Roommates | Woosan

do you laugh at me?

Pov Seonghwa

Dopo aver esaminato il lavoro inviatomi da Hongjoong e Wooyoung, alzai lo sguardo verso di loro, seduti di fronte a me, all'altro capo della scrivania. Un senso di tensione permeava l'aria.

«Ragazzi, devo dire che sono impressionato. Avete svolto davvero un buon lavoro e modestamente, penso che sotto la mia egida sia stato valorizzato al meglio. Appena avrete finito di curare gli ultimi cavilli grafici, l'elaborato sarà pronto per essere mandato.»

I due davanti a me, visibilmente esausti dalle innumerevoli modifiche che gli avevo fatto fare, sorrisero debolmente, tirando un piccolo sospiro di sollievo.

«Quindi abbiamo finito? È tutto a posto?» cercò di assicurarsi Wooyoung

«Esatto. Non vedevate l'ora di sbarazzarvi di me, vero?» li provocai

Wooyoung mi schernì. «Vuoi che sia brutalmente onesto? Morivo dalla voglia. Sarai anche un buon supervisore ma a volte rompi proprio le palle. Lo sai? - disse il ragazzo tutto di botto - Comunque tolgo il disturbo, ciaooo»

Prima che riuscissi a dire qualcosa il ragazzo corse via, chiudendo la porta dietro di sé con un tonfo.

Hongjoong, alzandosi in piedi, sorrise. «Quel ragazzo è tutto strambo. - affermò ridacchiando - Comunque mi sa che vado anch'io, grazie dell'aiu-»

«Hongjoong, aspetta.»
Lo fermai prima che terminasse la frase, afferrandogli istintivamente un polso.

«C-c'è qualcosa che non va?» domandò, l'incertezza nella sua voce trasparì dal lieve balbettìo che abbandonò le sue labbra

«Scusa - dissi, mollando la presa - No, volevo solo chiederti una cosa. Se posso.» puntualizzai

«Si tratta dell'elaborato? Se pensi che ci siano ulteriori migliorie da fare, dimmi cosa posso fare e lo farò volentieri.»

«No. - Lo zittii nuovamente. - Cioè, in parte.»
Cazzo Seonghwa, sei proprio burbero.

Hongjoong mi guardò confuso, aspettando che continuassi.

«Volevo dirti che...sai, quando ho letto la tua parte, in particolare l'intervento sulla relazione tra arte e sessualità, mi sono sentito molto in sintonia con il tuo punto di vista. Hai espresso concetti che non avrei saputo spiegare diversamente. Hai scosso qualcosa dentro di me. Quindi...» tentennai un istante

Hongjoong mi guardò, accennando un sorriso.
«Cosa c'è? Vuoi propormi venire a letto con te?» domandò con fare ironico. Per un attimo, scherzando, sembrò essersi sciolto rispetto a quell'aria da ragazzo timido e composto che manteneva solitamente. D'un tratto però tornò serio e, puntualizzando che fosse solo una battuta, notai un leggero rossore sulle sue guance.

Di fronte a quelle parole me irrigidii. Tuttavia, nel tentativo di non lasciar trapelare alcun disagio, accennai un lieve, innaturale sorriso.

«A dire il vero...stavo per chiederti se ti andasse di lavorare ad un altro progetto insieme. - replicai - Vorresti fare il tirocinio all'estero, giusto? Io, in qualità di membro, posso offrirti l'opportunità di collaborare con diversi comitati studenteschi che hanno contatti con importanti associazioni artistiche in cerca di studenti. In questo modo, potremmo beneficiare entrambi di qualcosa: tu otterresti una fitta rete di contatti e crediti extra e io manterrei la mia posizione di rilievo nei comitati ed avrei un altro progetto da aggiungere al mio archivio. Che dici? Ti potrebbe interessare?»

«Seonghwa..io ti ringrazio, sì, potrebbe essere una valida opzione. - temporeggiò per qualche secondo - Però... sono già molto impegnato con i corsi e vorrei concentrarmi sugli esami prima della fine del semestre. Ci penso, va bene? Comunque, grazie del pensiero.» elargì il ragazzo volgendomi l'ennesimo sorriso gentile.

Dentrò di me covò una leggera delusione, ma non potevo costringerlo.
«Va bene, capisco. Allora aspetto tue notizie. - lo rassicurai - Un'ultima cosa...»

«Dì pure.» mi guardò, l'espressione ormai più rilassata gli ammorbidiva i lineamenti.

«Perché ti fa così ridere l'idea di venire a letto con me?»