COLE
Le accarezzo la schiena nuda mentre respiro il suo profumo di cocco. Siamo sotto le coperte l'uno avvinghiato all'altra.
<< Pensi che Carter farà terra bruciata contro di me con i tuoi genitori?>> domanda mentre si accoccola meglio con la testa sul mio petto.
Mi scappa una risata.
<< Non devi farti questi problemi>>
<< Invece sì. Devo sapere se verrò bocciata a prescindere o avrò qualche possibilità>>
<< Carter non farà terrà bruciata. Sta tranquilla>>
<< Come fai ad esserne sicuro?>>
<< Perché lo conosco. Nonostante il piccolo screzio a lui sei piaciuta. A Carter piace quando le persone non si tirano indietro di fronte alle situazioni>>
Lexi si morde il labbro mentre ci riflette su.
<< In ogni caso, domani passerò la giornata con lui e mi accerterò che metta una buona parola. Va bene?>>
Si mette a pancia in giù, e mi fissa con i suoi occhi verdi. I miei occhi cadono sui suoi seni ora scoperti. Seni piccoli e sodi. Seni che mi fanno impazzire. Lei se ne accorge e con un dito sotto il mento mi riporta l'attenzione sul suo viso.
<< Si, direi che va bene>> mi sorride mentre si abbassa e mi dà un bacio.
<< Grazie, per avermi perdonata, davvero>>
<< Non devi ringraziarmi. Sta tranquilla>>
Una ciocca di capelli le copre l'occhio destro, così gliela sistemo dietro l'orecchio. Ha un'espressione così rilassata, felice aggiungerei. Proprio come lo sono io. Dopo la prima volta insieme, eravamo entrambi stanchi dopo un turno in pizzeria e le emozioni erano sicuramente contrastanti. Era notte inoltrata e non eravamo nemmeno del tutto lucidi, quindi ci siamo accoccolati mentre cercavamo di prendere sonno. Ero convinto di trovarla al mio risveglio, di poterci vivere quel momento insieme, ma lei non c'era. E nonostante siamo stati insieme tante volte, vederla qui, senza la minima intenzione di mandarmi via o trovare una qualsiasi scusa, mi fa stare bene.
<< Sei davvero, davvero bella, Lexi>> ogni volta che le faccio un complimento, mi guarda come se non se l'aspettasse. Spalanca piano piano gli occhi mentre le labbra si incurvano incerte sul viso, per poi guardare altrove per l'imbarazzo. Ora ha fatto le prime due cose, ma non ha interrotto il contatto visivo.
<< Non so se sia davvero così ma...>> la interrompo senza darle il tempo di continuare.
<< Lexi, non ho intenzione di sentirti criticare te stessa. Vorrei tanto poterti far vedere che non hai assolutamente niente per cui devi sentirti da meno rispetto a qualcun altro>> non voglio che passi un altro minuto a domandarsi se sia abbastanza o meno.
Ricordo la conversazione che abbiamo avuto al Moonlight, quando abbiamo festeggiato per lo show. E ricordo anche il nostro confronto dove si è aperta con me. E anche se non l'ha detto esplicitamente, ho capito a quali cose in particolare si riferisse. Vorrei davvero farle capire che non sono difetti, ma sono semplicemente delle caratteristiche, che differenziano gli uni dagli altri. Per renderci unici a modo nostro.
<< Tu non sei solo bella, sei molto di più. Sei stupenda. Con i tuoi occhi smeraldo che brillano ogni volta che sei nel tuo mondo, i tuoi capelli ramati, la fossetta che ti si forma ogni volta che sorridi, con le guance che ti si colorano ogni volta che sei in imbarazzo, la tua risata contagiosa e la tua testardaggine, nonostante a volte mi sfianchi>> faccio una pausa.
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Una melodia perfetta
ChickLitLexi frequenta il penultimo anno alla Berklee. Il suo sogno è quello di diventare una cantante famosa e si sta impegnando sodo per raggiungere il suo scopo. Da un annetto circa è finita la relazione con il suo ex e da quel momento non riesce a fidar...