Capitolo 34

1K 32 0
                                    

LEXI

<< Dav...>> sono così presa alla sprovvista, che lo chiamo con il diminutivo, come facevo un tempo.

<< Lexi... ciao>> ha la voce tesa. Lascia subito la mano della ragazza al suo fianco. Ragazza che non ho alcuna intenzione di guardare, se posso evitarlo.

<< Tu... tu lavori qui?>> mi domanda con un filo di voce. Non smette di guardami ed io faccio lo stesso.

<< Si, sono quasi due mesi ormai...>>

L'aria sembra terminare tra noi, il silenzio inizia a diventare imbarazzante, come se già la situazione in sé non lo fosse.
David è rimasto lo stesso di sempre. Capelli ricci castani, barbetta accennata, abbigliamento sportivo e un anello che ha sempre portato all'indice. A quanto pare è un'abitudine che ha ancora.
Non lo vedo da quando abbiamo rotto e mentirei se dicessi che non mi fa effetto... me lo fa eccome. Tristezza, rabbia e delusione si fanno largo dentro di me.

<< Ti trovo bene...>> dice percorrendo la mia figura con lo sguardo mentre si sforza di farmi un sorriso senza farlo sembrare incerto. Ricordo che mi piaceva tanto il suo sorriso, solo che poi ho iniziato ad odiarlo.

<< Vorrei poter dire lo stesso>> lo troverei anche bene, se non fosse per la ragazza che è con lui, la quale non perde occasione per dire le sue prime parole.

<< Lexi, ma che sorpresa. Non ci aspettavamo di trovarti qui>> Polly si intromette in questa pseudo conversazione, mentre si avvinghia al braccio del mio ex.

<< Potrei dire la stessa cosa e di certo non è un piacere averti qui>> per la prima volta da quando sono entrati, le rivolgo la mia attenzione. E la mia espressione cambia drasticamente, ora è seria.

<< Vedo che sei ancora la stessa di un tempo>> commenta con un sorrisino mentre si sposta i capelli biondi dietro le spalle.

<< Certe cose non cambiano, a differenza di altre>> non posso credere che io avessi un legame così stretto con questa persona. Come ho fatto ad avere i prosciutti sugli occhi per tutti quegli anni?

<< Hai ragione, alcune cose sono destinate a durare, mentre altre a finire>>

Polly 1, Lexi 0. Ha lanciato una freccia con tutto l'arco e mi ha centrata in pieno. La sua era una di quelle velate, nascoste, ma che io e David capiamo all'istante, perché ci irrigidiamo tutti e due.
E' una ferita che fa male e per quanto mi sforzi, quando mi torna in mente non riesco ancora ad esserne indifferente. Non puoi dimenticare mesi di sofferenza causati da due delle persone a cui tenevi di più. Cerco con tutta me stessa di trattenere le lacrime che sento spingere per uscire, ma non so quanto resisterò.
Mi abbasso per raccogliere il vassoio e quando mi rialzo cerco di liquidarli.

<< Io dovrei tornare a lavorare, perciò se volete ordinare qualcosa, chiamate la mia collega>>

Mentre muovo un solo piede, Polly mi ferma.

<< Aspetta, non ci servi tu?>> mi guarda con fare divertito.

Non ci penso nemmeno.

<< Credo ci sia un fraintendimento. Il mio compito è quello di servire persone rispettose ed educate. E tu non rientri nella lista>>

Sbuffa, leggermente irritata. Si allenta la cintura del cappottino beige che indossa.

<< Io irrispettosa e maleducata? Capisco che tu possa provare ancora un po' di invidia nei miei confronti, ma questo non ti sembra un po' offensivo da dire?>>

<< Offensivo? Non credo proprio visto che ti ho semplicemente descritta>>

<< E sentiamo, quando mi sarei comportata così?>>

Una melodia perfettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora