Capitolo 31

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5 giugno 2022. Non ho chiuso occhio. Oggi finalmente riparte tutto e l'ansia è sempre più forte. Mi alzo dal letto coprendo Luna che dorme ancora e vado fuori in terrazzo a fumare. Mi appoggio alla ringhiera guardando il cielo e un sorriso mi si accende in viso quando noto la mia stella ancora brillare in cielo. "buongiorno" mi sento dire da Luna che mi sta abbracciando da dietro mentre appoggia la testa sulla mia schiena "buongiorno luce" lei mi guarda stranita "beh? non ti posso chiamare come voglio?" chiedo ridendo "si si chiamami come ti pare" risponde "vuoi caffè?" mi chiede e si allontana dopo avermi visto annuire. 

"Sei stata luce quando camminavo nel buio" dico andando verso di lei "sei stata luce quando avevo bisogno di ritrovare la strada" continuo avvicinandomi a lei "e poi sei diventata luce quando ho capito che non potevo farne a meno" ammetto poggiando le labbra sul suo collo mentre le sposto i capelli. Luna sta cercando di preparare il caffè "Nicco dai che me fai fa un casino" dice ridendo "lascia sta sto caffe" affermo togliendole dalle mani la moka "possiamo berlo dopo" continuo senza smettere di baciarle il collo. Il profumo della sua pelle  è sempre lo stesso, sa di estate anche in pieno inverno "Niccolò" "sssh smettila" dico facendola voltare verso di me. Lentamente appoggio un dito sulle sue labbra per poi sfiorarle con le mie "non mi serve il caffè mi basti tu" sorrido sulle sue labbra prima di incastrarle nelle mie. Sfioro il suo collo col dorso della mano scendendo piano fino ad accarezzarle il seno da sopra la canotta che indossa sentendo la sua pelle farsi tremante sotto ad ogni mio tocco. Le sue mani si poggiano sul mio petto scendendo piano fino ad alzare la t shirt che indosso cercando di sfilarmela trovando un aiuto da parte mia. Lentamente cammino facendo indietreggiare Luna fino a sfiorare la parete della cucina facendola sobbalzare. Scoppiamo a ridere entrambi, le mie mani sul suo viso le scostano i capelli. Luna va verso la camera aspettando che la segua e non tardo a farlo. La guardo spogliarsi e faccio lo stesso senza mai toglierle gli occhi di dosso. "lascia sta faccio io" dico vedendola armeggiare col reggiseno. "questo non ci serve" dico lanciandolo lontano "e nemmeno queste" affermo facendo la stessa cosa con le mutandine "vabbeh allora manco questi" ribatte Luna ridendo mentre mi sfila i boxer "manco questi" sospiro sulle sue labbra tra una risata e l'altra prima di sfiorare la sua intimità con una mano "Niccolò" sento il suo fiato corto appena le mie dita si insinuano in lei. Luna sfiora la mia erezione "se fai così non ci arrivo" dico al suo orecchio ridendo. Un attimo dopo sono dentro di lei, la mia fronte sulla sua, i nostri respiri sempre più corti tra una spinta e l'altra "non...non smettere" sento dire da Luna sempre più affannata. Spingo sempre di più mentre sento le sue gambe cedere e il suo corpo stringersi al mio "ti prego" sento dire quasi senza fiato prima di dare un ultima spinta che porta entrambi fuori controllo. Esplodiamo in un orgasmo incontrollato tanto da tremare insieme, non ho memoria di un evento simile a questo "cazzo quanto ti amo.." dico sorridendo mentre mi poggio su di lei sudato e senza più fiato "Niccolò Moriconi mi hai stremata" dice Luna guardando il soffitto "lo rifarei altre mille volte" dico io voltandomi verso di lei carezzandole il viso "magari domani che oggi ho un concerto da fare..." continuo sorridendo.

Il concerto è finito, è stato assurdo....mi sono sentito di nuovo a casa. Ho pianto, ho riso, mi sono emozionato. Sono tornato in mezzo alla mia gente finalmente. E quella stella lassù si è ricordata di brillare più del solito stasera. "Grazie cazzo!" i miei amici non smettono di abbracciarmi mentre Luna mi guarda e mi sorride da lontano, seduta vicino a mia madre e con Toffee in braccio "Toffee so stato bravo si?" Toffee abbaia e io sorrido. 

"Signorina le è piaciuto lo show di stasera?" chiedo a Luna rientrando in camera "ho preferito quello di stamattina ma si...sei stato bravo..." risponde Luna sbottonandomi la camicia "che stai a fa?" chiedo maliziosamente "volevo vedere se eri capace di portarmi di nuovo dove mi hai portato stamattina" risponde Luna continuando a slacciarmi la camicia e sfilandomela "non ci serve no" dice ridendo. La lascio fare, sento le sue mani slacciarmi I pantaloni mentre io resto immobile "non sembri interessato...vediamo se cambi idea..." dice abbassandosi all'altezza dei miei boxer mentre sento che la sua mano lì fa scendere e me li sfila insieme ai jeans. La guardo sfiorare con le labbra la mia erezione e non riesco a non sfiorare il suo viso dolcemente "Luna" "Lasciami fare" dice riprendendo poi a sfiorarmi con le sue labbra. Sento che sto per esplodere e se ne accorge anche lei che si ferma permettendomi di baciare di nuovo le sue labbra mentre la mia mano si insinua tra le pieghe dei suoi slip "io li leverei proprio..." sussurra al mio orecchio "leviamo allora..." in poco tempo Luna mi spinge sul letto mettendosi sopra di me "non fiatare" dice ridendo "hai corso abbastanza....adesso tocca a me" continua sorridendo. Con un dito sfiora le mie labbra appoggiando poi le sue sul mio collo "nun so bono a sta zitto Lu" affermo "sssh" Luna sfiora la mia erezione con la sua intimità fino a farle combaciare e incontrare una nell'altra "faccio io" dico ricevendo un no come risposta. Sorrido vedendo che i nostri corpi ormai si conoscono e si incastrano alla perfezione. Un attimo dopo Luna si muove su di me portando entrambi ad un unico gemito di piacere che esplode tra le pareti della camera. Le sfioro il corpo sudato, lei prende le mie mani e le blocca continuando a muoversi su di me e portandomi di nuovo in una dimensione di piacere infinito "porcatroia Lu" dico sfinito "shhh" risponde ridendo "porcatroia..." ammette anche lei poggiandosi su di me sfinita "era una vita che non stavo cosi...non so se potrei mai smettere" dico baciando il suo collo poggiato su di me "neanche io " ammette sorridendo Luna "ma chi vuole smettere?" diciamo insieme. In un attimo ricordo le parole di una canzone che non avevo più concluso. Che senso c'ha parlare di tristezza se accanto c'è qualcuno con cui ridere? 

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