COLE
3 settimane dopo
Sono state settimane ricche di emozioni diverse. Passare la notte con Lexi è stato inaspettato e meraviglioso. E' stata una notte diversa da tutte le altre, migliore di tutte le altre. Per la prima volta, ho sentito di star facendo l'amore e non solo sesso, è come se l'avessi fatto per la prima volta. Le stesse emozioni.
Ma questa mia euforia è svanita nell'esatto momento in cui, svegliandomi la mattina seguente, Lexi non era più al mio fianco. Ho provato a cercarla tantissime volte, ma non ho ricevuto risposta. Il suo silenzio non ha fatto altro che incasinarmi di più la testa. Perché se n'è andata di nascosto? Cos'è successo? Ho fatto qualcosa di sbagliato? Si è pentita? Queste erano le domande che si susseguivano in loop nella mia mente ed ero intenzionato ad avere delle risposte. Così, dopo essere riuscito a convincere Karol, mi sono presentato al loro dormitorio per avere delle spiegazioni. Immaginavo che avremmo avuto una discussione a tutti gli effetti, io ero arrabbiato e mi aspettavo che anche lei avrebbe avuto la parlantina a cui mi aveva abituato. Invece è stato tutto l'opposto. Quando l'ho vista, tutta la mia rabbia era svanita, volevo solo capire il perché. L'ho vista triste, insicura, bloccata, e sapere che i motivi derivano sempre da quell'idiota mi ha fatto montare di nuovo la rabbia. Ma non era quello il momento di fare scenate, l'unica cosa che volevo fare era riuscire a rassicurarla, farle capire che con me può abbassare le sue difese.
Le ultime settimane le abbiamo passate insieme e siamo stati bene, molto. L'ho vista leggermente più sciolta e spero che con il tempo possa lasciarsi andare completamente.<< Questo posto è sempre lo stesso>> commenta Carter, dando un'altra un'occhiata all'interno della pizzeria.
Ancora non posso credere che mio fratello sia qui, insieme ai miei amici e a nostro zio. Mi ha detto tantissime volte che sarebbe passato a trovarmi, ma per lavoro non è mai venuto.
<< Da quant'è che manchi da queste parti ormai?>> domanda lo zio.
<< Mmmh...>> Carter sembra rifletterci, ma io la risposta la so perfettamente.
<< Direi che sono due anni buoni che non vieni qui>>
<< Porti il conto?>> scherza.
<< Certo, le volte che ti presenti sono sempre più sporadiche. Io e lo zio le segniamo vicino al calendario>>
<< Mi dispiace, ma questi due anni sono stati impegnativi>> appena laureato, Carter ha trovato lavoro presso uno studio legale abbastanza rinomato. Per cui i primi periodi ha dovuto dimostrare il massimo per far capire quanto valesse.
<< Mi sei mancato nanerottolo>> mi scompiglia i capelli, come faceva quando eravamo piccoli.
<< Smettila di chiamarmi così. Non abbiamo più cinque e dieci anni>> lo riprendo dandogli una piccola spintarella.
<< Mi sei mancato anche tu>> mi lascio sfuggire mentre lo abbraccio. Io e Carter non ci diciamo mai cose di questo tipo, ma lo dimostriamo tramite i gesti. Sappiamo che, nonostante capitino periodi dove non ci sentiamo per un po' di tempo, saremo sempre l'uno accanto all'altro per qualsiasi cosa.
<< Stasera libera la tua agenda, ti porto a mangiare fuori>> dice, ancora con il braccio attorno alle mie spalle.
<<< Anzi, porto tutti quanti a cena>> le sue parole scatenano dei cenni di approvazione.
<< Libero la mia serata a posta per te avvocato>> scherza Bruno.
<< Come se avessi qualcos'altro da fare oggi>> lo canzona Simon.
STAI LEGGENDO
Una melodia perfetta
ChickLitLexi frequenta il penultimo anno alla Berklee. Il suo sogno è quello di diventare una cantante famosa e si sta impegnando sodo per raggiungere il suo scopo. Da un annetto circa è finita la relazione con il suo ex e da quel momento non riesce a fidar...