CAPITOLO 24: LA COPPIA TEDESCA

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È praticamente metà mattina e mi sono appena svegliata, guardo l'orario e vedo che sono le 11; dato che ieri sono andata a dormire alle 04:00 del mattino, ho letteralmente pregato mio fratello di non svegliarmi, ha detto che non mi avrebbe svegliata ma sarebbe venuto a controllarmi per vedere che stessi bene e che andasse tutto bene; parlando con Mikky mi ha detto che nella partita di sabato 23 settembre contro il Celta Vigo Frenkie si è fatto male per infortunio alla caviglia e che forse starà fuori per circa 2 mesi; mi alzo e scendo in cucina dove trovo Daniela e Alicia, mentre mio fratello è agli allenamenti; Alicia appena mi vede corre verso di me e mi salta addosso; dato che in questo momento non ho il senso dell'equilibrio, cadiamo sul divano; <<è da stamattina che insiste nel venire a svegliarti dato che non ti vede da un po' e le sei mancata, ma dato che avevi chiesto di non essere disturbata ed eri stanchissima, le ho continuato a dire di aspettare>> dice Daniela sorridendo appena io e Alicia ci alziamo dal divano; Daniela è sempre così dolce e carina con me, mio fratello e Alicia, mio fratello non poteva scegliere persona migliore; <<bene, anche perché non mi avreste svegliata nemmeno con le cannonnate>> dico ironica; Daniela si mette a ridere e guardo Alicia e ha la faccia offesa; <<stai con noi oggi?>> chiede Alicia; <<adesso vediamo, perché forse devo vedere delle persone>> dico; Alicia fa una faccia triste e per poco non si mette a piangere; <<tranquilla, se esco ritorno stasera>> dico accarezzandole i capelli; lei annuisce e si mette a giocare; io mi alzo dal divano e mi avvicino a Daniela che in tutto ciò sta cucinando; <<come stai oggi?>> chiede Daniela; <<meglio dopo questo riposo>> dico; <<mi fa piacere>> dice sorridendo; <<ah, e grazie>> dico; <<per cosa?>> chiede non capendo; <<se mi avessero svegliata sarei stata malissimo per la stanchezza>> dico; <<tranquilla, avevi bisogno di riposare>> dice sorridendo; guardo Alicia che gioca triste; <<vado da Alicia>> dico; <<si vai pure>> dice.
È pomeriggio e mi sono sentita con Dani, la moglie di Ter Stegen; le ho chiesto se potevamo vederci dato che devo parlarle di alcune cose importanti; per cui mi sto preparando per andare a casa dei tedeschi; mi metto un jeans nero, le danke verdi, la maglietta da calcio di Ter Stegen, una felpa nera, una giacca nera e una borsetta nera; prendo tutto quello che mi serve; saluto mio fratello che è tornato; mi ha detto che dopo deve parlarmi, ho già paura; prendo le chiavi della macchina ed esco di casa dirigendomi alla macchina e andando verso la casa della coppia tedesca.
Sono appena arrivata davanti a casa loro; suono e dopo pochi secondi il portiere viene ad aprirmi; mi fa accomodare in casa dove c'è Dani che mi aspetta sul divano; <<ciao>> la saluto sorridente; <<ciao>> mi saluta lei sorridendo; <<dov'è vostro figlio?>> chiedo; <<sta dormendo, era stanco, stanotte non ha dormito molto>> dice il portiere; <<ah ok>> dico, <<che ha fatto se posso sapere>> chiedo; <<aveva fatto un brutto sogno e gli è venuto male alla pancia per l'agitazione, alla fine ha dormito un'oretta con noi>> dice Dani; <<ma sta meglio adesso?>> chiedo; <<si, di tanto in tanto andiamo a controllarlo>> dice il portiere; <<comunque, dovevi parlarmi, giusto?>> chiede Dani; <<si>> dico; <<vuoi che rimaniamo da sole?>> chiede; <<no, non importa, lui già lo sa>> dico; lei fa una faccia confusa; <<quella volta che venni a casa vostra, che fu anche la prima volta che ci incontrammo, parlammo proprio di questa cosa di cui ti devo parlare, quindi se vuole può restare>> dico; <<ah ok, no non capivo, solo questo tranquilla>> dice sorridendo; <<siediti>> dice il portiere indicando il divano; io mi siedo da un lato, il portiere si siede dall'altro e in mezzo c'è Dani; <<perché ci sono dei fazzoletti e dell'acqua?>> chiede la bionda; <<tra poco capirai>> dice il portiere; <<bene, quando vuoi>> mi dice la tedesca; <<potrei mettermi a piangere te lo dico>> dico; <<tranquilla, questo spiega i fazzoletti>> dice, <<e l'acqua?