3am

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Pov San
Rientrai furtivamente in stanza, cercando di fare meno rumore possibile. La cautela dei movimenti, tuttavia, non fu sufficiente, e il mio piede urtò violentemente lo spigolo del comodino.

«Cazzo.» sussurrai tra i denti, cercando di soffocare il dolore.

D'un tratto, sentii la voce sonnolenta di Wooyoung tagliare il silenzio. «Sei tornato», affermò. Quel tono carezzevole risuonò nell'oscurità circostante.

«Scusa, non volevo svegliarti.» confessai, cercando di cercando di minimizzare il mio rientro a quell'ora.

Erano le tre del mattino, e la luce tenue proveniente dalla finestra delineava appena le sue fattezze. I suoi occhi, appena socchiusi per il sonno, si sforzarono di mettersi a fuoco su di me, mentre un sorriso addormentato s'insinuò sulle sue labbra.

«Tutto bene?» chiese, un tono giocoso sfiorò la sua voce.

Lo lasciai ridere lievemente del mio stato confusionario e mi avvicinai cautamente al mio letto.

«Io sì, Mingi...beh - lasciai la frase sospesa, svelando implicitamente che la serata era stata movimentata grazie a una generosa dose di alcol - Torna a dormire, ti racconto domani.» lo esortai.

Sfilai la maglia, sostituendola con qualcosa di più comodo, e nonostante l'oscurità, riuscii a percepire lo sguardo di Wooyoung che mi scrutava.

La sua risata echeggiò nell'aria, e appena mi voltai, i nostri sguardi si intrecciarono.

«Non voglio più dormire adesso.» confessò, con un tono di voce sincero.

«Ah no? - lo provocai, sbadigliando teatralmente - Io invece sto morendo di sonno.»

Sedendomi sul bordo del suo letto, sentii il calore del suo corpo vicino al mio. Wooyoung tirò fuori una mano da sotto la coperta e la intrecciò alla mia, in un gesto spontaneo.

«Puzzi di alcol. - notò - Non sapevo bevessi.»

«Lo faccio raramente. - risposi - ho un fisico da mantenere.»

«Ho un fisico da mantenere.»  mi fece il verso il ragazzo.

Alzai gli occhi al cielo. «Certo, mica sono come te che hai il fisico da sollevatore di polemiche.»

«Choi, mi stai forse facendo body shaming? - si lamentò giocando, scostò leggermente la coperta per mostrarmi l'addome tonico - Sul serio, ti sembro messo così male?»

Non dissi nulla. La mia reazione si limitò a un'espressione di stupore, con gli angoli della bocca curvati verso il basso, quasi a comunicare un 'me cojoni'. Era evidente che il ragazzo fosse in forma (e lo sapevamo entrambi).

Wooyoung scosse la testa divertito. «Sai - iniziò, il suo tono si fece un po' più serio - questo letto è troppo grande per dormirci da solo.»

«Che pick-up line da puttanella.» commentai.

Il ragazzo si nascose il volto con la mano, scoppiando in una risata contagiosa. «Non suonava così cringe nella mia testa» ammise. Il suo viso esibiva un palese imbarazzo, che, paradossalmente, gli conferiva un tocco di tenerezza.

«Sì, è stato molto brutto.» lo derisi

Il ragazzo mi percosse scherzosamente il braccio, fingendosi offeso.

«Rifacciamo: dormi con me stanotte?» propose. Stavolta, il tono si fece più profondo e il suo volto illuminato da un debole chiarore mi regalò un sorriso sincero.

«Molto meglio. Ma veramente...»

Non ebbi il tempo di finire la frase che il ragazzo mi tirò a sé, facendomi sdraiare accanto a lui.
«E dai, non rompere il cazzo

Roommates | WoosanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora