CAPITOLO 8: FINALMENTE CI CONOSCIAMO

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Ed eccomi qua, davanti al ragazzo a cui non faccio altro che pensare da giorni e di cui ho paura di innamorarmi, dopo pochi secondi silenzio a guardarci negli occhi è lui il primo a prendere parola tra i due <<finalmente ci conosciamo come si deve e non scambiandoci solo sguardi>> dice lui, e io per un attimo rimango spiazzata nel sentire la sua voce per la prima volta, è così... Bella; però mi riprendo subito <<esatto>> rispondo io non sapendo cosa dire. <<JOÃO VIENI CHE INIZIAMO L'ALLENAMENTO>> urla mio fratello; <<E VELOCE ANCHE>> urla Ferran Torres scatenando le risate a tutti i presenti; <<SCUSAMIII, COS'HAI DETTO?!>> urla l'attaccante portoghese andando verso di lui e iniziando a scherzarci e a spingersi per "giocare", e questa scena mi fa curvare le labbra in un sorriso, poi mi accorgo che Ter Stegen mi sta guardando e smetto; il portiere si avvicina <<attenzione non vorrei che ti vedessero gli altri e pensino chissà cosa>> mi sussurra all'orecchio; <<grazie>> dico sorridendo; <<figurati>> mi dice lui sorridendo, poi si allontana; <<DAI FORZA INIZIAMO L'ALLENAMENTO, PRIMA INIZIAMO PRIMA FINIAMO>> urla Xavi senza però arrabbiarsi, iniziano l'allenamento e nel mentre scherzano pure. Quando finiscono vanno a cambiarsi; io intanto esco fuori all'aperto per prendere un po' d'aria mentre aspetto, poco dopo vedo uscire lui, che appena mi vede mi viene a parlare; <<ma chi si rivede>> dice sorridente e sarcastico; <<già, da quanto tempo>> rispondo io altrettanto sarcastica; pare accorgersene e cerca di provocarmi <<hai proprio un bel caratterino PICCOLA>> dice in modo tipo provocatorio marcando la parola "piccola" e con un sorriso in faccia per scaturire in me una qualche reazione; e io lo guardo male; <<d'accordo basta, parlando di cose serie, ma tu verrai con me e tuo fratello dalla Nazionale in Portogallo? Perché sentivo spesso il mister chiedere a tuo fratello di portarti o di convincerti a venire>> mi chiede lui cambiando completamente argomento; <<forse si ma non è sicuro>> rispondo io; <<si me lo ha detto tuo fratello che forse vieni>> dice lui; <<allora se lo sapevi perché me lo hai chiesto? Aspetta, avete parlato di me?>> chiedo io; vedo che lui sbianca e successivamentemi risponde <<si, ma perché gli ho chiesto se fosse pronto per giocare in Nazionale e successivamente mi ha detto di si e che forse vieni pure tu>>; <<ah ok>> rispondo io credendo davvero a ciò che ha detto ma un po' dubbiosa, <<quindi?>> chiedo mettendo le braccia conserte; <<quindi cosa?>> chiede lui non capendo; <<perché vuoi sapere se vengo o no?>> dico; <<ah, bho ero curioso di sapere se verrai o no>> risponde lui; <<si probabilmente, ma non ne sono sicura, verrò a vedere gli allenamenti e le partite, quelle che posso>> gli rispondo io; <<in che senso quelle che puoi?>> chiede lui; <<nel senso che verrò a vedere solo quelle che giocherete in casa, sempre che verrò perché non è detto>> rispondo io; <<come mai solo quelle in casa? E perché non ne sei sicura?>> mi chiede; <<perché non me la sento molto di "venire in traferta" e venire a vedere la Nazionale>> gli rispondo; <<come mai? Se posso sapere, comunque scusa per le troppe domande>> dice; <<motivi personali, ma non c'entra la Nazionale, nel senso i calciatori, comunque non fa nulla per le domande tranquillo>> dico indifferente con un pizzico di paura esclusa la parte finale; <<tutto bene?>> chiede lui un tantino preoccupato anche se cerca di non farlo vedere, questo gesto da parte sua mi sorprende, non so perché, forse perché lo facevo diverso, più menefreghista, ma non sembra esserlo; <<sisi sto bene>> rispondo; lui fa una faccia tipo perplessa e dice <<non ti conosco ma so che c'è qualcosa che non va>>; *come ha fatto a capirlo penso* <<no davvero va tutto bene>> dico mentendo; <<sicura? Puoi fidarti di me te lo giuro, dopo il mio passato poi>> dice convinto senza arrendersi e con un po' di "oscurità" sulla parte finale; *chissà cosa è successo, e se fosse simile a ciò che è successo a me? Penso* <va bene hai vinto, ho un po' di paura>> dico, *come ha fatto? Non ci è mai riuscito nessuno, non ci riesce neppure mio fratello a momenti, forse davvero mi sto innamorando, penso*; <<di cosa?>> chiede; <<cose mie personali, senza offesa>> dico neutra; <<no tranquilla>> dice lui; <<comunque, come mai sento che c'è qualcosa che devi dirmi?>> dice lui; io faccio una faccia perplessa; <<forse riguarda la prima volta che ci siamo visti fuori dallo stadio prima della partita del debutto mia e di tuo fratello?>> chiede lui come se sapesse già che fosse quello, in realtà non mi è minimamente passato per la testa e me ne ero pure dimenticata, però usiamolo come una sorta di test; <<ah ti riferisci a quando mi hai guardata male prima di entrare? No, però dato che hai tirato fuori l'argomento, parliamone perché vorrei capire>> dico sarcastica guardandolo dritto negli occhi; lui mi guarda e si mette a ridere mostrando il sorriso ed io rimango incantata da tutto ciò, però mi riprendo, <<allora mi spieghi?!>> dico scocciata; <<non ti guardavo male, è il mio sguardo che è così anche se non sembra>> io ci credo poco a questa cosa, e infatti faccio una faccia strana del tipo: non ci credo; <<te lo giuro, chiedilo a tuo fratello e alla Nazionale, sempre che verrai ovvio>> faccio una faccia scioccata, me lo sta rinfacciando?!; <<non te lo sto rinfacciando>> dice lui come se mi avesse letto nel pensiero; e io mi spavento un po', *COME HA FATTO?! Penso*; <<stai bene?>> mi chiede; <<sisi, tutto bene>> rispondo io; <<comunque, se ti ho guardata in quel modo in quel momento era anche perché ero emozionato e ansioso per la mia prima partita al Barça, anche se non ho giocato da titolare e sono entrato nel secondo tempo>> dice lui; questo ha già più senso; <<ok va bene, ti credo>>; fa una faccia del tipo: mi prendi in giro?; <<te lo giuro!>> dico sorridendo, *cosa mi sta succedendo? Penso*; <<ok ti credo>> dice sorridendo guardandomi negli occhi; dopo lunghi interminabili secondi riprende a parlare facendomi risvegliare <<comunque, verrai quindi?>> mi chiede; <<non lo so...>>; <<dai sarà divertente, siamo simpatici giuro>> dice lui scherzando e facendomi ridere; va bene sto iniziando ad avere seriamente paura; <<ma che hai? Ogni volta che ti faccio ridere o sorridere subito dopo diventi strana>> dice lui calmo ma serio; <<non è nulla, sono cose mie non ne parlo spesso, anzi mai>> gli rispondo io con un po' di paura, ma non di lui e per fortuna lo capisce; <<ok come vuoi, non ti forzerò, tornando al discorso di prima, verrai?>> dice curioso e a quanto pare, pure un po' speranzoso; <<te l'ho già detto non lo so...>> dico io; <<dai, ti divertirai, e poi lo hai sentito tuo fratello, te lo dice sempre, manchi a tutti e quelli nuovi, compresi io, anche se ti ho già conosciuta in un certo senso dato che stiamo parlando, e il mister vorrebbero conoscerti>> dice cercando di convincermi; <<bho non so io...>> dico io insicura e indecisa; <<facciamo così, tu vieni con me e tuo fratello in Portogallo dalla Nazionale, se ti piace verrai con noi quando ci andremo, se non ti piace non verrai più e né io né tuo fratello ti obbligheremo o cercheremo di convincerti a venire, però provaci almeno, la vita è una>> ci penso un attimo e alla fine accetto>> io faccio un cenno con la testa come per dire: accetto; <<affare fatto?>> mi chiede allungando la mano mentre mi guarda negli occhi; io guardo prima la mano poi lui <<affare fatto>> rispondo io allungando la mano e allaciandola alla sua per stringere il patto e confermare la promessa e nel mentre sorridiamo ed infine le stacchiamo *io continuo a ripeterlo, io sto iniziando ad avere seriamente paura, è possibile che io mi stia davvero innamorando, forse il portiere ha ragione, penso*; <<comunque voi portoghesi siete bravi in Nazionale, mio fratello quando torna a casa dopo le partite è sempre felice>> dico io; <<si, stiamo andando anche molto bene, un sacco di gol fatti e 0 subiti, ma non voglio tirarmela, non sarebbe giusto nei confronti degli altri calciatori e delle altre squadre che sono nel nostro girone, e comunque è merito di tutta la Nazionale Portoghese>> dice lui senza tirarsela; io a questo tipo di risposta sorrido; <<perché sorridi?>> mi chiede sorridendo pure lui e guardandomi negli occhi; <<nulla tranquillo>> rispondo io sorridendo e guardandolo negli occhi, *però è bellissimo, penso* e a sto giro, me ne frego delle mie paure, forse mi sto veramente innamorando di lui. Dopo pochi secondi di silenzio lui mi fa una domanda <<posso chiederti il numero per favore?>> chiede lui; <<va bene>> gli rispondo io; ci scambiamo i numeri e poi continuiamo a parlare; <<quando sei nata?>> mi chiede; <<il 4 aprile del 2003, tu?>> rispondo io; <<il 10 novembre del 1999>> risponde lui; <<aspetta, sei scorpione?!>> chiedo io; <<si>> risponde lui confuso; <<io non sono una che va molto dietro all'oroscopo, però mi sono sempre trovata bene con le persone sotto il segno dello scorpione>> rispondo io sorridente; <<bene, mi fa piacere sentirtelo dire, tu invece sei ariete giusto?>> dice lui alquanto felice; <<si>> rispondo io; <<dove sei nata?>> mi chiede; <<in Portogallo>> rispondo io per prenderlo un po' in giro; <<eh ma va, intendo la città>> mi risponde lui, nel mentre che dice la frase mi metto a ridere, poi quando la finisce e ci guardiamo negli occhi, scoppimo a ridere; <<si lo so, volevo prenderti un po' in giro>> dico io; <<ah ecco, dicevo, comunque l'avevo notato>> dice lui sorridendo tutto il tempo; <<comunque sono nata a Barreiro>> rispondo io; <<come tuo fratello giusto?>> domanda lui; <<si esatto, tu invece dove sei nato?>> gli chiedo curiosa; <<a Viseu>> risponde lui; <<Viseu? Mi sembra di esserci passata varie volte per andare da una città ad un'altra>> dico io; <<si probabile>> dice lui; <<hai fratelli o sorelle?>> gli domando curiosa; <<un fratello, si chiama Hugo>> mi risponde lui; <<ah si forse lo conosco>> dico io; <<bho si molto probabile>> dice lui; <<dove gioca?>> chiedo; <<nelle giovanili del Benfica e nella Nazionale under-19, ma forse andrà nell'under-21, però non è sicuro>> dice lui; <<ah si forse ho capito chi è, ha giocato la finale degli Europei contro l'Italia under-19, era il numero 20 giusto?>> chiedo io; <<si esatto brava, proprio lui>> risponde lui; <<ah ok so chi è>> dico io; << tu l'unico fratello che hai è João giusto? Cioè non hai altri fratelli o altre sorelle?>> chiede lui; <<no, ho un altro fratello più grande, si chiama Pedro>> dico; <<ah ok>> dice lui; <<come mai sei stato il primo ad uscire?>> chiedo; <<avevo bisogno di aria, e non spaventarti ma volevo parlarti>> mi risponde lui dicendo l'ultima frase guardandomi intensamente negli occhi, fin dentro l'anima a momenti; io rimango immobile e in silenzio non sapendo cosa dire; <<scusami non volevo sembrarti...>> dice lui dispiaciuto; <<no tranquillo, anzi hai fatto bene>> dico io; lui fa una faccia perplessa e confusa; <<sennò non ci saremo "chiariti" e probabilmente ci saremo iniziati ad odiare>> dico e lui si mette a ridere, com'è bello quando ride, ed ecco che le mie paure si rifanno strada dentro di me; <<che hai stavolta?>> mi chiede; dopo tante volete che gli dico di non aver niente cedo e glielo dico, a grandi linee <<ho paura>> dico; <<di cosa?>> mi chiede preoccupato, e stavolta non ha problemi a far vedere la preoccupazione; <<io...>>, non faccio in tempo a finire la frase che arrivano gli altri della squadra; <<eii ragazziii>> urla Ferran Torres; mi giro di scatto verso il portoghese <<poi ti spiego, quando mi sentirò pronta a parlarne e sopratutto appena troviamo il momento giusto>> dico; <<ok quando vuoi>> mi risponde lui; <che cosa stavate facendo e di cosa stavate parlando, sembra abbiate visto un fantasma>> scherza Ferran; <<nulla>> diciamo contemporaneamente io ed il portoghese affianco a me, mi giro di scatto verso di lui per ciò che è appena successo e ci guardiamo negli occhi; <<d'accordo>> dice Ferran non del tutto convinto, si mette a parlare con Gavi e mio fratello; io mi giro verso il portoghese sussurrandogli <<di tutto ciò che ti ho raccontato puoi tenertelo per te per favore?>> chiedo sperando di potermi fidare; <<certo, lo terrò per me te lo prometto>> mi risponde; <<grazie>> lo ringrazio; <<figurati>> mi risponde lui sorridendo; <<bene, sorellina, andiamo a casa? Sono stanco>> mi chiede mio fratello; <<si andiamo>> gli rispondo; <<ciao>> sussurro al portoghese vicino a me; <<ciao>> mi dice sorridendo, gli sorrido pure io e vado vicino a mio fratello; <<ciao a domani>> salutiamo io e mio fratello; <<ciao>> salutano gli altri in coro; vedo il portiere e decido di andare a salutarlo <<fratellone arrivo subito aspettami alla macchina>> gli dico; <<si ma dove vai?>> mi chiede; <<a salutate Ter Stegen ci metto un attimo>> dico io; <<ok fai veloce>> dice lui mentre si dirige alla macchina e io dal portiere; si gira verso di me e lo saluto <<ciao>> lo saluto abbracciandolo; <<ciao>> ricambia l'abbraccio sorridente ma un po' stanco, <<come va?>> mi chiede; <<bene, te?>> dico; <<bene, senti com'è andata con João?>> mi chiede curioso; <<bene dai, poi ti spiego meglio>> gli rispondo; <<va bene>> dice e ci mettiamo a ridere; <<vabbé vado che mi aspetta mio fratello>> dico indietreggiando e andando verso mio la macchina; <<ok vado anche io, ci vediamo, aspetta ma vai con i portoghesi?>> dice lui; <<si, credo proprio di si>> dico con un sorriso tipo innamorato senza accorgermene; il portiere capisce tutto, <<mh quel sorriso credo di capire cosa significhi>> dice sorridendo e prendemdomi un po' in giro scherzando; <<ahhh ti prego non dirlo a nessuno, poi ti spiego giuro>> lo imploro; <<va bene tranquilla, puoi fidarti di me>> dice lui sorridendo, <<comunque non per metterti paura, però secondo me finirete insieme>> dice lui; e io sorrido al solo pensiero, ormai so che con lui posso e che posso fidarmi, spero, mannaggia al passato; lui capisce tutto <<puoi fidarti di me te l'ho già detto tranquilla>>; io sorrido non sapendo cosa dire, mi blocco un attimo, <<serio?!>> chiedo non aspettandomi una cosa del genere; <<cosa?>> chiede lui non capendo; <<che secondo te finiremo insieme?>>; <<si, seriamente>> dice sorridendo; <<ok ci vediamo, mentre io sono in Portogallo e tu in Germania ti scrivo o ti chiamo se riusciamo, sennò ti spiegherò quando torneremo qui>> dico mentre mi allontano e indietreggio; <<ok va bene, comunque si al massimo parliamo quando torniamo e ci rivediamo dal vivo> risponde; <<ciao>> dico; <<ciao>> ricambia il saluto mentre entra in macchina; io arrivo alla macchina di mio fratello ed entro <<ok ci sono andiamo>> dico; <<ok>> risponde stanco mentre parte; <<che hai?>> chiedo; <<sono stanco>> risponde, <<com'è andata?>> chiede dopo pochi secondi mentre guida; <<di cosa parli?>> chiedo facendo finita di non sapere di cosa sta parlando; <<lo sai e anche molto bene>> dice lui; <<va bene, poi ti spiego con più calma>> dico arrendendomi fin da subito, devo imparare a resistere di più, però ora sono stanca; <<però è andata bene?>> chiede; <<si, credo di si>> rispondo sorridendo guardando fuori dal finestrino per non farmi vedere, di solito mi sgama e mi chiede se sto sorridendo, ma a quanto pare è troppo stanco pure per questo e sorrido ripensando a prima con il portoghese; <<me lo racconterai più tardi o domani?>> chiede, <<si, te l'ho già detto>> dico guardandolo; <<promesso?>> chiede; <<promesso>> gli rispondo; <<mi racconterai tutto nei minimi dettagli? Sorrisi, sguardi, ecc...>> dice per darmi fastidio e farmi dire qualcosa sulla conversazione di prima tra me e il suo compagno di Nazionale; ma stavolta è più stanco lui e ho la meglio probabilmente, <<ma tu non eri stanco?!>> dico un po' spazientita; sorride alla mia frase, <<ci conto>> dice mio fratello. Dopo pochi secondi riprende a parlare; <<dai me lo dici ora?!>> mi implora; io sbuffo mi arrendo, non ho abbastanza forza di volontà di pensare per andargli contro e insistere che glielo dirò più tardi o domani, ma riesco solo a pensare a lui; <<ahh e va bene, che sia chiaro lo faccio solo perché i miei neuroni stanno pensando ad altro, e non possono pensare a litigare con te>> dico; lui ride, <<va bene, tanto so a cosa stai pensando, dai parla sono curioso>> dice; <<si ma rimani concentrato sulla strada>> dico; <<si tranquilla, dai spara, se dici qualcosa che non mi va bene non finisce bene>> dice; <<cioè?>> chiedo io; <<non vi frequentate più, non vi farò più parlare, ecc...>> dice sorridendo per prendermi in giro; <<mo sicuro guarda>> dico; lui scoppia ridere e io subito dopo di lui, poi ci calmiamo; <<dai parla>> dice; <<va bene allora, mh nulla di che, all'inizio ci siamo "provocati", poi dopo ci siamo calmati e abbiamo iniziato a parlare come persone normali, con una conversazione normale *più o meno, penso*>> dico; <<ah bene dai>> dice; <<provocandoci un po' però, qualche volta>> dico sorridendo e girandomi a guardarlo per vedere la sua reazione dato che forse non se l'aspettava; <<ma- cosa?!>> dice "scioccato"; io scoppio a ridere; <<già, proprio così>> dico mentre continuo a ridere; <<va bene cambiamo argomento, non uccidermi per la domanda che ti sto per fare>> dice; io faccio una faccia perplessa <<dimmi>> dico; <<ma quindi verrai con noi in Portogallo?>> chiede po' tipo spaventato, forse per paura della mia reazione; <<mhh, si>> dico con nonchalance girandomi verso di lui per vedere la sua faccia; <<ah seria?>> dice sorpreso; <<si>> gli rispondo; <<che cosa ti ha fatto cambiare idea?>> chiede; <<nessuno>> dico guardando fuori dal finestrino sorridendo per non dire il motivo; <<nessuno equivale a dire João Félix?>> dice per prendermi in giro dato che ha capito che è lui che mi ha convinta; <<ma va la no, sono io che ho cambiato idea da sola>> dico cercando in primis di convincere me stessa di questa cavolata appena detta; <<mh dimmi la verità, non mentire a te stessa>> dice; io mi arrendo <<si, è stato lui a convincermi>> dico un po' imbarazzata, ma innamorata; <<lo sapevo, allora quando dovrò convincerti a farti fare qualcosa chiederò a lui>> dice scherzando; <<che scemo che sei!>> dico prendendolo in giro tirandogli un pugnetto leggero sulla spalla, <<ahia>> dice per darmi fastidio toccandosi il punto della spalla in cui gli ho tirato il pugnetto; <<ma se ti ho a malapena toccato, e comunque con tutte le botte, calci e cadute che prendi durante le partite dovresti essere abituato>> dico per poi subito dopo dargli un bacio sulla guancia; sul suo volto appare un sorriso; <<ti voglio bene>> dice lui; <<anche io>> gli rispondo; dopodiché cala il silenzio e dopo pochi minuti arriviamo a casa.

Spazio Autrice:
Eii, ecco questo capitolo è un po' più lungo, uno deicapitoli più lunghi(se non il più lungo) fino ad ora, e niente spero vi piaccia.

my salvation and my happiness||João Félix Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora