Dicembre 2019. La mia vita ha preso una piega diversa, la mia musica resta sempre la parte più importante. Sono al piano e sto scrivendo una nuova canzone ripensando ai mesi passati...agli sbagli fatti, alle cose che sono cambiate e a quelle che ho perso. Sorrido mentre le parole escono da sole, pronte a ricordarmi quale sia la mia missione...cantare. Vedo in giardino un'ombra ballare e resto incantato a guardarla, lei non si è accorta che il mio sguardo è fisso e mi ha bloccato completamente. Quando i nostri occhi si incrociano si avvicina alla vetrata mandandomi un bacio...esco da lei "Eli....la smetti di distrarmi? ho un album da finire" affermo abbracciandola. Quante cose sono cambiate da quella sera a Londra...
inizio flashback
Sono le 19 e sono già nel pub dove mi ha detto Elisa di incontrarci. La vedo entrare e ridere coi suoi amici, un ragazzo la abbraccia "tieni giù le mani Dario..." dice seccata. Lui si scoccia "Dario, davvero mi dispiace ma a Elisa non gli interessi, fattene una ragione " una delle sue amiche prova a consolarlo. Pensavo davvero fosse il suo ragazzo quando li ho visti al parco. Elisa si ferma al bancone, un cameriere viene a portarmi la guinness che ho ordinato "posso chiedere un favore? può dare questo alla bionda?" chiedo indicando Elisa, lui annuisce e le porta un biglietto. Lei si volta a guardarsi e mi vede seduto ad un tavolo in fondo al locale "scusate" la sento dire mentre si avvicina a me. "ciao bionda" "ciao" dice imbarazzata. Un pò di ansia mi sale...non so perchè, lei è cosi carina ma allo stesso tempo...non so che pensare "ti confesso che non pensavo di rivederti" affermo "ho fatto un casino quella sera" "ma dai cosa vuoi che sia per un bacio" "non potevi saperlo...ero fidanzato, ubriaco fuori da un locale e ho baciato una sconosciuta...tu che dici?" chiedo "è colpa mia so stata io a farlo per prima" dice Elisa guardando in basso "non volevo rovinare la tua storia, mi dispiace..." appoggio la mano sulla sua "ma dai mica è colpa tua, già c'era aria di tempesta...è finita perchè doveva finire. Indietro non si torna" dico io facendola sorridere " rimaniamo in quel locale fino alla chiusura quando ci cacciano. "Mi sembra di aver bevuto un pò troppo" dice reggendosi a me "siamo in due me sa...dove devi andare te?il mio hotel è qua dietro" affermo "io sto dalla parte opposta..." "dormi da me dai...ho un king size giuro che nun te sfioro" dico ridendo "va bene..avviso solo le mie amiche" dice prima di mandare un vocale.
Fine flashback
"Ti piace?" le chiedo dopo averle fatto sentire la canzone finita "da morire...davvero". 22 settembre, il giorno in cui eravamo a Londra insieme sulla ruota panoramica. Ho invertito le rotte, ho cambiato tutto, ho scelto una nuova immagine di me di cui essere fiero allo specchio. Ho sbagliato tanto, lo ammetto. Non so spiegare perchè io mi sia perso negli occhi di Elisa quella sera, o forse si. Mi ha fatto capire che potevo essere Niccolò davvero. E devo solo dirle grazie. Mi guarda seduta sul divano mentre io non mi muovo dal piano continuando a suonare. In un secondo la vedo alzarsi sfilandosi lentamente il vestito che aveva addosso, poi il reggiseno e infine gli slip...si appoggia al piano osservando il mio sguardo perso nel suo corpo nudo vicino a me. La sua mano sinistra prende la mia tirandola a se facendomi alzare dallo sgabello "Eli..." mi avvicino a lei facendola sedere sul piano e appoggiando le mani sulle sue cosce nude e tremanti. La mia bocca cerca la sua insistentemente ma lei si allontana "che stai a fa" chiedo guardandola "Eli che vuoi" le mie mani salgono sui suoi seni e mentre la sto accarezzando lei si avvicina e mi bacia "non ci riesco" mi dice "che hai?" dico allontanandomi. Lei mi riavvicina tirandomi per un braccio "non ci riesco a sta lontana da te" afferma prima di baciarmi. Le mie mani vagano sul suo corpo nudo mentre le nostre lingue danzano un ballo passionale come non avevano ancora mai fatto. Elisa mi toglie la t shirt e inizia ad accarezzare la mia pelle finche non sento suonare il campanello "porcatroia..." dico ricordandomi di aver detto ad Adriano di passare "mo lo mando via" affermo lasciandole un bacio a stampo "non importa...è il tuo lavoro..." "può aspettare" dico "resta ferma li" le ordino andando verso la porta di casa "Adrià puoi tornà dopo?te chiamo io" lui mi guarda ridendo "capito..."
"dove eravamo rimasti?" chiedo vedendola ancora sul piano "sei la prima persona a cui permetto di sta seduta qua" confido prima di baciarla. Un bacio delicato sulle sue labbra, uno sul collo, mentre scendo piano verso la sua intimità "Niccolò" mi richiama a sè, vuole solo baciare le mie labbra e torno sulle sue calde e morbide che mi avvolgono. Le sue mani si poggiano sui miei pantaloni facendoli scendere piano, le mie mani avvolgono i suoi seni mentre lei accarezza la mia erezione facendomi trasalire "adesso...qua ti prego..." dice sulle mie labbra "qua" confermo mentre Elisa si avvicina a me cercando di fondere i nostri corpi. Entro piano e sento che non aspettava altro, non ho mai sentito un calore simile avvolgermi "dio mio" sussurra al mio orecchio. Spingo piano mentre le sue gambe si aggrappano alla mia schiena. La sollevo un po dal piano e la sento completamente mia. Sto per venire quando la sento gridare e tremare ed esplodo poco dopo "oh...mio...dio..." "io voglio godere anche un semplice minuto..." dico quasi senza fiato abbracciandola. Questo viaggio che parte da sè, che non chiede il permesso mai a me....e io ho deciso che devo godermi le cose quando sono tra le mie mani senza lasciarmele scappare nemmeno un attimo. Ci penserò io a tutto, spero solo che stavolta con Elisa non si sgretoli nulla.
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RomanceNiente spoiler....terza storia che scrivo....protagonista indiscusso uno solo sempre