|| FELIX POV ||
Poche volte quella casa era completamente avvolta dal silenzio e i casi erano due:
1) Stare a casa soli.
2) Quando tutti dormivanoIl mio corpo si era alleggerito da un fardello che mi impediva di vivere la mia relazione con gli altri liberamente e in modo sereno, come avere continuamente un piede su un freno, non lasciandoti correre come tutte le altre macchine.
Poco alla volta, vidi ognuno di loro muoversi nella mia direzione e in pochi secondi mi ritrovai rinchiuso completamente in un grande abbraccio di gruppo.Ognuno di loro aveva ascoltato attentamente quella che era stata e che è tutt' ora la mia vita e anche se alcuni sapevo non condividessero la mia scelta di tenerlo nascosto, l'avevano capito e forse accettato.
"Ora sei ancora di più il piccolo pulcino dolce e delicato del gruppo sappilo" disse Changbin cercando di far emergere la testa da quel gruppone.Una volto sciolto l’abbraccio, notai che Hyunjin non se ne fosse andato in realtà, ma era nascosto, fermo, dietro l'angolo vicino alla soglia della sua stanza.
Il mio cuore si spezzò nel momento in cui capii che in tutte quelle braccia, in quel vortice d'amore, mancava quello della persona che più avrei voluto al mio fianco.
La corde vocali mi si annodarono e con esse le mani presero a tremare mentre la mente iniziò a elaborare e immaginare gli scenari più tragici possibili, terrorizzato nel vedere il ragazzo che amavo lì in lontananza immobile con occhi vuoti e privi di visibili emozioni.
Cosa pensava di me in quel momento? Mi avrebbe lasciato come le persone nel mio passato? Mi avrebbe considerato anche lui come qualcosa di rotto e mi avrebbe gettato e messo in un angolo?
Non lo aveva accettato? Era arrabbiato perché ho tenuto per così tanto tempo il segreto anche con lui?"Felix!!!" Urlò Han dalla cucina armeggiando qualcosa.
Quando alzò le braccia, vidi in una mano della cioccolata e nell'altra della farina.
Il sorriso che comparve sul volto del ragazzo era talmente grande da essere quasi inquietante.
"STASERA HAN-BIN BROWNIES!!!"
"OH NO, ci toccherà cambiare dormitorio..." Minho sbuffò in risposta all'amico.
Non riuscivo a prestare attenzione alla conversazione, nella testa avevo un unico e solo pensiero.HYUNJIN.
Chiusi la porta alla mie spalle lasciando che il terrore si cibasse della mia anima.
Tremavo per l'agitazione e quando posai lo sguardo sulla mano che era ancora ancorata alla maniglia, poggiai l'altra libera su questa cercando di fermare quel tremolio per nascondere la mia ansia."Sei arrabbiato?" Ciò che uscì fu solo un filo di voce, forse troppo basso per essere riuscito anche solo a percepire.
Sentii dei passi avvicinarsi e l'ombra sopra il muro ingrandirsi fino a diventare un' informe chiazza scura.
Quando si fermarono, avvertii quasi il respiro di Hyunjin sul collo, ma decisi di non voltarmi e continuare a dargli la schiena.
Non volevo affrontare il suo sguardo, sapevo quanto potesse essere pungente e, per tale paura, rimasi immobile divorato da questa.
"Perché non me lo hai detto?" sussurrò avvicinandosi sempre di più alle mie spalle, tanto da riuscire quasi a sentire il suo petto aderire contro la schiena.
"Esattamente, avevi intenzione di dirmelo, oppure mi avresti lasciato all'oscuro di QUESTA SITUAZIONE YONGBOK?!" scandì bene le ultime parole avvicinando le labbra al mio orecchio solleticandomi col fiato.
STAI LEGGENDO
Deep Love Untold
Literatura Feminina"Se nascondere ciò che proviamo, è l'unico modo che ci resta per lasciar vivere il nostro amore, allora sarà il segreto che tutti più ameranno e manterranno al mondo. E' un segreto che sveleremo con i nostri sguardi, lasciando che siano i nostri occ...