Don't get me Wrong

76 6 0
                                    

|| HYUNJIN POV ||

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


|| HYUNJIN POV ||

Ripenso e ripenso incessantemente a quel giorno.

Non importava cosa stessi facendo, continuava a tormentarmi.
Il ricordo di quando vidi per l'ultima volta i suoi occhi ancora nei miei.
Il ricordo di quando, anche se debolmente, il suo respiro mi accarezzava la pelle del viso.
L’ultimo volta che le mie orecchie ascoltarono quel suono profondo della sua voce. 
Il mio corpo a cavalcioni sul suo mentre lottavo per lui…con lui, affinché il suo cuore continuasse a battere…
Nessuno avrebbe mai immaginato che la promessa che legava lui e Chan, un giorno, avrebbe potuto rompersi.
Mi odiavo per non essere rimasto a lottare. 
Da sempre avevo avuto il potere di ribaltare le cose…ma avevo preferito scappare…
Bastava solo che gli fossi rimasto accanto e tutto questo non sarebbe mai accaduto… 

Solo a distanza di giorni riuscii ad avere un quadro completo della situazione, comprendendo da un punto di vista non solo interno, ma anche esterno: il viaggio, le volte in cui provava a dirmi qualcosa…e io, maledettissimo, non capivo perchè troppo perso in noi, non colsi niente di quello che stava cercando di dire con i suoi gesti e le sue parole…

Troppo sicuro del nostro domani, un domani che adesso non riesco più a vedere. 
Il problema però, è che l'indomani non sarebbe più stato lo stesso di sempre e forse, non lo sarebbe mai più stato.
Quando sei stato costretto a rendere visibile quello che non volevo vedere, mi sentii perso, capii che tutto stava per giungere a un punto di non ritorno.
Ti stavo perdendo e, perdendo te, perdo tutto.
Ero sicuro di poterti persuadere, perché altrettanta era la mia sicurezza del fatto che un umano, non potesse rinunciare così a tutto dopo quello che insieme avevamo vissuto e costruito più volte dalle fondamenta.

Quella sera, più parlavi e più ti odiavo, ma nell'odiarti in realtà, odiavo me stesso per non essere stato in grado di capire fino in fondo il tuo dolore.
Ti odiavo per come stavi lasciando la vita per la quale hai combattuto senza pensare a noi, a me, lasciandomi così.
Tutto ciò non avrei mai potuto metabolizzarlo se non quando, ritornando da te, ti vidi in fin di vita in questo letto prima che ti portassero via.  
Fui accecato dalla rabbia, dalla tristezza ma soprattutto dall’odio. 
Non volevo vivere quel dolore, dolore che ogni giorno ti divorava dall'interno, logorando ogni tuo piccolo frammento, soffrendo senza mai mostrarci questa stessa sofferenza.

Quel dolore, a differenza tua, non volevo sopportarlo…non volevo.
Così, senza pensarci, non esitai ad allontanarti da me.
Ogni giorno, ogni ora, in ogni respiro, non riuscivo a trovare una ragione per andare avanti sapendo che da lì a poco non saresti più stato in questo mondo, a sorridermi, baciarmi, stringermi le mani...non…
Piansi come non avevo mai fatto, l'unico pianto di vera tristezza, di vero dolore che nella mia vita mi costrinse a piegarmi in due a causa del petto che lentamente mi si lacerava.

Va bene, devo solo accettarlo.
Va bene. 
Anche se non è andata come abbiamo sempre sognato assieme. 

Riesco a capirlo? 

Deep Love UntoldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora