weird morning

205 15 16
                                    


POV Mingi 
Quella mattina, ancora avvolto tra le lenzuola, fui bruscamente svegliato da un insistente bussare alla porta. Sfregai gli occhi, rispondendo con un sonnolento "Arrivo", sperando che il tono deciso fosse abbastanza da raggiungere chiunque si trovasse al di là della porta.

Di fronte allo specchio, notai i segni della stanchezza: occhi gonfi, volto segnato. Nonostante avessi bisogno di riposo, qualcuno mi cercava. Per altro, non avendo particolari impegni quella mattina, mi chiesi se fosse successo qualcosa.

Indossai in fretta dei pantaloni della tuta e, aprendo la porta, mi trovai di fronte a Minnie.

«Buongiorno! - la ragazza, vestita con maglione grigio e gonnellino di jeans, mi rivolse un sorriso raggiante, sventolando dinanzi al mio viso assonato la busta della caffetteria - Posso entrare? Ho portato la colazione.»

«Certo, accomodati.» Le sorrisi, sebbene il gesto sembrasse un po' fuori contesto. Riflettendo, Minnie era un'amica e tutti eravamo abbastanza maturi per non complicare le cose dopo la sua rottura con Yunho.

Alzai le tende, lasciando entrare la luce, mentre Minnie adagiò il cibo sulla mia scrivania. «Caffellatte e dolcetti alla crema, spero ti piacciano.» disse con gentilezza.

«Grazie del pensiero. - risposi con voce ancora impastata dal sonno. - Come mai da queste parti stamattina?»

Minnie, seduta sul letto, sollevò lo sguardo nella mia direzione. «Volevo sapere come stai. - ammise - Dopo la rottura con Yunho, non ci siamo visti molto. Spero che tra noi non sia cambiato nulla.»

«Sai che ti voglio bene, indipendentemente da Yunho. Ultimamente ho solo la testa un po' confusa.» le rivolsi

La ragazza bevve un sorso di caffellatte, per poi rivolgermi un sorriso tenero. «Grazie, mi sento più tranquilla. - esplorò l'ambiente con lo sguardo, carezzando le lenzuola con la mano smaltata - Era tanto che non venivo qui. Quanti ricordi

Ignorai quel commento provocatorio e iniziai a mangiare uno dei dolcetti. Tuttavia, mordendo con decisione, un rivolo di crema fuoriuscì, rovesciandosi dritto dritto sui miei pantaloni scuri.

«Cazzo.» mormorai. Aprii il cassetto per cercar dei fazzolettini, ma prima ancora di riuscire a tamponare la macchia, Minnie tirò sù la crema con il dito, per poi leccarlo in modo seducente. «Sei proprio sbadato - ridacchiò. - Lascia che ti ripulisca io.»

«Minnie, cos-» prima di finire la frase, la ragazza mi interruppe.

«Dai, sto solo scherzando, non essere così rigido. È solo un gesto in memoria dei vecchi tempi. Non ti piace?» ridacchiò maliziosamente.

Prima che potessi reagire, seguì un contatto più intenso, a ridosso del cavallo dei pantaloni, palpando con decisione. Mi alzai di scatto, interrompendo quel gesto.

«È il caso che tu te ne vada, Minnie.» pronunciai con fermezza. Lei rimase impassibile, insistendo per un attimo nel cercare di riavvicinarsi.

«Eppure sembrava ti piacesse.» sussurrò. Si avvicinò pericolosamente al mio viso, ma mi scostai rapidamente. «Cosa non hai capito? Ti ho detto di andartene.»

Aprii la porta per farla uscire, ma proprio in quell'istante, comparve Yunho sull'uscio, sorridente e con un'altra busta della caffetteria. Vedendoci insieme, il suo volto si incupì all'istante.

«Hey. Che succede qui?» chiese, gli occhi visibilmente confusi, quella domanda abbandonò amara le sue labbra.

«Minnie mi è saltata addosso.»,
«Mingi mi è saltato addosso.»
rispondemmo all'unisono io e la ragazza.
Le voci sovrapposte fecero eco nel corridoio, lasciando Yunho sbigottito.

Roommates | WoosanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora