LEXI
Mi godo la brezza del leggero venticello che tira questa sera. Fa contrasto con il calore del mio viso, rosso e rigato da lacrime, alcune secche ed altre appena sgorgate dai miei occhi.
Dopo aver parlato con Bruno, sono uscita fuori per prendere aria. Quel corridoio iniziava a starmi stretto e avevo bisogno di uno spazio più grande. E di stare da sola.
Ero così presa dai miei pensieri, da essermi ricordata solo poco fa di avvertire anche Lisa, Mark e Andrew. Mi sento una merda anche per questo. Era una delle prime cose che avrei dovuto fare, è anche la loro amica, non solo la mia. Non ho scusanti, se non il fatto che è come se mi si fosse spento il cervello nella confusione del momento. E' stato uno shock. Una di quelle cose che non ti aspetti e che speri che non possano mai succedere.<< Ehi>> una voce maschile alle mie spalle fa il suo ingresso nei miei pensieri.
E' John.
<< Come stai?>> domanda dolcemente. Ha lo sguardo rivolto al cielo. Alle stelle. Alla luna. Proprio come me.
<< A parte la paura per la mia migliore amica direi bene...si bene...>>
John mi passa un braccio sulle spalle e mi stringe contro di sè. Poso una mano sul suo braccio.
<< No, non sto bene. Per niente. Vorrei solo urlare in questo momento>>
<< Lo so>> mi accarezza la spalla. << E' una situazione di merda. Nessuno vorrebbe essere qui in questo momento>>
Mi stringo a lui, adesso l'aria fredda del clima mi dà fastidio.
<< Ma dobbiamo essere forti per lei. Anche se ci spaventa il non poter avere notizie, noi dobbiamo aggrapparci al fatto che lei è viva. Karol è viva, Lexi. Non ci ha lasciati e non ci lascerà. Dobbiamo cercare di pensare positivo >>
<< Non sono mai stata brava in questo>> sospiro.
So che John sta cercando di confortarmi e lo apprezzo molto. Tutto quello che ha detto è vero, ma io purtroppo non riesco ad essere positiva. Tra le due, il ruolo dell'ottimista l'ha sempre avuto lei e non sono pronta a prenderlo io. Ma decido di provarci.
<< Ma hai ragione. Lei tra poco si sveglierà e tutto tornerà alla normalità. Karol si lamenterà con me per tutte le ore che passiamo in sala prove, mi continuerà a ripetere che non doveva farsi convincere a ballare qualche pezzo e che prima o poi me la farà scontare. Continueremo le nostre prove e faremo lo show migliore di tutti i tempi della Berklee>> la mia voce è tremante. Purtroppo non riesco a tenerla ferma, è più forte di me. Ma sto cercando di pensare agli aspetti positivi di quando si sveglierà.
<< Certo. Ed io sarò al telefono con te e mi racconterai dei disastri che combinerete in sala, con o senza Dallas. E ovviamente ascolterò entrambe le parti, con Karol che si difende mentre tu continui a ridere per tutte le cose che ha combinato. Siete molto divertenti sai?>>
Questa volta un sorriso lo abbozzo, con una lieve e breve risatina. Ci è riuscito.
Il suo scenario mi piace. E' vero, spesso lo chiamo dopo le prove e lo costringo a sentire quello che è successo. Io prendo in giro la mia amica e lei si difende ribaltando completamente la situazione. Alla fine finiamo per ridere tutti e tre. Anzi quattro, perché molto spesso c'è anche Cole in chiamata con noi.<< Sono riuscita a contattare i genitori di Karol. Stanno arrivando>>
Purtroppo non erano raggiungibili quando Bruno ha cercato di rintracciarli. Non avevano campo. Non ho capito bene cosa fosse successo ma quello che so è che erano come isolati dal mondo. Ma poi fortunatamente tutto si è risolto e siamo riusciti a parlargli.
Ho parlato con la madre, nello specifico. Dire che fosse agitata e in preda al panico è anche poco. Ho cercato di rassicurarla, nonostante io fossi la prima a non esserlo, ma glielo dovevo.
STAI LEGGENDO
Una melodia perfetta
ChickLitLexi frequenta il penultimo anno alla Berklee. Il suo sogno è quello di diventare una cantante famosa e si sta impegnando sodo per raggiungere il suo scopo. Da un annetto circa è finita la relazione con il suo ex e da quel momento non riesce a fidar...