Capitolo 33

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LEXI

E' sempre difficile lasciare casa per tornare al college e questa volta non è stata da meno. E come sempre, mamma mi ha dato del cibo da portarmi dietro: un po' di ciambellone fatto in casa, biscotti alla cannella fatti apposta per Karol- lei li adora-, patatine a gusto barbecue e alla paprika- in onore sia mio che della mia amica- altre "schifezze" varie e niente di meno che la mia cioccolata alla granella di nocciole. Sono partita con un borsone e torno con due.
Sono arrivata alla stazione dei pullman da circa venti minuti e sto aspettando che Karol mi raggiunga per portarmi al dormitorio. E' ritardataria come al solito, l'ho scritta quaranta minuti prima apposta per farla partire in anticipo, ma comunque è riuscita a fare tardi. Anche Cole si era proposto di venirmi a prendere e forse avrei dovuto accettare, ma alla fine ho rifiutato. Perché uno, Karol si era già organizzata, e secondo, sarebbe stato un po' imbarazzante dato che ci vedremo stasera. Sia io che Cole lavoreremo in pizzeria e dopo andremo a bere qualcosa per parlare di quanto successo negli ultimi giorni. Sono un po' in ansia ma non sono nella pelle di sentire cosa pensa della nostra situazione. Ammetto che in questi due giorni lontana dalla mia attuale quotidianità, ho sentito un po' la sua mancanza. Ho riflettuto molto dopo la chiacchierata con Lara e sono arrivata alla conclusione che voglio mettere da parte le mie insicurezze e provare a vivere le emozioni che provo quando sono con lui. Non voglio rinunciare a quello che sento per colpa di qualcun altro.

<< Ehi Lexi, sono qui!>> sento la voce di Karol e mi giro intorno finchè non la vedo venirmi incontro.

<< Ehi, alla buon'ora>> l'abbraccio forte.

<< Scusami. Dammi un borsone, ti aiuto>>

Preso quanto detto, ci avviamo verso la sua macchina.

<< Indovina mamma cosa ti ha mandato>>

Si prende giusto qualche secondo.

<< Oddio, non dirmi i suoi biscotti alla cannella?!>> domanda euforica.

Io annuisco ridendo. << Li ha fatti apposta per te prima che partissi>>

<< Aaaaaaaaaaaaw. Quando arriviamo la chiamo per ringraziarla>>

<< Ne sarà felice>>

Arrivate alla macchina, apre il cofano e ci posiamo i borsoni. Mentre ci sediamo in macchina mi chiede del viaggio.

<< Allora, com'è andato?>>

<< A parte il mio vicino di posto che russava, per il resto è andato bene>>

<< Argh, non sopporto le persone che russano. Mi danno fastidio>> gira la chiave e la macchina si accende. Metta la marcia e partiamo.

<< A te come sono andati questi giorni senza di me?>>

<< Si sentiva che mancava la mia rompi scatole preferita>> sorride mentre tiene gli occhi fissi sulla strada.

<< Mi sei mancata anche tu>> Di solito a queste cose rispondo con qualche battuta, perché mi imbarazzano, ma ogni tanto mi concedo di dire qualcosa di dolce anche io. E questo è uno di quei momenti, perché la mia migliore amica mi è mancata davvero, ormai lei fa parte della mia famiglia da tre anni a questa parte.


Il turno è iniziato da un paio d'ore e non mi sono fermata un attimo. E' una serata abbastanza tranquilla, nonostante la pizzeria sia piena, ed è accompagnata dalla radio con musica anni 2000. E' un peccato che non si possa alzare di più il volume, quanto vorrei cantare a squarciagola e dimenarmi sulle canzoni delle regine del pop.
Quasi mi avesse letto nel pensiero, June si avvicina a me con delle lattine di aranciata e si muove a ritmo di musica, invitandomi a fare lo stesso. Così ci ritroviamo a servire in sala ballando e canticchiando le strofe delle canzoni che si susseguivano ininterrottamente. Ogni tanto lancio qualche occhiata in direzione di Cole, che si trova dietro il bancone, e tutte le volte l'ho trovato già con gli occhi puntati su di me mentre sorrideva. Mi sento come un'adolescente, mi basta un suo sguardo e inizio a sorridere come una scema mentre mi sciolgo sotto i suoi occhi. Sarà difficile arrivare a fine serata ancora tutta intera se non la smette di guardarmi come se mi stesse mangiando.
Quando porto due pizze al tavolo otto, una bambina che credo abbia quattro anni, mi tira per il grembiule.

Una melodia perfettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora