When the party's over

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|| FELIX POV ||

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|| FELIX POV ||

Era passato troppo tempo, tanto tempo che nemmeno ricordavo quanto di preciso, senza vedere l'uomo di cui mi ero perdutamente innamorato.
In casa la tensione era palpabile tra i ragazzi, ancora in ripresa dalla situazione generale.
Pochi giorni dopo quanto accaduto con Hyunjin, chiesi a JYP di poter restare per un periodo in ospedale così da poter essere continuamente monitorato dai medici data la mia condizione di visibile instabilità.
Da allora, non misi piede in quella casa, se non per prendere alcuni vestiti e talvolta restare a mangiare con i ragazzi qualcosa al volo, assicurandomi di non incrociare mai lui.
Ero perfettamente consapevole di star scappando da quello che in realtà mi faceva più paura.

Il mio fuggire era una scorciatoia per non ricadere nella trappola chiamata "amore" in cui ero stato catturato. 
Sempre da quel giorno, cambiai i miei orari di allenamento, facendo di tutto per non farli combaciare con quelli dei ragazzi che sapevo, provassero TUTTI, in sala ogni giorno. 
Passare del tempo con me stesso, ancora una volta tra le mura celesti della mia camera d'ospedale, mi ricordava che nonostante quello fosse il posto che più mi faceva sentire sbagliato, era anche il posto nel quale potevo riflettere la mia vera essenza, trovando in quel luogo un posto simile a quello che potevo definire come "casa". 

I miei pensieri furono interrotti quando udii un leggero bussare.

"Hey Lix, come stai oggi?" chiese Chan entrando nella stanza con un debole sorriso. 
Come sempre, con lui non c'era bisogno che dicessi niente, anche senza conoscere ciò che era accaduto con Hyunjin, sapevo che in qualche modo lo aveva capito e sapeva che la mia decisione era un puro nascondermi dal dolore per non gravare sugli altri.
Non risposi alla domanda perché effettivamente non vi era alcuna risposta.
Spostai lo sguardo dalla grande finestra che affacciava sulla città alla figura del maggiore, chiedendo con gli occhi di aggiornarmi sulla situazione del ragazzo.
Il giorno precedente riuscii a vederlo in sala prove e quasi non mi venne una crisi di pianto nel corridoio. 
Vidi il suo viso segnato dalla stanchezza, i suoi occhi contornati da due visibili occhiaie scure e la pelle pallida...ma la cosa che mi fece più male era vedere quei suoi zigomi così scavati, profondi come non lo erano mai stati.

Come aveva fatto a perdere tutto quel peso in una sola settimana? Mi si squarcia ancora il petto se ripenso a quel momento.
"Come sempre..." rispose preoccupato abbassando lo sguardo sulle sue scarpe per poi avvicinarsi e sedersi al mio fianco.
Dopo aver udito la risposta, tornai a guardare la finestra.
Egli mi aveva raccontato che da quel giorno Hyunjin parlava a malapena con gli altri membri e come se non bastasse, non usciva dal suo studio se non per andare agli allenamenti o in sala registrazione.
Una lacrima scivolò solitaria sul mio viso, privo ormai di ogni emozione.

Chan posò la mano sul mio ginocchio accarezzandolo delicatamente con il pollice.
"Lix... perché non provi a tornare in dormitorio, forse col temp-"
"No, sto bene qui" dissi freddo e distaccato, facendo nascere sul viso dell'altro un grande dispiacere.
Faceva male vedere Chan così, faceva tremendamente male, perché nonostante tutto continuava ad essere sempre al mio fianco.
"Hey..." sussurrai facendogli segno di avvicinarsi per poi aprire le braccia per accoglierlo in un abbraccio.
Il suo corpo mi rendeva fragile, spoglio e indifeso, perché ero consapevole che avesse visto ogni lato peggiore di me e che li aveva accettati uno a uno senza mai abbandonare la speranza.

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