CAPITOLO 20: PARTENZA PER PARIGI

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La sveglia suona e io mi alzo, sono le 5 e ho il volo alle 8 circa; <<fratellone svegliati>> dico per svegliare mio fratello; <<si>> dice; stanotte abbiamo dormito insieme per non svegliare Daniela e soprattutto Alicia, ieri era sia triste che felice per il fatto che partivo, felice perché era contenta per me, ma triste perché sarei partita e non mi avrebbe vista per qualche giorno; <<buongiorno>> dico sorridendo; <<buongiorno>> dice stanco; <<ci alziamo?>> chiedo; <<si alziamoci>> dice; <<hai sonno?>> chiedo; <<si>> dice; bhe effettivamente siamo tornati tardi e lui è andato a letto un po' di tempo dopo di me dato che ha dovuto mettere le mie valigie in macchina; <<facciamo così, io vado a farmi la doccia e nel mentre tu dormi ancora un po', ma appena ti sveglio ti alzi e ti vai a fare la doccia>> dico; <<d'accordo>> dice; si sdraia e si addormenta immediatamente; tanto so che sarà un impresa svegliarlo, già è dormiglione di suo, figuriamoci quando ha dormito poche ore; dopo poco finisco di fare la doccia e mi vesto; torno in camera a svegliare mio fratello; <<fratellone, svegliati ho fatto, è tardi>> dico; <<si>> dice alzandosi; <<sembri uno zombie>> dico per prenderlo in giro; <<lo so>> dice andando in bagno; <<ti ho già messo i vestiti che avevi preparato in bagno>> dico; <<va bene, grazie>> dice; <<prego>>, <<scendo giù intanto>> dico; <<d'accordo, appena finisco, mi vesto e ti raggiungo>> dice; scendo in cucina e mangio dei biscotti; intanto che finisco di preparare la roba da portare; poco dopo scende mio fratello; <<sono quasi le 7>> dice; <<si lo so>> dico mentre finisco di pulire ciò che ho usato; <<papà, zia>> sentiamo una voce; ci giriamo e vediamo Alicia; <<Alicia sono le 7 che ci fai sveglia?>> chiede mio fratello alla figlia; <<ha sentito dei rumori e si è svegliata>> dice Daniela spuntando dietro ad Alicia; <<torna in camera a dormire con la mamma>> dice mio fratello ad Alicia; Alicia senza dire niente, corre verso di me; <<zia, voglio venire con te>> dice Alicia mentre la prendo in braccio; <<non puoi venire in Francia con me, mi dispiace>> dico; <<almeno posso venire con te e papà ad accompagnarti in aeroporto?>> mi chiede con gli occhi dolci; io aspetto un momento per rispondere; <<se per mamma e papà va bene allora si>> dico; Alicia si gira verso i genitori, <<per favore>> dice con gli occhi dolci; mio fratello e Daniela si guardano, <<per me va bene>> dice Daniela; mio fratello aspetta un po' per rispondere; <<ah, va bene, puoi venire>> dice arrendendosi e facendo un respiro profondo; Alicia si gira verso di me sorridendomi e abbracciandomi; << Alicia andiamo a prepararci che è tardi>> dice Daniela ad Alicia; <<si>> dice Alicia; io la metto a terra e si dirige verso la madre; appena arrivano al piano superiore per andare a prepararsi, io mi metto a parlare con mio fratello mentre finiamo di preparare le ultime cose; <<che carina>> dico sorridendo; <<lo so, ti adora, è da quando è piccola che è legata a te>> dice sorridendo; <<voleva sempre stare con me>> dico; <<esatto, ogni volta che te ne andavi o quando noi andavamo via piangeva sempre un sacco>> dice; <<me lo ricordo, mi chiamavate disperati>> dico ridendo; <<poi quando le abbiamo detto che ci saremo trasferiti qui a Barcellona da te ha fatto i salti di gioia>> dice; <<lo so, me lo ricordo la prima volta che siete venuti qui, appena mi ha vista mi è corsa incontro e mi è stata tutti i giorni in braccio, e anche nei giorni successivi>> dico; <<adesso il problema sarà quando partiremo per andare in Portogallo e quando partirai per fare la modella in diverse città>> dice; <<già, aspetto le vostre chiamate disperati>> dico guardando mio fratello e ridendo; <<starai più al telefono con noi, più che altro con lei, che a fare la modella>> dice ridendo; <<probabile>> dico ridendo; <<no sarà così fidati di me>> dice ridendo; mi giro verso di lui e lo vedo strano; <<che hai?>> chiedo; <<nulla>> dice; <<ti conosco>> dico, <<che succede?>> chiedo; <<devo dirti una cosa>> dice; <<oddio>> dico; <<devo preoccuparmi?>> chiedo; <<no, più che altro non so come la prenderai>> dice; <<dimmelo e basta>> dico; <<hai presente Gonçalo Ramos?>> chiede; <<il tuo compagno di Nazionale?>> chiedo; <<si>> dice; <<si, ce l'ho presente>> dico, <<perché?>> chiedo; <<al posto di farti prendere un taxi con chissà chi, gli ho chiesto se potesse venire a prenderti lui>> dice, <<per te va bene?>> mi chiede guardandomi; <<avrei preferito che prima di chiedergli me ne parlassi, però va bene>> dico; <<puoi fidarti di lui, non ti farebbe mai nulla>> dice; <<ne sei sicuro?>> chiedo; <<sicurissimo>> dice; <<mi fido>> dico; <<come minimo>> dice; subito dopo ci mettiamo a ridere; <<eccoci>> dice Daniela, <<tutti pronti? Possiamo andare?>> chiede mio fratello; <<si andiamo>> dico io; prendiamo le ultime cose e andiamo verso la macchina; saliamo e ci dirigiamo verso l'aeroporto; Alicia ha voluto che mi mettessi vicino a lei, per cui mi sono dovuta mettere dietro, davanti invece ci sono Daniela e mio fratello che guida; <<Melissa, pronta per questa nuova avventura?>> mi chiede Daniela; <<un po' d'ansia però si>> dico; <<tranquilla, vedrai che andrà bene, goditi l'esperienza al massimo>> dice; <<lo farò>> dico; <<e quando sei libera chiamaci, che sicuramente Alicia vorrà vederti e parlarti>> dice Daniela; <<ovvio>> risponde Alicia con la sua vocina dolce abbracciandomi; io, mio fratello e Daniela ci mettiamo a ridere; <<se hai bisogno di qualsiasi cosa chiama mi raccomando>> dice Daniela; <<esatto, a qualsiasi ora per qualsiasi motivo>> dice mio fratello; <<d'accordo, giuro che se ce ne sarà necessità lo farò>> dico; <<brava>> dice mio fratello; io e Daniela ridiamo; <<arrivati!>> dice mio fratello parcheggiando; io e mio fratello scendiamo dalla macchina; e nel mentre che aspettiamo Daniela e Alicia, iniza a tirare giù le valigie dal bagagliaio della sua macchina; <<ti giro il suo numero così vi mettete d'accordo?>> mi chiede; <<lui lo sa già?>> chiedo; <<si glielo avevo già chiesto e per lui va bene>> dico; <<allora va bene>> dico; <<zia>> Alicia mi viene incontro e io la prendo in braccio; <<bene, io vado che tra non molto parte l'aereo>> dico; Alicia non dice nulla, mi abbraccia e si mette a piangere; <<Alicia, zia torna tra qualche giorno non sta via molto>> dice Daniela accarezzando la schiena di Alicia; <<esatto entro questo fine settimana zia torna>> dice mio fratello; <<o al massimo all'inizio della prossima settimana>> dico; <<promesso?>> chiede Alicia guardandomi con gli occhi rossi e pieni di lacrime; <<promesso>> dico; <<la chiameremo ma ora lasciala andare>> dice mio fratello prendendo Alicia in braccio; <<chiama o scrivi sei arrivata>> dice mio fratello; <<si>> dico, <<ciao>> saluto abbracciando tutti e tre; <<ciao>> dicono tutti e tre in coro; io prendo la mia roba e mi dirigo verso l'interno dell'aeroporto; faccio tutto quello che devo fare, e nel mentre che aspetto il mio volo, mi siedo a guardare instagram.
Sono appena atterata a Parigi, in Francia; il mio volo ha fatto 1 ora di ritardo; guardo il telefono e vedo che mi ha scritto il compagno di Nazionale di mio fratello; "chiamami appena arrivi", dopo aver visualizzato questo messaggio lo chiamo; <<pronto>> sento dall'altra parte del telefono; <<ciao, sono la sorella di João Cancelo, ho visto il tuo messaggio e ti ho chiamato>> dico; <<sono vicino all'uscita>> dice; <<ok arrivo>> dico; dopo aver recuperato la mia valigia, mi dirigo verso l'uscita, dopo pochi secondi lo vedo in piedi con le mani nelle tasche; io mi avvicino; <<sei Gonçalo Ramos giusto?>> chiedo per conferma, ma credo di si, mi ricordo di averlo visto qualche settimana fa in Nazionale; <<si esatto, sono io>> dice sorridendo; <<scusa il ritardo, il mio volo ha fatto un'ora di ritardo e ci ho messo un po' a recuperare la valigia>> dico un po' imbarazzata; <<tranquilla, è tipico dei voli negli aeroporti e per quanto riguarda il ritiro del bagaglio uguale>> dice sorridendo; io gli sorrido; è simpatico però; <<bene>> dice, <<andiamo?>> chiede; <<si>> dico; usciamo e ci dirigiamo verso la macchina; carica le valigie in macchina mentre io lo guardo e appena finisce mi inizia a parlare; <<sali>> dice  sorridendo e facendo il gesto di salire; <<va bene>> dico sorridendo; è sempre sorridente; mentre guida ci mettiamo d'accordo su come organizzarci; <<innanzitutto, tu dove starai?>> mi chiede; <<ecco cosa mi ero dimenticata di fare!>> dico disperata mettendomi le mani sulla faccia; <<tranquilla, puoi star da me se vuoi>> dice ridendo; <<sicuro?>> chiedo; <<si, c'è pure la mia ragazza che è d'accordo, quando glielo detto mi di avevo detto di farti venire da noi>> dice; <<non vorrei dare fastidio>> dico; <<nessun fastidio, secondo me andrete d'accordo>> dice; <<speriamo>> dico; <<si fidati, la conosco>> dice; dopo qualche secondo di silenzio riprende a parlare; <<comunque tra te che fai la modella, tra me che ho gli allenamenti e le partite, non saresti molto d'intralcio tranquilla>> dice; <<d'accordo, grazie>> dico sorridendo; <<figurati>> dice sorridendo; <<a che ora hai gli allenamenti?>> chiedo; <<dipende, di solito alle 8>> dice; <<ah>> dico; <<perché tu hai bisogno di essere accompagnata, giusto?>> chiede; <<si>> dico; <<o preferisci prendere i mezzi pubblici>> mi chiede; <<a dir la verità ho un po' paura>> dico; <<bhe effettivamente in una città che non conosci non è il massimo>> dice; <<già>> dico; <<facciamo in questo modo, ti accompagno quando posso,  e quando non posso ti porta la mia ragazza>> dice; <<sicuro che non vi fia fastidio, non sia un problema o altro?>> chiedo; <<sicuro, non voglio ti succeda nulla, anche perché tuo fratello mi fa fuori>> dice; io rido; <<ma a prescindere da questo ugualmente non voglio ti succeda nulla>> dice; <<grazie>> dico sorridendo; <<figurati>> dice; <<mi sei sempre stato simpatico, ma non ho mai avuto il coraggio di venire a parlarti>> dico; <<grazie, anche tu>> dice, <<come mai ti mancava il coraggio?>> chiede; <<cose personali, forse te lo racconterò prima di tornare a Barcellona, o insomma forse prima o poi te lo dirò, quando me la sentirò>>; <<ah ok, bhe si fallo se te la senti, non farlo se non vuoi, non sei obbligata>> dice; <<tu invece perché ti mancava il coraggio?>> chiedo; <<cioè?>> chiede non capendo; <<prima avevi detto "anche tu" quando ti ho detto che mi mancava il coraggio di venire a parlarti>> dico; <<ah, non sapevo cosa dirti>> dice; <<ah ok>> dico; <<diciamo che ci ha pensato tuo fratello a farci conoscere, forse più per me che per te>> dice; <<già>> dico; <<siamo arrivati>> dice parcheggiando; <<ok>> dico; <<che hai?>> chiede preoccupato; <<cosa?>> chiedo dato che non ho sentito; <<che hai?>> ripete la domanda; <<niente>> dico, <<perché?>> chiedo; <<bho sembravi strana>> dice; <<no niente, sono stanca dal viaggio>> dico; <<ah ok, vieni>> dice scendendo dalla macchina; <<arrivo>> dico; scendo dalla macchina e lo raggiungo; <<ti tiro giù le valigie>> dice; <<va bene>> dico; subito dopo mi viene in mente che non ho né chiamato né mandato un messaggio a mio fratello; <<non ci credo!>> dico prendendo il telefono; <<cosa?>> chiede preoccupato; <<non né chiamato né mandato un messaggio a mio fratello per dire che sono arrivata, meglio che lo chiamo o quando torno mi inizia a rompere>> dico; lui si mette a ridere; <<forse ti conviene, si arrabbia facilmente tuo fratello>> dice; <<esatto>> dico; successivamente faccio partire la chiamata; lui poco dopo risponde, <<alla buon'ora>> dice, <<sei viva quindi?>> dice ironico ma arrabbiato dall'altra parte del telefono; <<scusa ti avrei dovuto chiamare>> dico; <<si, più di un'ora fa!>> dice arrabbiato; <<per giustificarmi posso dire che il volo ha fatto un'ora di ritardo>> dico; <<mh>> sento dall'altra parte; <<te lo giuro>> dico; mi giro verso Gonçalo Ramos e vedo che sta ridendo e mi viene da ridere pure a me; <<d'accordo, per sta volta sei salva>> dice; io tiro un sospiro di sollievo; <<ma la prossima volta mi incazzo per davvero>> dice; <<okk>> dico; <<se hai bisogno fammi sapere>> dice; <<va bene>> dico; <<ma dove starai?>> chiede; <<Gonçalo mi ha chiesto se volessi stare da loro e gli ho detto di si, non mi fido ad andare in un hotel>> dico; <<neanche io>> dice mio fratello; <<ciao> dico; <<ciao>> dice; e chiudiamo la chiamata; <<non per intromettermi>> dice Gonçalo, <<ma che significa "la prossima volta mi incazzo per davvero"?>> chiede; <<significa che mi fa la ramanzina e chissà quando finirà>> dico prendendo la valigia; lui si mette a ridere; <<ti prego non dirgli che ti ho detto sta cosa, sennò chi lo vuole sentire>> dico; <<d'accordo>> dice; <<io no>> dico; <<io neppure>> dice; entriamo in casa, e devo dire che è proprio bella; <<ciao amore>> dice Gonçalo sorridendo andando ad abbracciare una ragazza; <<ciao amore>> dice lei sorridendo e abbracciandolo; <<lei è Melissa, la sorella di Cancelo>> dice Gonçalo indicandomi appena sciolgono l'abbraccio; <<piacere io sono la ragazza di Gonçalo>> dice la ragazza avvicinandosi e porgendomi la mano; <<piacere>> dico io la stringendole la mano; e dopo pochi secondi ci lasciamo le mani; <<scusa, potrei sapere il tuo nome?>> chiedo curiosa; <<si giusto scusami>> dice sorridendo; <<nulla tranquilla>> dico sorridendo; <<mi chiamo Margarida>> dice; e subito mi torna in mente la chiacchierata con il portiere; <<Melissa, tutto bene?>> sento chiamarmi; <<cosa?>> chiedo; <<tutto bene?>> ripete Gonçalo; <<sisi scusate>> dico; <<sicura?>> chiede la ragazza; <<si, sono solo un po' stanca per il viaggio, mi sono svegliata presto, il volo ha fatto tardi e non sono riuscita ad addormentarmi in aereo>> dico trovando una scusa plausibile, in realtà è così; <<ah ok>> dice lei; <<vuoi che ti accompagno nella tua camera così ti sistemi tutto e ti riposi un po'?>> chiede Gonçalo; <<se possibile si grazie>> dico; <<certo, vieni pure>> dice Gonçalo prendendo le mie valige e dirigendosi al piano di sopra; io saluto la ragazza mora e seguo Gonçalo al piano superiore; <<questa sarà la tua stanza>> dice aprendo una porta verso la fine del corridoio; però non male; <<carina>> dico guardandomi attorno; <<in questa camera hai anche il bagno in camera, non so se ti piace com'è, l'arredamento lo ha scelto Margarida>> dice; <<no mi piace, ha buon gusto>> dico sorridendo; lui sorride e subito dopo riprende a parlare, <<se dovessi aver bisogno di qualsiasi cosa faccia sapere senza problemi>> dice; <<d'accordo>> dico; <<quando te la sentirai e ti sarai sistemata scendi giù che ti aspettiamo, fai con calma non c'è fratta>> dice; <<va bene grazie>> dico; lui chiude la porta e  ritorna al piano inferiore; scrivo al portiere se oggi può parlare e dopo dieci minuti mi scrive dicendo se andasse bene oggi pomeriggio e gli rispondo di si; oggi penso che starò tutto il giorno a casa, dopo il viaggio sono stanchissima. È pomeriggio e ho già detto a Gonçalo e Margarida che oggi mi sarei riposata dato che ieri sono andata a dormire tardi e oggi mi sono dovuta svegliare presto per il viaggio, e il ritardo per l'aereo, loro due ieri non c'erano all'evento dato che non potevano per motivi loro personali; mi arriva la chiamata del portiere e rispondo mettendomi nel punto della stanza in cui si senta meno; <<pronto?>> dico; <<ciao modella>> dice ridendo; <<ciao portiere>> dico ridendo; <<come stai?>> chiede; <<così così>> dico, <<tu come stai?>> chiedo; <<bene>> dice, <<ma perché "così così"?>> chiede; <<è proprio di questo che volevo parlarti>> dico; <<vai>> dice; <<ci sei solo tu?>> chiedo; <<si Dani è giù che gioca con Ben mentre io sono al piano superiore in camera da letto>> dice; <<perfetto, devo sfogarmi un attimo>> dico; <<ok?>> dice non capendo; <<ieri sono andata dormire tardi per colpa dell'evento e l'emozione per oggi, mi sono svegliata presto e dulcis in fundo, l'aereo ha fatto un'ora di ritardo e non sono riuscita a dormire sull'aereo>> dico un po' incazzata; non con lui logicamente; sento il portiere dall'altra parte del telefono che si mette a ridere; <<insomma è iniziata bene la tua nuova avventura>> dice ridendo; <<ma seriamente>> dico scocciata; <<vabbé vedrai che la prossima volta andrà meglio>> dice per tirarmi su di morale; <<lo spero, sennò non faccio più la modella>> dico; <<un po' di positività>> dice; <<ne avessi, dopo questo>> dico; e scoppiamo entrambi a ridere; <<vabbé, di cosa dovevi parlarmi?>> mi chiede appena ritorniamo seri; <<ah si giusto>> dico preparandomi a parlare; <<vai ti ascolto>> dice; <<hai presente quel giorno in cui fecimo quella chiacchierata?>>(capitolo 16) chiedo io; <<quella in cui mi raccontasti cosa successe in Portogallo?>> chiede; <<si>> dico rispondendo alla domanda; <<si, mi ricordo>> dice, <<perché?>> chiede; <<sai che io sono qui a Parigi, giusto?