CAPITOLO 13: PORTOGALLO - LUSSEMBURGO

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Mi sono svegliata a casa mia ad Algarve, in Portogallo dove stasera si terrà la partita Portogallo - Lussemburgo; da quando siamo tornati dalla Slovacchia, da Bratislava, io e João Félix non abbiamo parlato molto perché lui aveva gli allenamenti e io non sono stata molto bene, sia a livello di salute fisica sia a livello di salute mentale, e quindi non volevo vedere nessuno che non fosse mio fratello, però ora sto meglio e quando torneremo a Barcellona ricominceremo a parlare di più. Mentre scorro su instagram, vedo la porta aprirsi e mio fratello entrare; <<ah, sei sveglia?>> dice non aspettandoselo; <<già>> dico io sorridendo e spegnendo il telefono; <<posso entrare?>> chiede; <<si vieni>> dico facendo il gesto di accomodarsi; <<come stai?>> mi chiede sedendosi sulla poltrona affianco al mio letto; <<meglio>> rispondo sorridendo con le labbra; <<quindi oggi vieni a vedere gli allenamenti e la partita?>> chiede speranzoso mio fratello; <<mh>> dico per vederlo soffrire ancora di più nel chiedermelo; <<ti prego, manchi a tutti, e penso sopratutto a lui>> dice per convincermi; il sorriso mi scompare dal viso e mi viene spontaneo rispondere, <<si vengo>> dico; lui mi tocca la spalla, <<dai preparati>> dice sorridendo e successivamente si alza andandosi a vestirsi pure lui; io mi alzo e mi metto un jeans nero, una maglietta crop bianca, le Nike Air Force 1 bianche e una felpa nera; prendo la sacca con all'interno cuffie, portafoglio, borraccia, fazzoletti, igienizzante, salviette umidificate, chiavi e telefono; scendo giù dove trovo mio fratello, usciamo e andiamo al campo.
Siamo appena arrivati al campo, in anticipo, mio fratello si va a cambiare e io vado in campo dove trovo, come al solito, lui, João Félix; appena mi nota viene verso di me; <<ciao, come va?>> mi chiede sorridendo; <<meglio, tu invece?>> chiedo io; <<bene>> mi risponde, <<ma che avevi?>> mi chiede; <<nulla, cose mie, poi più avanti ti spiegherò, quando mi sentirò pronta>> gli rispondo; <<quando vuoi e quando ti sentirai pronta io sono qui>> mi dice guardandomi negli occhi e sorridendo; io gli sorrido in risposta, <<pronto per la partita di questa sera?>> gli chiedo; <<si, verrai vero?>> mi chiede; io mi incupisco; <<che hai?>> mi chiede; <<niente, ho avuto nausea e febbre>> gli rispondo; <<ti sei presa l'influenza?>> mi chiede; io faccio si con la testa; lui mi abbraccia e io ricambio l'abbraccio; e pochi secondi dopo sciogliamo l'abbraccio; <<arrivano gli altri>> dico; <<già>> mi risponde lui; successivamente arriva tutto il resto della squadra; <<che succede? Sembra che abbiate visto dei fantasmi>> dice Ruben Dias; <<nulla>> diciamo contemporaneamente io e il portoghese affianco a me, e subito dopo ci giriamo nello stesso momento e ci guardiamo negli occhi; sta volta è Roberto Martinez a salvarci, <<TUTTI AD ALLENARVI!>> urla il mister per farsi sentire da tutti; <<SI!>> urlano tutti in coro; e subito dopo tutti corrono in campo. Dopo un po' di ore finiscono l'allenamento; vanno tutti in spogliatoio, e Roberto Martinez mi chiede se posso andare un attimo da lui; <<mi dica>> dico sorridente nel mentre che tutti sono entrati, siamo rimasti solo io e lui; <<come va?>> mi chiede lui altrettanto sorridente; <<bene, lei?>> chiedo io; <<bene, e te l'ho detto miliardi di volte, dammi pure del tu>> mi dice; <<si, è che mi viene spontaneo>> dico; <<ho notato>> dice facendomi gesto di entrare e andare verso gli spogliatoi; <<mi dovevi dire qualcosa?>> mi chiede; <<si, giusto>> si schiarisce la voce e successivamente riprende a parlare, <<è successo qualcosa in questi giorni con João Félix o con qualcun altro? Perché da quando siamo tornati dalla Slovacchia non sei proprio venuta>> dice serio; <<no non c'entra João o mio fratello o altre persone, sono stata male sia fisicamente che mentalmente per delle cose mie personali>> dico; <<ah ok, ma ora stai meglio?>> mi chiede; <<si>> dico con gli occhi lucidi; <<sicura?>> mi chiede; <<no>> dico muovendo la testa in segno di negazione equasi scoppio a piangere; <<vuoi parlarne?>> mi chiede; <<si, ma non ora, e non qui>> dico; <<va bene, quando vorrai e ti sentirai pronta a parlarne con me dimmelo pure>> dice sorridendo; <<ok grazie>> dico sorridendo; <<figurati>> mi risponde sorridendo, e subito dopo mi fa il gesto di entrare, come prima; e io sorrido "in risposta"; <<allora ragazzi, stasera c'è la partita, per cui andate a riposarvi perché stasera vi voglio carichi, d'accordo?>> dice Roberto Martinez; <<SI MISTER!>> rispondono tutti in coro; <<bene, andate, e a più tardi>> dice; <<a più tardi>> dicono tutti sempre in coro; tutti usciamo fuori e mi si avvicina Ruben Neves; <<eii ciao bella>> dice sorridendo Ruben Neves e abbracciandomi; <<eii ciao>> rispondo io sorridendo e ricambiando l'abbraccio; appena sciogliamo l'abbraccio lui riprende a parlare; <<come va?>> mi chiede; <<bene, tu?>> chiedo; <<bene>> dice e subito ricomincia a parlare, <<come mai i giorni scorsi non sei venuta se posso sapere?>> mi chiede; <<non sono stata molto bene sia a livello fisico sia a livello mentale>> rispondo; <<ah ok, ma ora stai meglio giusto?>> chiede; <<si, adesso si>> rispondo; <<l'importante è quello, c'entra con il tuo passato?>> chiede; <<diciamo che ha influito parecchio>> ripondo; <<mh, senti per qualsiasi cosa ci sono, conta pure su di me>> dice; <<grazie, lo terrò a mente, e la cosa è ricambiata>> dico; <<grazie>> dice; <<figurati>> rispondo; <<verrai stasera?>> mi chiede Ruben Neves; <<si, credo di si>> gli rispondo sorridendo; lui mi sorride in risposta, gli squilla il telefono per cui si allontana per rispondere, <<scusami un attimo>> mi dice; <<vai pure>> dico io senza problemi; intanto io sono fuori e tutto il resto della squadra è dentro, vedo uscire lui, João Félix; <<ciao di nuovo>> mi dice sorridendo; <<ciao>> rispondo io sorridendo; <<verrai alla partita di stasera?>> mi chiede guardandomi negli occhi; <<si, credo che verrò>> gli rispondo guardandolo negli occhi; <<potrei chiederti una cosa?>> mi chiede; <<certo, dimmi>> rispondo io ascoltandolo; <<ti mettersti la mia maglietta alla partita di questa sera?>> mi chiede guardandomi; <<si, però il problema è lo stesso, non ho la maglietta>> rispondo guardandolo; <<fa niente, te la do io>> mi risponde; <<allora va bene>> dico<<vabbé ora devo andare, a stasera>> dice iniziando ad indietreggiare; <<ok, a stasera>> dico io; <<a Bruno hai portato fortuna, chissà magari porterai fortuna anche a me>> dice indietreggiando mentre mi guarda negli occhi; io sorrido, <<forse si chi lo sa, lo scopriremo stasera>> dico sempre sorridendo; nel mentre escono gli altri e torna Ruben Neves; <<bellezze, di che parlavate?>> chiede Ruben Dias; <<in realtà vi stavamo aspettando>> dico; <<beh eccoci, andiamo?>> mi chiede mio fratello; <<si andiamo>> rispondo io; <<a stasera>> diciamo io e mio fratello in coro; <<a stasera>> rispondo tutti in coro; e poi ognuno a casa propria. Sono sdraiata sul mio letto che scorro sul telefono, mio fratello sta dormendo accanto a me, sono stanca, penso che mi metterò a dormire, stanotte non ho dormito benissimo, sarà per questo che sono stanca, metto la sveglia per sicurezza, e mi metto a dormire; mi sveglio al suono della sveglia, ho sognato qualcosa ma non mi ricordo cosa; <<buongiorno>> dice mio fratello svegliandosi; <<buongiorno>> dico neutra; <<che succede?>> chiede; <<nulla>> dico, ma non in modo convincente evidentemente; lui mi fa una faccia tipo: pensi che io ci caschi?; e io cedo, <<ma niente, ho fatto un sogno strano>> dico; <<e?>> chiede non capendo; <<non mi ricordo cosa ho sognato>> dico tra un misto tra confusa pensierosa; <<vabbé tranquilla, non sarà niente>> dice mio fratello toccandomi la spalla; io mi giro e lo vedo sorridere, e sorrido pure io; <<dai alziamoci, è tardi>> dico alzandomi battendo forte le mani e andando verso la mia camera a prepararmi; <<si>> dice mio fratello alzandosi e andandosi a preparare; dopo un po' tutti e due siamo pronti, usciamo e ci dirigiamo verso il campo. Siamo appena arrivati al campo e ora entriamo, mio fratello va negli spogliatoi e io aspetto fuori; <<Meli>> sento qualcuno chiamarmi e mi giro verso quella direzione e vedo lui, João Félix; <<ciao>> dico sorridendo; <<ecco a te>> dice passandomi la maglietta; <<ah grazie>> dico ringraziandolo; <<io vado a prepararmi che tra un po' iniziala partita>> dice indicando lo spogliatoio; <<certo vai pure>> dico; io intanto indosso la sua maglietta, che ha il suo profumo, e vado in tribuna, non ho detto niente a nessuno della sua maglietta, chissà come reagiranno. Poco dopo i calciatori entrano in campo per l'allenamento pre-partita; dopo un po' entrano in campo gli 11 calciatori titolari, lui non gioca da titolare, cantano l'inno ed inizia la partita. La partita prosegue bene per il momento, siamo al 10' minuto e per ora il possesso della palla è del Portogallo; al 12' minuto segna il primo gol della partita Gonçalo Inácio con assist di Bruno Fernandes e i tifosi del Portogallo esultano; al 18' minuto segna Gonçalo Ramos con assist di Bernardo Silva e i tifosi del Portogallo esultano; al 33' minuto segna sempre Gonçalo Ramos facendo una doppietta, questa volta con assist di Rafael Leão e i tifosi del Portogallo esultano; dopo poco inizia il recupero del primo tempo; al 45+4' anche Gonçalo Inácio segna il suo secondo gol e fa una doppietta, sempre con assist di Bruno Fernandes e i tifosi del Portogallo esultano; poco dopo l'arbitro suona il fischietto indicando la fine del primo primo tempo 4 - 0 per il Portogallo, per cui c'è l'intervallo e intanto scorro su instagram. Dopo 15 minuti, ricomincia la partita che era terminata 4 - 0 per il Portogallo prima dell'intervallo e intanto iniziano i cambi per il Lussemburgo; al 57' minuto segna Diogo Jota con assist di Bruno Fernandes e i tifosi del Portogallo esultano; iniziano i cambi del Portogallo, e al 61' minuto entra João Félix al posto di Gonçalo Ramos, e sempre al 61' minuto esce Nelson Semedo ed entra mio fratello, esce Bernardo Silva ed entra Ricardo Horta; dopo 6 minuti dall'entrata di Ricardo Horta, segna un gol al 67' minuto con assist di Diogo Jota e i tifosi del Portogallo esultano; al 75' minuto esce Rafael Leão ed entra Otávio, e sempre al 75' minuto esce Danilo Pereira ed entra Ruben Neves; al 77' minuto Diogo Jota segna il 7' gol della partita facendo anche lui una doppietta e i tifosi del Portogallo esultano; all'83' minuto segna Bruno Fernandes con assist di Ricardo Horta e i tifosi del Portogallo esultano; e all'83' minuto arriva finalmente il SUO gol, quello di João Félix, con assist di Ruben Neves, la prima cosa che ha fatto dopo aver segnato il gol è stato quello di indicarmi e mimare con le labbra "per te" sorridendo e facendo un cuore tutti si girano a guardarmi e la telecamera mi inquadra facendo apparire la mia faccia sul maxischermo, e vedo in particolare la faccia sopresa di mio fratello che evidentemente non si aspettava una cosa del genere, perlomeno adesso, facendomi scoppiare a ridere, João subito dopo abbraccia i suoi compagni e fa il gesto dei pugni uniti(vi lascio una foto alla fine per chi non capisse) alla telecamera insieme al protagonista dell'assist, Ruben Neves, faccio una faccia confusa, personalmente non so cosa significhi, dopo glielo chiederò sperando di non essere troppo invadente e inopportuna; nel recupero concesso dall'arbitro non segna nessuna delle due squadre; l'arbitro fischia la fine della partita e il risultato finale è 9 - 0 per il Portogallo; però devo dire che Bruno Fernandes ha fatto un sacco di assist; scendo e aspetto fuori dagli spogliatoi; poco dopo esce lui, João Félix, <<ciao>> mi saluta sorridendo appena esce e mi vede; <<ciao>> dico io sorridendogli; <<andiamo in un luogo più appartato? C'è casino, almeno riusciamo a parlare meglio>> mi dice; <<si esatto, ma lo sanno gli altri?>> chiedo; <<si tranquilla>> dice; abbiamo trovato un posto un po' più tranquillo; <<bene, dimmi>> dico; <<bhe alla fine mi hai portato fortuna, te lo avevo detto>> dice guardandomi e sorridendo; io sorrido, <<già, mi metterò le tue magliette della Nazionale e della squadra di club più spesso>> dico; lui sorride, <<grazie>> dico guardandolo e sorridendo; <<per cosa?>> chiede lui non capendo; <<per la dedica dopo il gol>> dico; <<ah, figurati, te lo avevo detto il primo giorno che siamo arrivati qui che se avessi mai fatto un gol te lo avrei dedicato>> dice lui guardandomi; <<ah, ti volevo chiedere una cosa>> dico; <<dimmi>> dice rivolgendomi la sua attenzione; <<quel gesto che hai fatto con Ruben Neves, cosa significa?>> chiedo; <<è un gesto per un mio amico che fa lo youtuber e questo è "il suo gesto" diciamo, non sta molto bene ora>> mi risponde; <<ah ok, perché non capivo>>; lui sorride; <<scusa se ti sono sembrata invadente>> dico scusandomi; <<nulla, stai tranquilla>> dice; <<contenta che torniamo a Barcellona?>> chiede; <<sinceramente si, mi mancano tutti, e anche Daniela e la piccola Alicia>> dico; <<si vede che non ti aspettavi di finire sul maxischermo e ripresa dalla telecamera, davanti a tutti, ti hanno vista in quasi tutto il mondo>> dice; io a primo impatto sorrido, ma subito dopo, quando realizzo, il sorriso mi scompare dalle labbra; <<che hai?>> chiede preoccupato; <<nulla>> dico con la voce che trema; <<ho detto qualcosa che ti ha dato fastidio?>> chiede sempre preoccupato; <<no, non preoccuparti, è un attacco di panico/di ansia, ne soffro da anni>> dico agitandomi e quasi scoppio a piangere; <<tranquilla>> dice avvicinandosi piano e abbracciandomi mettendomi una mano sulla nuca e l'altra dietro la schiena; io lo abbraccio e subito dopo mi calmo; dopo cinque minuti circa ci stacchiamo e mi sento meglio, possibile che ci riesca dopo nenahce un mese di conoscenza? Ci riesve solo mio fratello che conosco da quando sono nata e anche lui a volte fa fatica a calmarmi, lui invece ci è riuscito in un attimo, possibile che mi stia davvero innamorando di lui?; <<grazie>> dico ringraziandolo; <<di nulla>> mi dice sorridendo; io sospiro; <<ma cosa ti ha causato questi attacchi di panico/di ansia?>> mi chiede; <<il mio passato>> gli rispondo; <<ah ok>> dice; intanto arrivano gli altri; <<BELLA REGA>> urla Ruben Dias; <<oh, non c'è bisogno che urli non siamo sordi>> dice mio fratello sgridando il compagno di squadra; io e il portoghese affianco a me con cui stavo parlando prima, ci mettiamo a ridere; mio fratello viene verso di me e mi abbraccia; e io ricambio l'abbraccio; appena lo sciogliamo mio fratello ritorna a parlare con Ruben Dias per fargli un'altra ramanzina; <<ma percaso a tuo fratello fa spesso così?>> mi domanda João indicando mio fratello; <<così come?