how bizarre

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POV Wooyoung

Sebbene il campus della SNU sia dotato di un'ampia palestra attrezzata, stamattina ho deciso di alzarmi presto ed andare a correre in un parco non molto distante.

Stamani il parco è molto tranquillo: siamo solo io e poche altre persone, anch'esse intente ad allenarsi o a portare a spasso il cane.

Mentre avanzo con falcate corte e rapide sul sentiero ciottolato, tra gli alberi in fiore si intravedono le prime luci del mattino, che riflettono sull'acqua limpida di un laghetto artificiale. Intorno a me, l'odore dell'erba umida è intenso ma piacevole.

Mio nonno diceva sempre che correre è un anti stress a costo zero ed in effetti non aveva torto.

La corsa è un'attività che mi rilassa e mi consente di sfogarmi come solo poche cose sono in grado di fare.

Dopo ieri sera ne avevo assolutamente bisogno.
Quella situazione con Choi mi ha decisamente destabilizzato (e, forse, anche un po' divertito).

L' ultima cosa che avrei pensato sarebbe stata di finire addossato alla porta di una lavanderia, immobilizzato da un arrogante, misterioso e seminudo ragazzo dai capelli color Big Babol che, per altro, dorme nel letto affianco al mio tutte le notti.
How bizarre.

Come dovrei sentirmi al riguardo?

Per un istante mi passa per la mente la tua presa sul mio polso, i nostri respiri vicini, il tuo torso nudo ben definito, quel tono provocatorio...

Mi manca il respiro.
(E non credo sia colpa della corsa!)

Chi sei Choi San? Perché ti comporti così?
Perché intercorre questa strana energia tra me e te?
Perché mi sento un po' come se volessi prenderti a schiaffi, un po' come se volessi fare l'amore con te?
Perché sono qui a pensarti mentre tu, a quest'ora del mattino, starai ancora dormendo beatamente come ti ho lasciato prima di abbandonare la stanza?

Troppe domande senza risposta,
troppi pensieri strani.
Una cosa è certa:
non mi fotti, Choi.
io, Jung Woo-young, non sono la bambolina di nessuno.

Rallento il passo fino ad accostarmi accanto ad una staccionata, stremato.

Tampono il sudore dalla fronte con un asciugamano e prendo il cellulare, che riporta il chilometri percorsi.

Cazzo Choi, a forza di pensarti ho corso un sacco.

Forse è il caso di tornare al campus o farò tardi a lezione.

Faccio per dirigermi verso l'uscita e la vibrazione del cellulare segnala l'arrivo di nuovi messaggi.

papà yeosang
wakey wakey
7:46
pronto per il primo giorno di lezione?
7:46

Spero di sopravvivere senza ulteriori situazioni strane.

POV San
Lunedì, ore 7:35

Continuerei volentieri a dormire ma purtroppo devo alzarmi.

Sono frastornato, affamato ed ho un immediato bisogno di fare una doccia.

Con mia grande sorpresa, il mio nuovo, fastidioso compagno di stanza non è in camera.
Sei anche mattiniero, Jung.

Ieri abbiamo avuto un incontro un po'...fuori dal comune.
Eppure sembravi piuttosto disinibito, nelle parole e nei gesti.

Il tuo modo di fare mi infastidisce e mi incuriosisce al tempo stesso.

Sottraggo il pensiero e apro il getto della doccia.
Poi, nell'attesa che l'acqua diventi calda, dò un'occhiata ai messaggi.

d.
Photo📸
7:12
piccolo promemoria così non ti scordi di me.😏💋
7:12

Sì, certo. Com'è che ti chiamavi?
Ad ogni modo, penso che sarà una luunga doccia. Thx d.

Roommates | WoosanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora