EPILOGO

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|| HYUNJIN POV ||

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|| HYUNJIN POV ||

I raggi del sole trapassarono le lunghe tende color avorio della mia stanza colpendomi in pieno viso e rilasciando una piacevole ma allo stesso tempo fastidiosa sensazione di luce mista al calore.
Posai un braccio sugli occhi cercando di bloccarli per riposare e restare ancora qualche minuto nel letto prima di affrontare la giornata.
Ogni giorno che mi svegliavo a causa del sole sul viso, venivo catapultato inconsciamente a quel giorno...
Era difficile riuscire a scorgere il sole nella nuvolosa Seoul nel quale, per l'ennesima volta, c'eravamo dovuti trasferire.
Lo spostamento era dovuto sia a causa del nostro successo che ogni giorno cresceva sempre di più e insieme a questo, le responsabilità e l'impegno che dovevamo mettere in tutto quello che facevamo e sia perché nessuno riusciva a vivere nella vecchia casa, con quella stanza che sarebbe rimasta per sempre vuota.

Inoltre, i nuovi appartamenti, potevano permettere a Chan, Binnie e Han, di lavorare anche da casa, in quanto vi era una stanza extra per ognuno di loro. 
Come prima, ognuno aveva la propria camera, con l'unica differenza che il gruppo era diviso tra i due appartamenti anch'essi vicini.
Io finito nella casa più grande insieme a Bin e Jeongin, riuscendo a ritagliare, oltre che allo studio personale del maggiore e l'enorme cabina armadio per le troppe scarpe e capi di abbigliamento dell'altro, anche un mio piccolo spazio per la pittura.
Quando aprii finalmente gli occhi e decisi di alzai, mi avvicinai all'ampia finestra che affacciava direttamente su un piccolo balconcino dove al di sotto vi era un piccolo giardino che contornava la struttura.
Aprii la porta e lasciai che quella tiepida brezza mi accarezza delicatamente il viso, regalandomi un leggero sorriso.
Erano passati due anni, quasi tre,  da quando aveva deciso di lasciarci, ed era da altrettanto tempo che quel vuoto, quella sensazione di incompletezza, caratterizzava ogni istante della mia vita senza che niente e nessuno riuscisse a colmarla.

Quei raggi mi ricordavano tremendamente quel ragazzo che aveva saputo illuminare ogni angolo della mia vita senza fare assolutamente nulla.
Da quel giorno, quando per l'ultima volta sfiorai le sue labbra e strinsi forte il suo corpo al mio, mi promisi che non avrei più sprecato un solo istante della mia vita.
Mi ero finalmente reso conto che alla fine, la morte, non è così lontana come potrebbe sembrare.
Poteva portarti via con sé in ogni momento senza darti il tempo necessario di dire o fare qualcosa, nemmeno darti il tempo di dire addio alle persone che ami ed io, Hwang Hyunjin volevo dimostrargli ogni giorno quanto ogni parte di me lo amasse ogni giorno come prima, anche se non era più qui.
Gli avrei donato la mia vita se sarebbe servito per lasciargli vivere quella che ha sempre voluto, lo avrei fatto senza pensarci due volte.

"Principino muoviti o ti lasciamo qui meglio che lo sai!!!" il minore spalancò la porta della camera seguito da Bin che era già quasi pronto per uscire.

Presi dalla sedia i panni che avevo preparato con cura la sera prima. 
Misi velocemente il jeans nero e infilai tra i passanti una cintura del medesimo colore, presi poi la polo bianca con uno grossa striscia nera orizzontale sulla parte superirore, lasciando due dei tre bottoni aperti. 
Completai il look con le solite nike nere e bianche e una giacca bianca a maniche corte, spruzzando poi il suo profumo preferito.
Mi diedi una controllata veloce allo specchio e sorrisi al mio riflesso: ero vestito esattamente come la sera in cui ci lasciammo a Parigi.
Cacciandolo dalla mia vita, commisi l'errore che più mi torturava l'anima, tormentandola giorno e notte da allora.
"Sei pronto Hyun?" mi affiancò Chan posando una mano sulla mia spalla.

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