>> chiedo non capendo a cosa si riferisse; <<che ti abbraccia o vuole affetto da te?>> mi risponde; <<ah, si, non sempre, però lo fa soprattutto dopo le partite è quando ha voglia di affetto diciamo, che le partite molto spesso, cercare affetto un po' meno, però cerca pure quello>> dico; <<lo cerca solo da te o anche da Daniela e la piccola Alicia?>> chiede; <<anche da loro, con Alicia soprattutto quando giocano, e con Daniela quando io gioco con la piccola Alicia o quando non ci sono>> dico; <<non pensavo che tra voi due ci fosse questo tipo di rapporto, cioè vedo che ti protegge, ti vuole bene e ci tiene a te, logicamente come giusto che sia, però non pensavo fino a questo punto>> dice; <<ne abbiamo passate tante, è la persona che mi conosce meglio, da cima a fondo>> dico; <<e viceversa immagino?>> chiede; <<cioè?>> chiedo; <<che tu se la persona che lo conosce meglio, da cima a fondo>> dice; <<in teoria si, poi bho, non so se mi abbia mai detto tutto>> dico con un pizzico di ironia; e lui ridere e smette subito dopo quando sente qualcuno che inizia a parlare; <<Meli andiamo? Sono stanco>> chiede; <<si andiamo>> dico; João mi guarda; <<chissà, magari un giorno potrai essere tu la persona che mi conosce meglio da cime a fondo>> dico sussurrandogli nell'orecchio e nel mentre iniziando a camminare per andare verso l'uscita; lui fa una faccia sopresa, probabilmente non se lo aspettava; <<aspetta, quindi hai intenzione di continuare a conoscerci?>> chiede; <<si>> dico sorridendo; lui sorride; e io sorrido a mia volta; <<andiamo?>> chiede mio fratello; <<si, andiamo>> gli rispondo; <<CIAO A TUTTI>> diciamo io e mio fratello in coro; <<dato che tuo fratello l'ho già salutato, ora saluto te>> dice sorridente Roberto Martinez venendo verso di me abbracciandomi; io sorrido in risposta; appena sciogliamo l'abbraccio ci salutiamo; <<ciao>> dice lui sorridente; <<ciao, alla prossima>> dico; <<quindi ritornerai anche a ottobre?!>> chiede Ruben Neves; <<se a voi fa piacere, forse si, però non è sicuro>> dico; <<João, confidiamo in te>> dice scherzando Ruben Dias tirandogli una pacca leggera sulla spalla; e tutti scoppiano a ridere; <<io?!>> chiede João; <<si, e chi sennò?>> chiede Ruben Dias; <<ci sono altri João, tra cui il fratello!>> dice João indicando mio fratello; <<si, ma quello che l'ha convinta a venire sei tu, ci sei già riuscito una volta a convincerla>> dice Ruben Dias; <<vabbé quello poi ci si penserà quando saremo a Barcellona e quando ad ottobre ci sarà il momento di ritornare qui, ora possiamo andare? Siete tutti stanchi ammettelo>> dice mio fratello; <<bhe effettivamente le vostre facce non sono delle migliori, per cui tutti via, andate a riposare>> dice Roberto Martinez; <<va bene mister>> dicono tutti in coro; <<ciao a tutti, vi voglio carichi la prossima volta>> dice Roberto Martinez; <<si mister, arrivederci>> dicono tutti in coro <<alla prossima ragazzi>> dice Roberto Martinez.

Ecco la foto di cui parlavo prima.

Spazio Autrice:Eii, come avrete notato questo capitolo è un po' più lungo rispetto all'altro e più dettagliato, ci tengo a specificare il fatto che le informazioni sui minuti e assist gli ho presi da internet, anche se la partita l'avevo vista non...

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Spazio Autrice:
Eii, come avrete notato questo capitolo è un po' più lungo rispetto all'altro e più dettagliato, ci tengo a specificare il fatto che le informazioni sui minuti e assist gli ho presi da internet, anche se la partita l'avevo vista non mi ricordavo tutti i minuti di quando sono successe le cose e tutti gli assist. Detto questo, al prossimo capitolo.

my salvation and my happiness||João Félix Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora