

<< I suoi l'hanno abituata così fin da piccola quindi...mantiene le abitudini di famiglia>> aggiunge.

<< Vi capita di discutere spesso per questo?>>

<< All'inizio un po' si, ma solo perché io mi dimenticavo spesso di toglierle>> abbozza una risata. << Ma non mi crea problemi questa cosa, in fondo si tratta solo di non camminare con le scarpe>> aggiunge.

<< Giusta osservazione>> dico mentre mi tolgo le scarpe e le metto accanto alla porta una volta entrato. Spero solo che non noti i miei calzini con dei panini sopra. Si dei panini. E' il regalo di natale da parte di mio zio, ogni anno ci divertiamo a farci regali imbarazzanti e direi che non potevo scegliere giorno migliore per metterli... non sono sicuro di voler vedere la sua reazione.
Una volta tolte le scarpe mi guardo intorno, è la prima volta che vengo da Karol e non mi aspettavo fosse così. Una volta sono andato nella stanza di un mio compagno di corso ed era solo una stanza con due letti, qui invece hanno un piccolo soggiorno con un tavolo bianco al centro con 4 sedie, un cucinino sui toni del verde acqua e tre porte che deduco siano bagno e camere da letto a questo punto.

<< Wow, è una suite la vostra stanza>>

<< Si, bella vero? Siamo state fortunate quest'anno>>

<< Non le avevo mai viste prima>>

<< Si non sono molto comuni. Per averle basta che sei degli ultimi due anni in teoria, ma nella pratica non è così>> mi spiega chiudendo la porta.

<< E nella pratica?>> domando.

<< Nella pratica devi avere fortuna. Non tutte le stanze del dormito sono fatte così, sono meno della metà rispetto al numero totale di stanze per cui non tutti possono averle, che sia o meno degli ultimi anni>>

<< Cavoli che fregatura>> rispondo. Davvero, immagina arrivare agli ultimi due anni solo per vivere in questo prototipo di camera e comunque non puoi averla. Io ci sarei rimasto malissimo.

Una melodia perfettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora