Con una sicurezza che non so da dove provenga esattamente, mi muovo a mio agio in questa cucina piccola ma graziosa, come se fosse casa mia. Lui prende un vassoio d'argento su cui disporre la torta ed io impiatto, ci muoviamo in sincrono e perfettamente in sintonia.
In questo esatto momento mi rendo conto che non sono io a sentirmi come fossi a casa mia, ma è lui a farmi sentire a mio agio e per un momento mi sfiora l'idea che sarebbe stato sempre così se saremmo stati insieme. Sto tagliando un'altra fetta di torta, quando mi fermo.
Quellsto pensiero, in cui naviga l'idea embrionale di una vita accanto a Manuelmi, sembra una previsione di un futuro che non mi dispiacerebbe. Se dovessi convivere con questo sano e mistico equilibrio tra noi, proprio quello che sto provando adesso, non vorrei rinunciarvi in alcun modo.
D'altra parte, è solo un pensiero ma... sento la sua mano posarsi sopra la mia, per accompagnarmi a lasciar andare il coltello che, cautamente, fa ricadere sul piano. Le sue dita si insinuano, intrecciandosi, tra le mie e la scarica elettrica che mi pervade il corpo mi eclissa da quello che ci circonda.
Dimentichiamo la torta, dimentichiamo Stefano e Chiara che studiano nel salone, dimentichiamo il tempo, navighiamo nel mare che aleggia nei nostri occhi che contiene tutto quello che non riusciamo a dire e, forse, a capire. Come se mi leggesse nel pensiero, come se sentisse anche lui la perfetta armonia che i nostri corpi combinano insieme, incastrandosi come due tessere del mosaico del mondo, pronte a dare un senso al disegno dell'Universo.
È così che ci si sente quando... quando... ci si sta innamorando? Incapaci di vedersi lontani da quella persona, incapaci di respirare un'aria che non sia la stessa di quella persona, e soprattutto, incapaci di razionalizzare che quella persona non la si può conoscere fino in fondo perché è comparsa solo da un periodo troppo breve per dirsi innamorati o attratti da lei? Ma... al tempo stesso non ti importa nulla di tutto questo perché non riesci a starne distante?
Manuel continua a guardarmi, come se mi stesse ponendo infinite, silenziose domande, domande che riesco comunque a percepire, perché sono le stesse che mi sto ponendo io. Cosa sta succedendo? Il mondo mi sembra improvvisamente cambiato, la mia vita mi sembra improvvisamente cambiata.
Lui è una distrazione, vedo già la sua figura che si fa sempre più ingombrante nella mia vita, una figura che, però, più cerco di emarginare, più ne sento la mancanza. Non so cosa succederà tra noi. Non riesco a capire neanche cosa sia successo fino ad ora. Dal momento in cui mi ha prepotentemente baciata, o in cui ha preso le mie parti davanti alla Del Fuoco, o mi ha portata da Mario o si è presentato a casa per assicurarsi che stessi bene, fino alla sera prima in cui è scattato qualcosa dentro di me.
La calma che ha dimostrato nel gestire Raul, lungi dalla gelosia che avevo visto balenare nella sua voce, nei suoi occhi qualche giorno prima sempre davanti a Raul e quell'alchimia che ci rende bramosi di toccarci, di congiungerci, come due anime che si stanno riconoscendo. Io non sono in grado di descrivere qualcosa che percepisco essere più grande di me – e probabilmente di quanto sia comprensibile alla mente umana stessa - ma so che comunque vadano tra noi le cose, nella mia vita ci sarà un prima e dopo Manuel, così come un prima e dopo questi bacio corteggiato a lungo dai nostri sguardi e che ora si scioglie sulle nostre labbra.
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Un amore da serie A
ChickLitL'ultimo anno di scuola per Brenda significa iniziare a vivere davvero, lasciandosi alle spalle gli anni più complicati. Non è disposta a farsi distrarre da nessuno per raggiungere il suo obiettivo, diplomarsi con il massimo dei voti così da vincer...