unexpected

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Quella mattina l'aula era pervasa da una strana tensione e, quando la Prof.ssa Lee fece il suo ingresso, il brusio degli studenti si interruppe bruscamente.

L'attesa per l'annuncio dei partecipanti al workshop era carica di aspettative e, attendendo che la docente comunicasse l'esito, nessuno osò alzare un dito.

«Buongiorno. - esordì la donna, bevette un sorso di tè dal suo thermos - Oggi è un giorno importante: come vi avevo già anticipato, in questi giorni ho visionato con cura i vostri lavori e innanzitutto vi faccio i miei complimenti: avete tutti svolto un lavoro ragguardevole. Per dieci di voi l' occasione di accedere ad un'ottima opportunità formativa è incredibilmente vicina. Però...»

La donna lasciò appositamente la frase in sospeso, indispettendo l'intera aula per un paio di secondi.

«Come sapete, l'arte è imprevedibile e allo stesso modo lo sono anche io. - pronunciò, con tono quasi sadico - Ed è per questo motivo che, consultando gli altri docenti, ho predisposto una nuova fase di selezione per assicurarmi che questi posti vadano solo ai cinque studenti più meritevoli.»

Nessuno si aspettava una notizia simile, e l'evidente discontento si manifestò in un mormorio incontenibile. Ma la donna, imperturbabile, continuò a dettare il ritmo della situazione.

Diede due colpi di tosse, attirando nuovamente a sé l'attenzione.

«Lasciate che vi spieghi in cosa consiste questo secondo progetto. - biascicò - I dieci studenti che ho scelto, divisi in coppie e sotto la guida di un tutor appositamente selezionato, dovranno collaborare
nella redazione di un elaborato in merito al ruolo del corpo nell'arte. Il corpo è un mezzo di espressione potente, e voglio che lavoriate insieme per analizzare e interpretare come possa essere rappresentato.»

Fece una piccola pausa, per poi svelare ulteriori dettagli.

«Al fine di massimizzare l'esperienza di collaborazione tra studenti, ho anche introdotto una piccola novità: il tutor assegnatovi sarà anch'esso uno studente, un collega che non parteciperà attivamente al vostro lavoro né potrà avere accesso al workshop. Tuttavia, il suo ruolo è cruciale. Sarà chiamato a fornire direttive qualora il vostro progetto necessiti di maggiore contestualizzazione. Il suo contributo, anche se svolto dietro le quinte, sarà fondamentale e, nel caso in cui le sue direttive si mostrino particolarmente efficaci, sarà oggetto di riconoscimento in sede di valutazione. »

Conclusa la spiegazione, la Prof.ssa Lee invitò tutti a verificare la strutturazione dei gruppi nell'elenco apposto all'ingresso dell'aula.

«Ogni collaborazione è un'opportunità unica. - ricordò - Trovate i vostri colleghi, lavorate sodo e sfruttate appieno quest'esperienza indipendentemente dall'accesso al workshop.»

L'aria nell'aula era ora carica di nervosismo mentre, a turno, gli studenti si dirigevano verso l'ingresso per scoprire se la Prof.ssa Lee li avesse scelti.

Wooyoung, inscritto tra gli studenti selezionati, si trovò così a scorrere l'elenco dei suoi possibili partner.
La speranza di formare una coppia con Choi svanì quando il destino gli riservò un altro nome: Kim Hongjoong.

Hongjoong, una figura eclettica, era avvolto da un'aura di mistero. Infatti, fino a quel momento Wooyoung non aveva avuto modo di conoscerlo approfonditamente: eppure, sebbene la loro visione artistica sembrasse distante, la sua dualità tra esuberanza ed introversione lo rendeva entusiasta di collaborare con lui, conscio che le divergenze avrebbero potuto generare un progetto originale.

Ma la vera sorpresa giunse quando, assicuratosi di essersi soffermato sulla riga corretta, guardò il nome del loro supervisore: Park Seonghwa.

I trascorsi con il suo compagno di stanza gli portarono alla mente che il tutor, apparentemente gentile, portava con sé un passato che lo metteva in guardia.
Sperava che quella collaborazione non gli arrecasse problemi e, soprattutto, che non complicasse le cose con San, dal momento che ora erano così vicini.

Ma, pensò Wooyoung, era solo un progetto universitario, cosa poteva andare storto?

POV San
Salii la gradinata dell'aula, prendendo posto accanto alle nuove collaboratrici, Jennie e Soyeon, due amiche un po' esaltate, ansiose di ascoltare la mia interpretazione del tema centrale dell'elaborato.

Soyeon, apparentemente più interessata all'interazione fisica con me che all'analisi dell'arte corporea, cercava insistentemente il contatto durante la conversazione, annuendo con persistenza a ogni mio commento. Tuttavia, le sue osservazioni, insieme a quelle di Jennie, sembravano promettenti.

Mentre speravo che la collaborazione fosse fruttuosa, non potevo fare a meno di sentirmi leggermente a disagio. Mi guardai intorno e notai Wooyoung, sulla gradinata opposta, concentrato nella sua conversazione con Hongjoong che, a sua volta, appuntava diligentemente su un blocchetto.

Seonghwa si unì a loro con disinvoltura, esordendo con un tranquillo «Eccomi, scusate il ritardo».
La sua presenza sollevò un sopracciglio di interrogazione, quel ragazzo come faceva ad essere dovunque?

Lo osservai per un paio di istanti, prima di volgere un'occhiata al mio cellulare illuminatosi sul tavolo.

wooyoung
cosa guardi? :)
9:37

Eccoti, principessa.

san
mi annoio
9:37
tu e i tuoi amichetti che dite? :)
9:37

wooyoung
tutto bene.
9:38
ma avrei preferito ci fossi tu.
9:38

Roommates | WoosanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora