"Se nascondere ciò che proviamo, è l'unico modo che ci resta per lasciar vivere il nostro amore, allora sarà il segreto che tutti più ameranno e manterranno al mondo.
E' un segreto che sveleremo con i nostri sguardi, lasciando che siano i nostri occ...
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|| FELIX POV ||
Disgusto.
Vergogna.
Dolore.
Questo è quello che stavo provando nel vedere quelle foto.
Ho sempre avuto problemi ad accettarmi: prima troppo grasso, poi troppo magro...l'insoddisfazione e la vergogna nel mostrarmi agli altri era sempre dietro l'angolo. Quando fummo presi ai provini in Australia, caddi in un baratro ancora più profondo che mi costrinse, anzi, mi costrinsi, a diete ferree e allenamenti estenuanti...solo per sentirmi un briciolo più all'altezza dell'opportunità che mi era stata data.
Quando vidi Hyunjin prendere il telefono dalla tasca, istintivamente mi precipitai su di lui, abbassando la sua mano, bloccandola per poi gettarmi al suo collo per poterlo stringendolo forte impedendogli quasi di muoversi. Avevo paura del suo giudizio, avevo tremendamente paura del suo giudizio, non volevo vedesse quelle foto, sarebbe stata un'esposizione troppo grande per me essere visto dalla perfezione fatta persona. Egli a differenza mia aveva tutto, era bello, con innumerevoli talenti, sembrava che sapesse fare qualsiasi cosa e per di più avevo anche sentito dire dagli altri che era estremamente simpatico. Sapevo che i ragazzi avessero ormai già visto le foto del servizio, ma il loro giudizio non mi pesava come quello di Hyunjin. Lasciai cadere qualche lacrima bagnando il suo collo, aspettando una sua qualsiasi reazione che però con mio grande stupore, non arrivò.
|| HYUNJIN POV ||
Il calore del suo corpo a contatto con il mio, per la seconda volta in poche ore, mi spezzò il fiato. Non riuscii a muovermi né a ricambiare l'abbraccio nonostante ci stessi provando con tutte le mie forze. Quella sua fragilità, mi colpì il cuore così piano, che sembrava quasi come una goccia cadere sul pavimento senza essere vista da nessuno...tranne me.
"N-non guardarle t-ti prego" singhiozzò nell'incavo del mio collo. Non volevo in alcun modo ferirlo ma la tentazione di capire cosa stesse provando e cosa lo avesse ridotto così, era troppa che non seppi resistere. Posai una mano sulla sua testa accarezzandogli i capelli mori mentre con l'altra, piano, senza farmi percepire da lui, presi il telefono nella tasca dei pantaloni. "Resta così e non muoverti okay?" Sussurrai appena al suo orecchio. Quando aprii il messaggio con il link nel gruppo, tutto intorno si fermò. Potevo sentire solamente il battito del cuore prima rallentare fino a quasi fermarsi lasciandomi senza fiato, sospirando appena, per poi lasciarmi senza fiato.
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