COLE
I miei amici continuano a ridere di me, mentre io sono del tutto sconnesso con ciò che c'è attorno a me mentre guardo la ragazza che poco fa mi ha dato del maleducato allontanarsi. Chi era quella ragazza? E perché si era intromessa in questa conversazione? Non mi sembra di averla già vista prima d'ora, deve essere nuova. Per forza deve essere così, altrimenti avrei già notato i suoi capelli rossi e quegli occhi smeraldo. Quando mi sono avvicinato a lei ho potuto guardala bene, aveva un'espressione divertita. Mi è capitato pochissime volte di trovare una ragazza che mi tenesse testa e questa è una cosa che mi ha sempre intrigato. Ma lei... dio lei mi ha fatto saltare i nervi.
<< Amico, che figura da coglione che hai fatto>> mi dice Dustin, ancora con gli occhi lucidi per le risate.
<< Già e tutto per colpa tua>> obietto irritato.
<< Se non avessi preso in giro quella ragazza questo non sarebbe successo>>
Lo schiaffo era destinato a lui, non a me. Io stavo solo cercando di calmare la situazione, ma era meglio se restavo da parte.
<< Hai ragione amico scusa>> dice.
Gli credo? Assolutamente no. Lui rifarebbe quel che ha fatto altre dieci volte, sono sicuro.
<< Io vado a lezione>> dico dileguandomi mentre prendo le mie cose. Sono così nervoso che non voglio stare a sentire né le sue finte scuse né le risate.
Nel mentre cammino nel corridoio ricevo un sacco di saluti da persone che nemmeno conosco. Ecco uno dei vantaggi di essere popolare. Tutti ti conoscono, ma tu puoi non conoscere loro. C'erano dei ragazzi che frequentano alcuni corsi con me, ragazze che mi guardano con gli occhi a cuoricino a cui io ricambio con un sorriso dei miei. Un altro vantaggio dell'essere popolare? Tutte vogliono stare con te. Ma non sono mai stato uno che se n'è approfittato, non mi sono scopato mezzo college come Dustin. Certo, sono andato con svariate ragazze della Berklee ma non le ho mai ingannate facendole illudere di avere qualcosa che poi non ci sarebbe stato. Sono sempre stato chiaro su questa questione.
Arrivo a lezione che l'aula è già mezza piena. Oggi è giorno di verifiche con il prof di composizione. Un mese fa ci ha assegnato di scrivere una canzone con tema a scelta, ed oggi è arrivato il momento di fargliele sentire. Di solito non sono in ansia per una presentazione, ma ho lavorato sodo a questa canzone e voglio che arrivi tutto ciò che ho scritto. Non ha un tema particolare, è la classica canzone d'amore come si sol dire, ma c'è una parte di me qui dentro. Di solito non sono neanche tanto sentimentale, ma quando si tratta della mia musica sì. All'età di otto anni mio zio mi regalò una chitarra e da quel momento non me ne sono più separato. Ho iniziato a prendere lezioni, scoprendo anche che fossi abbastanza intonato da intraprendere anche questo percorso. Ed ecco perché sono alla Berklee. Diventare un cantautore.<< Allora ragazzi oggi presenterete i vostri brani. Chi vuole iniziare?>> domanda il professore. Una ragazza riccia alza la mano e rompe lei il ghiaccio. Mentre l'ascoltavo, sento vibrare il cellulare.
Nicole: Ehi Cole, come stai?
E' Nicole, un ragazza esterna alla Berklee con cui mi vedo ogni tanto per "rilassarci".
Io: Ehi. Bene tu?
Nicole: Bene anche se potrebbe andare meglio...
Nicole: Ci sei stasera?
Ed eccola lì. Come immaginavo.
Nicole: Ho bisogno di rilassarmi e chi meglio di te può farlo... non te ne pentirai promesso.
Dopo l'avventura di oggi ne ho proprio bisogno. Non posso proprio rifiutare.
Dopo aver confermato con Nicole torno a concentrarmi a lezione. Era arrivato il mio turno. Scendo dalle gratinate e prendo in mano la mia chitarra.<< Cole facci sentire su cosa hai lavorato>> mi incita il prof. Faccio un bel respiro e inizio a suonare i primi accordi. Quando canto sono in un mondo tutto mio, dove ci siamo solo io e la mia musica. Non ci sono altre persone che mi stanno osservando o ascoltando o soprattutto giudicando. Qualche annetto fa avevo timore dei giudizi degli altri, mentre da quando ho iniziato la Berklee mi sento più sicuro di me. E quindi al diavolo gli altri.
Mi ritrovo completamente immerso nella canzone e quando finisco mi sento soddisfatto. Sono orgoglioso di come l'ho cantata e a quanto pare ho riscosso successo anche tra gli altri studenti, stando a come applaudono quando ho terminato.<< Complimenti Smith. Ben fatto>> sorride compiaciuto il professore.
<< Grazie >> dico sorridendo a mia volta e torno a posto.
<< Forza, chi viene ora?>> incalza il prof. << Karol?>>
<< Ehm professore sto aspettando una persona, potrei venire per ultima se non le dispiace?>> Karol è una ragazza di talento. Ho sentito già altri suoi pezzi e mi piace come scrive. E non solo. È davvero bella e sexy. In questo campo risulta utile la propria estetica. Perché si, la prima qualità che un'artista deve avere, se non indispensabile, è il talento, ma non prendiamoci in giro, l'estetica conta. Grazie a quella, una persona ha molti più seguiti, certo non è eticamente corretto, ma ti permette di essere conosciuto, il che, soprattutto agli inizi è fondamentale.
Dopo che tutti hanno presentato il loro brano, tocca per forza a Karol, anche se non è arrivato nessuno in aula.<< Karol forza, sei rimasta l'ultima>>
<< D'accordo...>> Karol si alza non molto convinta. Ma in quel momento ecco arrivare una ragazza di corsa che si ferma in mezzo all'aula.
<< Scusate per il ritardo...>> dice con il fiatone. <<Sono qui, sono qui>> dice rivolta a Karol, che sembra essere sollevata.
Ma ci metto poco a capire che quella ragazza con il fiatone è la stessa ragazza della mensa. Era la sirenetta.
STAI LEGGENDO
Una melodia perfetta
ChickLitLexi frequenta il penultimo anno alla Berklee. Il suo sogno è quello di diventare una cantante famosa e si sta impegnando sodo per raggiungere il suo scopo. Da un annetto circa è finita la relazione con il suo ex e da quel momento non riesce a fidar...