>> chiedo; <<si>> dice rispondendomi; <<non te l'ho detto, ma mio fratello ha chiesto a un suo compagno di Nazionale che gioca qui in Francia se potesse venire a prendermi in aeroporto, e lui ha risposto di si, e il ragazzo mi ha chiesto se volessi stare qui da loro dato che non sapevo dove andare, e gli ho risposto si>> dico; <<ok, vai pure avanti>> dice; <<lui è fidanzato>> dico; <<ok>> dice; <<e sai qual'è il punto?>> chiedo; <<quale?>> chiede; <<indovina il nome della sua ragazza>> dico; <<mh, non saprei>> dice; <<sforzati>> dico; <<no, forse ho capito>> dice dopo qualche secondo si silenzio; <<che cosa?>> dico; <<si chiama come la ragazza di cui parlammo?>> chiede; <<esatto, si chiama Margarida>> dico; dopo qualche secondo di silenzio riprende a parlare; <<bho, non so che dire>> dice; <<siamo in due>> dico; <<ma chi è sta ragazza?>> chiede; <<non lo so, fidati vorrei saperlo anche io>> dico; <<vabbé poi lo scopriremo in qulache modo, io devo andare, ci sentiamo>> dice; <<esatto, va bene, vado anche io che devo fare delle cose>> dico; <<se hai bisogno di qualsiasi cosa o di parlare scrivimi o chiamami>> dice; <<va bene, saluta tua moglie e tuo figlio>> dico; <<d'accordo>> dice; <<potresti dire a Dani che appena riesco e se riesco la chiamo o di chiamarmi lei?>> chiedo; <<si riferirò>> dice; <<grazie, ciao>> dico; <<ciao>> dice; e chiudiamo la chiamata; mi alzo e mi metto a fare qualcosa. Dopo qualche un po' mi arriva uan chiamata di Gonçalo; <<pronto?>> dico; <<vieni giù?>> chiede; <<si arrivo>> dico; chiudiamo la chiamata e mi dirigo al piano di sotto; <<eccomi>> dico; <<ciao, tutto bene?>> chiede Margarida; <<si, sono stata in chiamata con un mio amico>> dico, <<voi come state?>> chiedo; <<bene, ma eravamo un preoccupati per te>> dice Gonçalo; <<no va tutto bene, sono ancora stanca dal viaggio>> dico; <<effettivamente è stancamente stare in aereo e aeroporto,  soprattutto con il volo che fa un'ora di ritardo>> dice Margarida; <<esatto>> dico; <<comunque, domani come ci organizziamo?>> chiede Gonçalo; <<tu che orari fai?>> gli chiedo; <<inizio alle 8>> dice; <<io alle 7, infatti andrò a dormire presto>> dico; entrambi i portoghesi si mettono a ridere; <<perfetto, ti lascio dove devi andare e mi dirigo verso il campo>> dice; <<perfetto>> dico; <<comunque i miei orari sono più o meno questi>> dice Gonçalo; <<i miei pure credo, domani chiedo e ti faccio sapere>> dico; <<va bene>> dice Gonçalo; <<sembra fatto apposta>> dice Margarida; tutti e tre ci mettiamo a ridere; dopo cena sono andata in camera; mi sono fatta lo doccia, mi sono messa il pigiama, mi sono lavata i denti, sono andata a letto e in un attimo mi sono addormentata.

Spazio Autrice:
Eii, ecco un nuovo capitolo, scusate per l'assenza, ma si sa, la scuola porta via molto tempo, soprattutto in questo periodo a gennaio dove si chiude il primo quadrimestre e ci sono verifiche e interrogazioni una dietro l'altra, ed è proprio ciò che ho avuto io in questi mese, quando potevo scrivevo, ma il tempo è molto limitato, almeno per me. Vi volevo dire che cercherò di essere più attiva possibile nonostante il mese difficile, dato che devo fare un progetto per scuola e mi impiegherà un po' di tempo, quando posso scrivo e appena riesco vi pubblicherò un nuovo capitolo, spero a breve.

my salvation and my happiness||João Félix Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora