CAPITOLO 36: NOI❤️

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Sono passati un po' di anni e sono successe alcune cose; io e João ci siamo sposati; poco prima del matrimonio è nata la nostra secondogenita; Manuel ha 7 anni e Alice ne ha 5; io e João siamo in pianta stabile a Barcellona. Mi sto preparando per uscire con João e alcuni suoi compagni di squadra e le rispettive fidanzate/mogli e i figli; mentre finisco di prepararmi sente qualcuno che mi bacia il collo, mi giro e vedo João; <<sei pronta?>> mi chiede sorridendo; <<si>> dico; ci giriamo e vediamo Manuel e Alice; <<andiamo, dovete finire di vestirvi che tra poco dobbiamo uscire>> dico andando nelle loro camerette.
Dopo averli finiti di vestire, torno in camera a mettermi una giacca leggera perché fa caldo ma a volte tira un po' di venticello; prendiamo tutto quello che dobbiamo prendere e usciamo.
Siamo appena arrivati al ristorante; appena entriamo troviamo Mikky e Frenkie, li salutiamo e parliamo un attimo con loro, poi andiamo a salutare pure gli altri; io vado a parlare con Ferran e Pedri mentre João parla con mio fratello e Raphinha; <<ma scusate, siamo gli ultimi arrivati?>> chiedo; <<no, mancano ancora Fermín e Gavi>> dice Ferran; <<ah ok, perché mi sembrava mancasse qualcuno>> dico; nel mentre che parlo un po' con loro, controllo dove siano i bambini e vedo che Manuel è con Ben, mentre Alice è con Madison, Miles e Tom. Appena arrivano Fermín e Gavi iniziamo con "la festa"; a questi giro l'anima della festa sono Ferran, Raphinha, João e mio fratello, mentre Robert e Anna ballano; io mi metto a parlare con Mikky, Katrine e Dani di tanto in tanto controlliamo pure i bambini che giocano tutti insieme; <<scusate, torno dopo>> dice Dani; <<va bene>> rispondiamo in coro; <<che avete intenzione di fare?>> mi chiede Mikky; <<cioè?>> chiedo; <<farete altri figli?>> chiede Katrine; io faccio una faccia mezza scioccata e mezza sconvolta dato non me l'aspettavo mentre Mikky scoppia a ridere; <<sono seria>> dice la danese alzando le mani; <<no, per ora ci fermiamo a due, vedremo più avanti>> dico; <<comunque io intendevo altro>> dice la bionda olandese, <<avete intenzione di fare qualche viaggio da qualche parte?>> chiede; <<ci stavamo pensando>> dico.
Dopo un po' che parliamo sento qualcuno che da dietro mi prende il viso e mi bacia sulle labbra, mi giro spaventata e vedo João; <<mi son presa un colpo>> dico mettendomi una mano sul cuore; <<noi abbiamo provato a convincerlo a non farlo>> dice Frenkie mettendosi affianco a Mikky e abbracciandola; <<esatto>> dice Christensen abbracciando da dietro Katrine; <<non fa niente, lo avrebbe fatto a prescindere>> dico scatendando le risate degli olandesi e dei danesi.
Parlo un po' con Koundé e Balde, dopo poco si aggiungono Ferran e Pedri; <<voi due siete attaccati con la colla comunque>> dico agli spagnoli; <<conosco qualcun'altra attaccata con la colla a qualcuno>> dice Ferran guardando João; io mi giro verso di lui e vedo che ride e scherza con Gavi; mi rigiro e divento rossa sorridendo imbarazzata, per carità non è per João, però mi fa sempre questo effetto quando mi parlano di lui in questi modo, ed è bellissimo; <<sei più rossa della maglietta della Spagna>> dice Ferran, <<sei imbarazzata?>> chiede; <<Ferran te lo giuro, un giorno di questi io e te litighiamo, e di brutto anche>> dico facendo ridere tutti e quattro; parliamo un altro po' finché non è ora di ritornare; salutiamo tutti e ci dirigiamo verso casa.
Appena arriviamo la prima cosa che faccio appena arriviamo a casa è levarmi i tacchi, e appena li levo, tiro un sospiro di sollievo; <<perché te li metti se poi ti fanno male?>> chiede João; <<ottima domanda, vediamo, perché sono eleganti e perché sembro un minimo alta quanto te>> dico gesticolando; lui si mette a ridere; <<mi piaci quando sei senza tacchi e di conseguenza, più bassa di me>> dice togliendosi la camicia e rimanendo a petto nudo con i pantaloni; <<tu vuoi farmi impazzire>> dico; lui ride nuovamente; io mi spoglio e mi metto il pigiama; <<però pure te non scherzi>> dice; io rido ed esco dalla camera; <<vado da Manuel e Alice>> dico.
Appena finisco di fare la doccia a tutti e due e di mettergli il piagiama, metto a lavare i vestiti insieme ai miei e quelli di João, mi faccio una doccia e mentre João se la fa, io vado a cucinare mentre i bambini giocano.
È sera e siamo in camera dai bambini; io e João abbiamo discusso, dopo essere andata in camera per prendere i vestiti da lavare, io e João ci siamo messi a parlare e dopo è saltato fuori un argomento che ha fatto scatenare una litigata; abbiamo cercato di non farlo notare ai bambini, Alice sembra non essersene accorta, ma Manuel si; siamo nella camera di Alice e l'abbiamo messa nel letto e siamo stati con lei a parlare, poi siamo andati nella camera di Manuel; <<mamma papà, ma vi lascerte?>> ci chiede Manuel; <<cosa? No>> dico, <<perché dici questo?>> chiedo; <<prima litigavate>> dice Manuel; <<ma no, stavamo solo discutendo di una cosa, ma non ci lasceremo>> dice João accarezzando la testa di Manuel; <<promesso?>> chiede; <<promesso>> diciamo io e João contemporaneamente; cerchiamo di cambiare argomento e parlando un po' con lui; dopo poco si addormenta e usciamo dalla camera; chiudiamo la porta e iniziamo a parlare dirigendoci verso la nostra stanza; <<incredibile, se n'è accorto>> dice João; <<si sono rimasta sconvolta anche io>> dico; appena entriamo in camera chiudiamo la porta e iniziamo a parlare; <<possiamo parlarne?>> chiede; <<se proprio insisti>> dico; <<senti te lo avrei detto>> dice; <<quando? Da quando va avanti questa storia?>> chiedo; <<da qualche settimana>> dice; <<e io lo vengo a sapere adesso, in questo modo?!>> dico scioccata con le lacrime agli occhi; è uscito un post su instagram in cui ci sono raffiguati lui e Margarida e nella descrizone c'era scritto che secondo molti si starebbero riavvicinando e che ci potrebbe essere un ritorno di fiamma; <<cazzo ma lo vuoi capire, quella roba non è vera, non tutto ciò che c'è sui social è vero, se fosse così lo sai te lo avrei detto, non avremmo messo su famiglia andando a vivere insieme oltretutto, e soprattutto se non amassi te ma amassi lei non ti avrei fatto la richiesta di matrimonio, non ti avrei sposata e non avremmo fatto tutto quello che abbiamo fatto fino ad ora, non ti pare?!>> dice urlando; grazie a dio la camera è insonorizzata; <<va bene, hai ragione, scusa>> dico; <<no scusami tu, te lo avrei dovuto dire prima>> dice; vedo che fissa il vuoto pensieroso; <<adesso che succede?>> chiedo; <<cioè?>> chiede; <<senti lo sai>> dico; <<no>> risponde; <<ti comporti in modo strano>> dico; <<bene, lo vuoi sapere>> dice avanzando verso di me; si ferma davanti a me e io lo incito a parlare; <<sono geloso>> dice sussurrando a due centimetri dalle mie labbra; <<di chi?>> chiedo; <<di te e Ferran, da sempre>> dice per poi allontanarsi; <<sei serio João? Di Ferran?>> chiedo stupita; <<si, ogni volta che siamo tutti insieme stai più con lui che con me, e stessa cosa qualche anno fa>> dice; <<allora 1. perché tu parlavi con altra gente e non stavo a disturbarti, 2. stavamo e stiamo sempre insieme, quando siamo con gli altri e non stiamo insieme non è la fine del mondo; 3. è sempre stato il mio migliore amico e 4. mi ha sempre aiutata con te>> dico alterata; <<cioè "aiutata con te"?>> chiede; <<a stare insieme, mi ha sempre dato dei consigli>> dico; <<tipo?>> chiede; <<per farti degli esempi, 1. hai presente quando sono andata in Francia e poi sono tornata? Ecco lui mi ha convinto a parlarne con mio fratello e ha parlare con te, 2. hai presente il vestito rosso e il vestito blu che mi misi all'evento, tra tutti lui mi ha convinto a prenderli, sia perché piacevano a me, sia perché sarebbero piaciuti a te, 3. quel giorno del 3 evento quando quella mattina avevamo "discusso" era stato lui a convincermi che mi stessi sbagliando, a tranquillizzarmi e che fosse una cosa passeggera, e 4. quando all'intervista mi avevano detto quelle cose fastidiose, chieste apposta, è stato uno di quelli a convincermi che non fosse così e che lo facessero con tutti per avere materiale di cui parlare>> dico; lui abbassa lo sguardo e non dice nulla; <<João>> lo chiamo; lui alza lo sguardo con gli occhi lucidi; io mi avvicino e lo abbraccio; appena terminato l'abbraccio, lo bacio e lui ricambia; <<vieni>> dico prendendolo per mano e portandolo allo specchio, <<mi dai una tua maglietta bianca per favore>> dico prendendo un pennarello; lui prende una sua maglietta e me la passa con uno sguardo non molto convinto; <<che devi fare?>> chiede; <<adesso vedi>> dico iniziando a scrivere; app8ena finisco di scrivere legge la frase; <<my salvation and my happiness>> dice leggendo per poi guardarmi, <<perché chiede; <<perché tra tutti sei quello che mi ha fatto riscoprire cosa vuol dire amare, una cosa che non pensavo sarei più stata in grado di fare e provare dopo ciò che è successo con quel ragazzo e la perdita di mia madre>> dico con gli occhi lucidi; lui si avvicina e mi bacia; successivamente mi chiede una mia maglietta bianca e fa la stessa cosa che ho fatto io.
Ci mettiamo nel letto e parliamo per poi addormentarci abbracciati, lui con il braccio intorno alla mia vita e io con la testa sul suo petto.
FINE.

Spazio Autrice:
Ciao a tutti, eccoci giunti alla fine della storia, devo dirvi la verità, l'inizio non mi faceva particolarmente impazzire, ma andando avanti ci ho preso la mano e devo dire che sono abbastanza soddisfatta, ci ho messo un po' a scrivere e a pubblicarvi i capitoli tra la scuola e impegni personali. Penso che più avanti scriverò un'altra storia (cercherò di fare meglio di questa) quindi se lo volete su un calciatore in particolare, ditemelo che cercherò di accontentarvi. Volevo scusarmi per dei commenti alla quale non ho risposto ma non gli ho visti subito, però vi ho risposto, a distanza di giorni o mesi e me ne rendo contro ma non gli avevo notati, mi dispiace. Detto ciò alla prossima❤️

my salvation and my happiness||João Félix Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora