Capitolo 10

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Gennaio 2019. Sono fuori al parchetto insieme agli altri, era un pò che non ci trovavamo qui "regà è solo colpa mia se nun stamo più in sto posto...v'avevo promesso che nun sarebbe cambiato niente e invece...." "Ni ma falla finita de di cazzate, semo sempre gli stessi..." Adriano mi fa sorridere. È troppo bello il legame che abbiamo noi ragazzi. "Buonasera" sento dire da una delle persone che non avrei voluto vedere. Tiziano si avvicina "Ni te posso parlà?" "no" rispondo secco "eddai so passati anni" "che cambia?sempre un infame resti" dico andando verso la mia auto "ao ma che voi? t'ho detto che nun te vojo sta a senti ma sei sordo?" chiedo vedendo Tiziano avvicinarsi. Salgo in auto e mi ci chiudo dentro. Vengo distratto dai miei pensieri grazie al suono del telefono "Niccolò ho finito presto, 10 minuti e passa l'autobus...30 e sto li" "so già in macchina vengo io a prenderti" avviso Gabriele e Adriano e me ne vado.

"Potevo pure veni da sola al parcheggio, mi dispiace avervi interrotto" "non hai interrotto niente stavo già per andare via" dico pensando a Tiziano "che è successo?" Luna si accorge di qualcosa "co chi hai litigato?" mi chiede "storia vecchia, nun ce vojo manco parlà co lui figurati se ce litigo" affermo senza spiegarle altro. Arriviamo al parcheggio e spero di non trovare più Tiziano, non mi va di discutere.

Adriano mi vede parcheggiare e si avvicina "giusto per la cronaca Tiziano è andato via" afferma "menomale" dico io sottovoce "nun so se è peggio mo che ce so loro" afferma facendomi alzare gli occhi. "che culo " "posso sapere anche io?" Luna si intromette e Adriano sta per spiegarle "Adrià...so cose mie gliele dico io" lui si allontana e ci lascia soli. "non voglio sapè niente se nun me voi di niente de quelle due..." alza le mani Luna facendomi sorridere "una la conosci già, l'altra è sua cugina...ti ricordi che parlammo di corna e...?ecco lei" Luna mi guarda e si mette a ridere "cioè fammi capire tu stavi co quella che poi...e poi lei...dio che casino". Ci avviciniamo agli altri e Giada abbassa lo sguardo "so tornato" dico salutando. La tensione che c'è nell'aria è palpabile. Luna se ne sta al mio fianco senza dire niente e Adriano prende parola "So lo sai che Luna fa l'attrice pure lei? sta a girà na serie mo" guardo il mio amico e non capisco cosa stia cercando di fare "esagerato...sto solo a fa na piccola parte...chissà quando esce" Luna spiega a grandi linee di cosa tratta "figo, ma allora stai lavorando co Nina pure" vedo Sofia intervenire e le vedo parlare tra loro. "pensavo de fa na cazzata e invece" Adriano si avvicina dicendomi questa frase "nun vojo sape che te è saltato in testa" dico accendendomi una sigaretta e allontanandomi da tutti. Luna mi raggiunge "ehi che t'è preso?" mi chiede "niente Lu...niente...tutto a posto".

Qualche ora più tardi Giada se n'è andata e noi rimasti decidiamo di andare a cena assieme a casa mia "te ha dato fastidio vero?" mi chiede Luna "che ?" "dai ti ho visto come mi guardavi quando parlavo co Sofia...me so allontanata per quello" mi dispiace aver creato questa situazione "scusa" non le dico altro. Appena arriviamo a casa Sofia mi guarda "posso un minuto?" chiede a Luna " vi lascio soli" afferma lei allontanandosi. Che casino, lei e Luna dentro questa casa. "Niccolò non dovevo venire a casa tua, avvisa gli altri che ho avuto un imprevisto".... "So...lascia stare, so io che ho rovinato tutto. Te puoi sta qua, sono solo un pò in imbarazzo ma nun poi capì..." dico senza nascondermi. "se prima te so sembrato scocciato è che so un po geloso" ammetto raccontandole di Lilli "ok ok ho capito...me sto lontana" "ma che stai a di su...poi pure parlacce è che nun so mai stato geloso e me devo imparà a gesti sta cosa" altra confessione che mi fa sorridere "entriamo dai" dico aprendo la porta "davvero non sei mai stato geloso?" mi chiede Sofia "non ce devi sta male ma...no, de nessuna fino a mo". Sofia non dice niente, entra in casa e va a sedersi vicino ad Adriano.

Appena finita la cena Gabriele propone di giocare a poker "tanto ve sbanco sempre...per me va bene" dico ridendo. "Niccolò puoi venire un attimo?" Luna è in camera e la raggiungo "ma che stai a fa?" chiedo vedendola arrampicata sulla scala in cerca di qualcosa "eh che sto a fa...stavo a cerca na cosa da fa vede all'amica tua ma mo so rimasta impigliata..." scoppio a ridere "pure te ridi...damme na mano!" cerco di liberare la sua maglia incastrata a non so cosa e improvvisamente si sgancia facendoci cadere entrambi sul letto "cazzo che volo!" ...le risate si trasformano in lacrime tanto si prolungano "ao se me volevi saltà addosso nun serviva fa tutte ste scene!" ..."abbiamo la casa piena di gente nun ce penso proprio" "stanno tutti a giocà a poker...sicuro nun ie manco.." dico infilando le mani sotto la sua maglia ormai a brandelli "Niccolò dai" non la ascolto e le slaccio il reggiseno "dai Nicco" le mie labbra si appoggiano sul suo collo creandole dei brividi che sento non appena la sfioro. Di là hanno alzato la musica a palla "direi che nun te devi fa problemi" conosco i miei amici, si staranno immaginando il motivo per cui non siamo ancora tornati da loro "ti odio" dice ridendo mentre mi sfila la felpa e la maglietta con un solo gesto "pure io ti odio..." rispondo copiando il suo gesto. "nun te move" dico alzandomi per chiudere la porta a chiave. Luna si alza dal letto e viene verso di me ballando a tempo di musica mentre io resto appoggiato al muro "i'm too sexy for my love..too sexy for my love too sexy and i...." ...appena avvicina il suo corpo al mio non resisto e mi fiondo su quelle labbra che mi hanno incantato dalla prima sera in cui l'ho vista. Le nostre lingue si intrecciano mentre ci sfiliamo a vicenda i pantaloni. Luna sfiora il mio collo con la punta delle dita scendendo piano sempre piu giu, fino ad appoggiare la sua mano sui miei boxer "nun se fa cosi" sussurro al suo orecchio prima di sfilarle gli slip e avanzare con lei fino a ritrovarci quasi sul letto."e come si fa Ni?" chiede lei poggiando i gomiti sul letto rimanendo ferma a guardarmi. Nuda sul mio letto, le gambe accavallate e un sorriso disarmante. "smettila" dico guardandola dritto negli occhi "smettila de fa che?" "smettila de provocamme" sorrido poggiando le mani sul sulle sue ginocchia salendo piano verso la sua intimità "sennò che fai" in un attimo le mie mani si fanno strada su di lei fino ad arrivare al suo viso "nun me controllo più te lo dico" affermo poggiando le mie labbra sul suo orecchio "a che serve ormai..." le sue mani mi sfilano i boxer e in un attimo sono dentro lei. "che è sto silenzio" restiamo fermi finché non sentiamo ripartire la musica. La mia bocca torna sulla sua intrecciando il nostro respiro sempre più affannato "nun famo casino" Luna mi chiede di soffocare i nostri gemiti, mi sento esplodere e fatico a risponderle. All'improvviso mi accorgo che è lei a gridare il mio nome, lei che non voleva farsi sentire, così mi lascio andare anche io poggiando le labbra sul suo viso cercando di mantenere il controllo. Poggio la testa al suo fianco e rido "non ridere..." "Lu...menomale che nun dovevo fa casino io..." affermo carezzandole il viso "gna faccio, perdonami!" Luna mi sorride "con te è impossibile" afferma prima di abbracciarmi



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