>> chiede; <<le serve per calmarsi>> dice il portiere; <<capito, vai>> dice la bionda. Ho appena finito di raccontare del mio passato e lei non si aspettava nulla di tutto ciò; <<non ci credo>> dice incredula; <<la mia reazione era simile alla tua se non peggio>> dice il portiere; <<esatto>> dico; <<eri un po' strana quando parlavamo di determinate cose, ma mai mi sarei aspettata una cosa del genere>> dice; <<al di fuori della famiglia lui è la prima persona alla quale io abbia raccontato queste cose>> dico; <<me lo sarei aspettata>> dice la bionda; <<una cosa che volevo chiedervi>> dico, <<quando nasce?>> chiedo indicando la pancia della bionda; <<in teoria i primi di febbraio>> dice Dani; <<in teoria>> dice il portiere; <<comunque qualsiasi cosa di cui hai bisogno chiamaci o scrivici>> dice la bionda; <<esatto>> dice il portiere; <<va bene, volevo chiederti delle cose>> dico; <<vai, ti ascolto>> dice la bionda; <<di queste cose volevo parlarne pure con Ferran e i due olandesi>> dico, <<cosa ne pensi?>> chiedo; <<Ferran non loro perché non lo conosco detto davvero molto onestamente, per quanto riguarda Mikky e Frenkie, Mikky la conosco abbastanza bene da poterti dire che puoi fidarti e ti da consigli, per quanto rigurda Frenkie, devi parlarne con lei>> dice; <<va bene grazie>> dico, <<hai qualche consiglio per tu sai chi?>> chiedo; <<parlatene tra voi due e/o parla con tuo fratello e chiedo consigli pure a lui>> dice; guardo il portiere per sapere anche i suoi consigli; <<la penso come lei>> dice; <<va bene, grazie>> dico; <<prego>> dicono in coro; <<devo andare>> dico; <<domani vieni?>> chiede; <<al campo?>> chiedo; lui annuisce; <<non lo so bedjamo, sono ancora un po' così così per il viaggio di ritorno>> dico; <<approposito>> dice la bionda, <com'è andata?>> chiede; <<ma ti dirò, non male, ma mi sarei apsettata decisamente di meglio>> dico; <<però in generale è andato tutto bene?>> chiede; <<sisi, tutto bene>> dico; <<almeno questo>> dice Dani; <<esatto>> dico; mi giro verso il portiere; <<va bene, forse ci vediamo domani, ciao>> dico sorridendo e uscendo dopo aver preso le mie cose; <<ciao>> dicono loro in coro sorridendo; vado alla macchina e mi dirigo verso casa; appena arrivo scendo ed entro in casa.
Sono in camera sdraiata sul letto che mi sono appena finita di fare la doccia e di cambiarmi; c'è mio fratello davanti a me seduto su una poltrona in camera che mi deve parlare; <<dove sei stata?>> chiede; <<da Ter Stegen e dalla moglie>> dico; <<com'è andata a Parigi?>> chiede; <<fare la modella lì non mi ha fatto impazzire>> dico; <<davvero?>> chiede sopreso; <<si>> dico; <<e con Gonçalo?>> chiede; <<molto bene, mi sono trovata benissimo>> dico; <<ti ha trattata bene?>> chiede; <<molto>> dico; <<bene>> dice; <<ho scoperto che sia io che lui ci saremmo voluti conoscere e parlare prima, ma non lo abbiamo mai fatto per paura o perché non sapevamo cosa dirci>> dico; <<bene, ci ho pensato io al posto vostro>> dice ironico; <<già>> dico; <<domani vieni?>> chiede; <<all'allenamento o alla partita?>> chiede; <<entrambe>> dice; <<non lo so>> dico; <<e in Nazionale?>> chiede; <<forse, vediamo>> dico; <<come mai oggi non sei venuta?>> chiede; <<mi sono svegliata alle 11, e non aveva molto senso venire>> dico; <<va bene, riposati>> dice mentre si alza dalla poltrona; <<d'accordo>> dico; mi lascia un bacio sulla tempia ed esce chiudendo la porta alle sue spalle; io mi sdraio nel letto e nel mentre scorro un po' su insta; spengo il telefono e in poco mi addormento.

Spazio Autrice:
Eii, ciao a tutti, scusate per l'assenza ma non sono riuscita a pubblicare, ora sono un po' più libera e quindi di conseguenza dovrei riuscire a pubblicare di più, sto già lavorando al prossimo capitolo per pubblicarvelo il prima possibile, se riesco ve lo pubblico prima della fine di marzo. Detto ciò, buona lettura e al prossimo capitolo.

my salvation and my happiness||João Félix Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora