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Warning:
⚠️Questo capitolo contiene linguaggio volgare e riferimenti sessuali espliciti⚠️

«Mi piace quando mi supplichi.»

Al suono di quelle parole, San serrò la mascella.

«Giusto perché tu lo sappia - fece per avvicinarsi al compagno di stanza, sfilandogli lo zaino dalle spalle - io non supplico nessuno. Adesso levati dal cazzo.»

Wooyoung lo schernì, abbandonandosi ad una risata di gusto. «Allora perché mi hai appena pregato di andarmene?»

Con un gesto rapido, San afferrò il moro per il collo, scaraventandolo contro l'armadio in legno.
«Semplice: perché non so cosa farei se restassi.Mi fai perdere il controllo facilmente.»

L'espressione di Wooyoung di tratto divenne più seria, aveva le labbra dischiuse, il cuore che gli balzava nel petto.

«La scelta sarebbe tra farti del male» continuò San strattonandogli leggermente il braccio.

Fece una piccola pausa. Vide Wooyoung corrucciare il volto per il leggero fastidio, prima di tornare a guardarlo intensamente negli occhi.

Il moro, ansimante, aspettava una risposta.
«O?» domandò

San sporse il bacino in avanti, sfregandosi lentamente al cavallo dei suoi pantaloni.
«Oppure farti eccitare così tanto che alla fine sarai tu a dovermi supplicare.»

Wooyoung ansimò leggermente.
Voleva controbattere ma, sentendo San carezzarlo con decisione da sopra il lembo di tessuto, avvertì il calore in mezzo alle sue gambe e gli morirono le parole tra le labbra.

«Ti dò un minuto per scegliere: prendere il tuo zaino e andare via o restare qui e vedere che succede. A tuo rischio e pericolo.»

Wooyoung si scostò da San, afferrò lo zaino e si diresse verso la porta d'ingresso sotto lo sguardo inquisitorio del suo coinquilino. Poi, lasciò lo zaino ai piedi dell'attaccapanni e si riavvicinò a San con fare deciso.

San sorrise. «Risposta esatta.»
I due si guardarono con occhi pieni di desiderio e iniziarono a baciarsi con foga.

Si sfilarono la maglia a vicenda, rivelando ciascuno il fisico dell'altro: quello magro e asciutto di Wooyoung e quello tonico e ben definito di San.

Wooyoung ne scrutò i dettagli, scorgendo una piccola voglia all'altezza del pettorale sinistro.

«Vediamo quanto cazzo mi fai eccitare, Choi.» biascicò piano continuando a baciarlo

San lo gettò sul letto e gli sfilò via i pantaloni, sfilandosi anche i suoi. Poi, ancora in boxer, si pose a cavalcioni su di lui facendo sù e giù col bacino, facendogli avvertire la sua erezione.

Wooyoung inarcò la testa indietro mugugnando voglioso, in attesa che Choi facesse la prossima mossa.

La risposta di San non tardò ad arrivare.
Fece scivolare via il boxer del moro, mostrando la sua erezione turgida tutta per lui. La afferrò e iniziò a toccarlo dapprima con lentezza, poi con vigore, vedendolo contorcersi e ansimare sotto di lui.

D'un tratto si fermò e lo guardò negli occhi.

«Dimmi quanto mi vuoi.» disse. Il tono era a tratti severo, a tratti divertito.

Wooyoung si lasciò sfuggire una risata, guardandolo dinanzi a sé. «Sei serio?» mormorò

Non ebbe il tempo di dire altro che il ragazzo dai capelli rosa si portò il suo membro tra le labbra, leccandone e succhiandone appena la punta per poi fermarsi nuovamente.

Wooyoung gemette. «Sei uno stronzo, Choi.»

San sorrise. «Però?»

«Però scopami, ti prego.»

Roommates | WoosanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora