Capitolo 2

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Sono passati una quindicina di giorni da quando sono tornato da Londra, domani esce il mio primo album e io sono nel panico più totale. Ho paura che non piaccia, ho paura che la mia musica non venga capita. Ricordo ancora quando mi dicevano che alcuni brani erano pesanti, che la gente si vuole divertire con le canzoni. Io invece ho sempre creduto che la musica dovesse parlare al posto nostro e rivelare parole che ancora non si trovano. Questo è per me.

"Regà Niccolò e io semo la dalle 20 voi potete vení pure un'ora dopo" Adriano parla al posto mio, da buon manager si sta prendendo la briga di avvisare i nostri amici "grazie Cassio..." dico sorridendo "dovere" dice facendomi l'occhiolino. Sono le 20 e l'ansia sta salendo, da domani la mia vita cambierà comunque vadano le cose. Vorrei chiamare Sofia, parlare un po con lei, ma ho paura. Mentre nella mia testa si rincorrono mille ricordi e mille momenti sento suonare il campanello. "oh ce ne avete messo di tempo pe aprimme eh..." ed eccola lì che mi si materializza davanti. Sofia, occhi grandi e profondi, un sorriso disarmante e tanta dolcezza "oooh Ni sei vivo? " mi chiede sventolandomi la mano davanti al viso. Che figura di merda...mi sono imbambolato a guardarla e le devo essere sembrato perso "Ni ma stai male?" mi chiedono in coro lei e Adriano "eh?no dai su so in ansia pe domani scusate" dico sperando che mi credano. Abbasso lo sguardo e mi metto una mano tra i capelli ripensando a qualche giorno fa quando stavo per fare una cazzata

inizio flashback

Sono due ore che il mio piano suona ininterrottamente, ho appena scritto una delle canzoni che metterò nell'album. Non mi accorgo nemmeno che mia madre e Sofia sono ferme davanti alla porta della mia stanza "oddio scusa So nun me so manco accorto..." mi giustifico "eri talmente preso che nun potevamo disturbarti" afferma mia madre "ve lascio soli, io devo anná a fa spesa" dice prima di andarsene.

"Bella sta canzone, me la fai sentire con le parole o non le hai ancora scritte?" Sofia non sa che questo brano è nato qualche sera fa. Una di quelle sere in cui ti rendi conto che tutta la tua voglia di vivere non esiste finché non vedi arrivare qualcuno che ti riaccende le giornate. "sta nel disco, un pezzetto forse te lo posso fa sentì " dico ben sapendo che potrebbe essere pericoloso. "cazzo no non posso" dico alzandomi dal piano "Ni sei strano...che ti prende?" la guardo e vorrei solo non pensare a quegli occhi così grandi che mi stanno leggendo dentro "prometti na cosa? prendi tutto co le pinze, nun so bravo a parlá " dico prima di tornare al piano. "io te la canto poi mi dici che pensi"

....vorrei solo capire perché però sei l'unica forza che ho....

Vedi quanto costa poi parlarne? dirti che ti voglio veramente, che non ho visto mai occhi più grandi blu come il cielo che avevo davanti dimmi dimmi perché sei l'unica forza che ho...

Mi fermo. Guardo Sofia e penso di aver fatto una cazzata "Ni smettila di scrivere canzoni così belle sennò divento noiosa....nun te posso più criticá " mi dice sorridendo. Non ha capito? no non ha capito, ma non ha ascoltato tutto....meglio così, per ora

fine flashback

Adriano è andato a casa e ha lasciato me e Sofia da soli. Sono in imbarazzo con lei adesso. Imbarazzo che non ho mai provato, imbarazzo che tra noi non è mai esistito. Mi butto sul divano mettendo le mani tra I capelli "So me sta a salì n'ansia" dico senza pensarci "Niccolò posso parlarti?" sento un tono diverso di voce, la guardo e sembra arrabbiata "che hai?già so in ansia, che è successo mo?" chiedo spaventato. Sofia si siede sulla poltrona di fronte a me "io non so chi sia questa ragazza dagli occhi grandi blu come il cielo ma non voglio vedette sta male, mi prometti che nun te fai prende in giro?" la sua frase, la sua delicatezza, la sua paura di vedermi crollare in un istante mi fanno ridere. Come posso spiegarle che questa ragazza ha un nome ed è davanti a me? " So...quante ragazze hai visto giramme intorno in sto periodo?" chiedo cercando di farle capire qualcosa. Ho paura a sbilanciarmi "oddio....semo noi del parchetto ma so le fidanzate...no dai nun poi fa l'infame" afferma lei "ma che sei scema..." "allora non lo so" "So...vabbeh lassa sta" dico alzandomi per andare a prendere due birre "beviamo che è meglio". Guardo i suoi occhi persi nel vuoto che cercano di capire "eh no è da quando hai cantato sta canzone che me lo sto chiedendo su nun fa il misterioso". Poggio la birra sul piano e mi siedo "dall'inizio....segui le parole" quando finisco la canzone mi alzo dal piano, la guardo e vedo quello che non vorrei mai vedere. Arrabbiata? triste?dispiaciuta?non capisco "So te prego di qualcosa" ecco. Lo sapevo. Ho rovinato tutto. Non dovevo farlo. Mi siedo di nuovo sul divano, di fronte a lei "vedi quanto costa poi parlarne..." dai miei occhi scende una lacrima " So me lo hai chiesto tu, nun so che fa..." Sofia mi guarda sconvolta "io....io....scusa devo andare " dice alzandosi dalla poltrona. Destino vuole che si inciampi sui miei piedi e mi cada letteralmente addosso "sei...sei sicura?" non ho mai balbettato, non sono mai stato così in imbarazzo...la mia mano le sposta i capelli scuri che le coprono la guancia destra e le accarezzo la pelle chiara e morbida.

Sofia non parla, Sofia non si muove.Sofia è tra le mie braccia e non reagisce "non c'è bisogno di parlare, io ti voglio in un modo diverso da come mi vuoi tu e lo accetto. Ma non roviniamo questa amicizia, non posso perderti" dico prendendo la forza da quegli occhi che mi stanno bruciando addosso "no Niccolò non è vero" Sofia si siede al mio fianco, poggiando la guancia sullo schienale del divano "non è un'amicizia se ci sono altri sentimenti in mezzo" adesso ho paura. Paura di stare solo, di non avere più la persona con cui parlo da sempre "So, nun me di così...che devo fa..." dico rassegnato. Sembra che Sofia non ne voglia sapere di me, dovevo aspettarmelo, ci conosciamo da così tanto tempo che potrei essere un fratello per lei. Mentre la guardo osservarmi leggo qualcosa di diverso nel suo sguardo "Sofia dimmi cosa devo fare e lo farò " la mia mano le accarezza il viso per poi andare a cercare la sua. In un istante sento il suo viso quasi incollato al mio. Quando è successo? come siamo finiti così vicini? il suo respiro sul mio, i suoi occhi...."o mi allontano io o ti avvicini tu" dico aspettando una sua mossa. Le sue labbra si appoggiano alle mie. Il mio cuore fa le capriole dentro al petto. Voglio di nuovo quel sapore sulle mie labbra e le vado a riprendere. Una, due, dieci, cento volte. Non posso farne a meno "e adesso?" dico pensando a domani, al futuro, a noi miserabili "adesso che?" la risposta di Sofia mi spiazza "adesso, siamo amici o siamo amanti?" chiedo senza mezzi termini "direi che non siamo amici...ma nemmeno amanti ancora" afferma lei "dipende cosa intendi tu per amanti...." dico sorridendo prima di alzarmi per chiudere a chiave la porta. Sofia si alza e mi guarda "si chiama sequestro di persona" dice facendomi trasalire. La sua voce che mi sussurra all'orecchio. Il mio corpo è fuori controllo. Le mie mani slacciano la cinta del suo vestito mentre le sue mi hanno già tolto la t shirt che avevo addosso. Lentamente il suo vestito cala a terra lasciandomi vedere il suo corpo in tutta la sua bellezza "io non lo so cosa stai aspettando" dice slacciandomi i jeans. Non rispondo, le mie labbra si incastrano nelle sue, le mani le sganciano il reggiseno e vagano sulla sua pelle. Sofia mi sfiora da sopra i boxer e il mio respiro si fa pesante "addirittura" dice sorridendo sulle mie labbra "occhio che so infoiato" dico sorridendo prima di baciarla ancora e ancora. Rimaniamo nudi uno sull'altro. Sofia prende la mia mano e la porta tra le sue gambe. Un piccolo fuoco che si sta inondando di piacere al primo tocco "addirittura " ripeto le sue parole prima di dare inizio a quello che sarà il nostro primo ballo insieme "fermati" la guardo "prendo la pillola" .

Il mio corpo dentro al suo, il mio sudore e il suo che si intrecciano insieme alle mani e ai sospiri che non riusciamo a trattenere. "So...non si torna più indietro " dico pensando al nostro rapporto "Niccolò.. Niccolò cazzo..." la sento tremare e insieme a lei tremo anche io. un esplosione di piacere che non ho mai provato così forte "ce sta a veni in infarto" dico poggiando la mia mano sul suo petto "No...no io non sono mai stata meglio...posso pure mori qua" afferma Sofia cercando il mio sguardo "So...non torneremo più quello che eravamo prima" dico "non se ne parla proprio..tu resti il mio migliore amico" afferma lei facendomi trasalire "amico?" "il mio migliore amico, il mio confidente, la persona che sa tutto di me e mi accetta per quella che sono...non cambia nulla, io e te restiamo quelli di prima ma con qualcosa in piu" esco da lei, mi alzo rimettendo i boxer "io non voglio solo un'amica" "abbiamo fatto una cazzata...non so pronta pe na storia...non adesso..." dice lei facendomi gelare il sangue. Ci rivestiamo in silenzio e quando la accompagno fuori la sento lontana "promettimi che non sparirai almeno" le chiedo io con lo sguardo perso nei suoi occhi "non sparisco Ni, mi conosci" afferma andando verso casa.

Stanotte non dormirò al pensiero di cosa succederà domani, stanotte non dormirò pensando a Sofia...stanotte sarà la notte più lunga di tutte le notti che ho vissuto.

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