Capitolo 48

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E' l'alba e il sole sta salendo piano tra gli alberi. Mi fermo per qualche minuto ad osservare il cielo cambiare colore e vengo travolto da uno dei ricordi più nitidi che mi sono rimasti di qualche anno fa

inizio flashback

Finalmente possiamo uscire da casa...questo periodo è stato devastante, un pò per la distanza da tutto e tutti, un pò perchè il mio sogno è fermo dove lo avevo lasciato. La mia favola...chissà cosa succederà "Nicco io so pronta" Elisa mi chiama "arrivo" ...la campagna intorno a noi è deserta, sono le 6 del mattino e abbiamo deciso di uscire a camminare, a respirare... " Ely resti qua allora?" chiedo preoccupato "non vado da nessuna parte..." mi risponde sorridendo "hai paura che scappi?" chiede "mentirei se ti dicessi di no...spesso dico di non sopportarmi da solo e..." "si si sei un precisino rompicoglioni ma non conosco un ragazzo speciale quanto te...pure se litighiamo..." ci sediamo in collina e rimaniamo ad osservare il cielo che si sta svegliando "amo l'alba..." affermo "più di me?" dice Elisa "eddai...manco a fa la persona seria" "che volevi di? "amo l'alba perchè è come fosse solo mia, mi rilassa...mi sembra che il resto del mondo sia fermo in un sogno e che sia come incantato" concludo "come in una favola...un incantesimo" sorride Elisa "come il tuo sorriso...crea incanti che non ti so spiegare" le mie parole sussurrate sulle sue labbra e un bacio leggero, prima che una folata di vento improvvisa ci divida. Rimaniamo stupiti dal cielo che si è improvvisamente rabbuiato "e mo?" chiedo guardandomi intorno prima di sentire alcune gocce poggiarsi sulla mia fronte "porcaputtana...dai vie veloce Eli" dico prendendola per mano "hai paura della pioggia?" chiede ridendo "ho paura della pioggia perche se mi ammalo poi..." "un ipocondriaco con un futuro medico...qualcuno mi salvi" afferma Elisa. Mi fermo a guardarla "ti sfido...se mi ammalo seriamente me devi fa pure da infermierina"

Fine flashback

Sorrido guardando il cielo rabbuiarsi "buongiorno" Luna mi abbraccia da dietro e sento un brivido scorrere lungo la schiena" hey buongiorno" " tutto ok?" annuisco " si si tutto a posto" affermo. Sto bene, sto davvero bene " sei sicuro?" annuisco "a volte mi perdo nelle nostalgie ma davvero, va tutto bene Lu" le racconto quel ricordo di qualche anno fa sorridendo...la malinconia di quei momenti persi non mi ha rattristato come succedeva fino a poco tempo fa "Lu sei sicura di volermi sposare?sei ancora in tempo eh" chiedo ridendo "eh ormai me tocca rassegnamme...." afferma facendomi l'occhiolino. La guardo sorridere e il cielo sopra di noi torna limpido. La stringo a me "qualcuno lassù crede in noi due...anzi...in noi tre" dico piano pensando alla nostra Ely "più di qualcuno Niccolò".


Ormai è sera....tra un paio di settimane ci sposeremo e i nostri amici hanno organizzato una serata speciale...non il classico addio al nubilato o celibato, questa è l'unica cosa che sappiamo. "Nicco ndo sta Ely?" "ciao mà, grazie pe calcolamme...ormai nun esisto più" dico ridendo "eddai Ni..." "Luna la sta preparando, mo te la porta e te la tieni tutto il weekend...sei pronta pe quel terremoto si?" chiedo "so sopravvissuta a te e ai tuoi fratelli...e poi quella fidate che è n'angelo...nun ve lo dico più..." la stringo a me lasciandole un bacio tra i capelli "grazie de tutto ma"

Ely appena vede la nonna si precipita tra le sue braccia "nonna casa nonna io!!!!" Luna guarda nostra figlia con gli occhi tristi "ah mamma e papà non vanno più bene?" "nonna bona sempe mamma e papà grida" scoppiamo a ridere tutti e tre "ok ok ho capito...nonna fa la nonna come se deve..." affermo io "ma te prego se prova a fa danni nun glieli lascià fa ok?" chiedo trovando un sorriso da parte di mia madre. La salutiamo e usciamo da casa. Appena saliamo in auto Luna poggia la testa sullo schienale dell'auto rimanendo ferma a guardarmi. Faccio lo stesso ritrovandomi a sorridere osservando il suo viso "che c'è?" mi chiede "no che c'è te lo chiedo io, sei te che hai cominciato" rispondo passando lo sguardo dai suoi occhi alle sue labbra più e più volte "c'è che nemmeno nei miei sogni ti immaginavo cosi" Luna se ne sce con questa affermazione, la mia mano sfiora delicatamente la sua guancia soffermandosi delicatamente ad accarezzarla "e se adesso facessimo una deviazione?" chiedo poggiando il pollice sulle sue labbra "che intenzioni hai Moriconi?" domanda lei "si o no?" Luna risponde con un inequivocabile sorriso e mi lascio guidare fino a trastevere "dove tutto ebbe inizio" sussurro piano dopo aver parcheggiato l'auto sotto casa sua "spero l'ascensore funzioni..." dice ridendo Luna " preferirei che salissi le scale davanti a me invece" "risparmia il fiato per dopo Niccolò..." dice Luna aprendo il portone "FUORI SERVIZIO" leggiamo il cartello davanti all'ascensore "dove tutto ebbe inizio...come tutto ebbe inizio..." affermo io.

Sono ormai passate ore da quando siamo qui e dopo esserci amati in ogni angolo di questa casa, ora riposiamo tra le lenzuola della sua camera. "potrei rimanere cosi per sempre" "anche io" risponde Luna. Per un istante ritorniamo alla realtà e ci ricordiamo della serata organizzata dai nostri amici...."Luna dammi un buon motivo per cui siete in ritardo" sento gridare da sua sorella dall'altra parte del telefono, sto per scoppiare a ridere quando rispondo a Cocco che mi ripete le stesse parole "arriviamo arriviamo...non avete figli nun potete capì..." dico facendomi sentire da entrambi. "Lo sai che non ci crederanno mai a quello che hai detto?" chiede Luna rivestendosi in fretta "e cosa avrei detto di sbagliato?" chiedo "Lu...se ce stava Ely nun potevamo fa tutto sto casino" dico guardandomi intorno e facendola arrossire "e se potevo annullà sta serata e sta qua co te per tutto il tempo..." la bacio mentre cerco di rimettermi i jeans "dai Nicco molla un attimo" afferma Luna ridendo "va bene va bene namo va..." sorrido guardando i nostri volti davanti allo specchio poco prima di uscire da questa casa "dove tutto ebbe inizio...merita una foto questo quadro di noi due" affermo abbracciandola mentre scatto un selfie che invio ai nostri amici.

"Luna....andiamo..." dico prendendola per mano e uscendo da questo appartamento.




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