Capitolo 26

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22 Settembre 2021. L'estate è passata...la malinconia no. Oggi più che mai mi ritrovo a pensare a Elisa, a noi due. Apro la porta e mi viene consegnato un pacco "non ho ordinato nulla...vabbeh grazie ". Apro senza pensarci molto, forse sbaglio. Sicuramente sbaglio. Il contenuto di questa scatola mi cade dalle mani appena vedo quel volto. Il suo volto in una foto insieme a me. "Che stronza che sei..." dico alzando gli occhi al cielo. Come abbia organizzato questo non lo so, non so nemmeno quando ci abbia pensato. Mi siedo a terra a raccogliere le nostre foto e dei fogli in cui ha lasciato i suoi pensieri per me. La prima foto che mi appare è inquietante. Siamo noi coperti dalla testa ai piedi mentre andiamo a fare la spesa. Ricordo ancora quel ritaglio di giornale dove avevano capito che ero io insieme ad una misteriosa ragazza...non rideremo più di questa foto, o per lo meno lo farò io da solo. Mi passa tra le mani la foto fatta al pub la sera prima che io tornassi a Roma...noi che cantiamo pianeti e i nostri sguardi persi ad immaginare qualcosa che a breve sarebbe successo. Trovo una chiavetta, quella la tengo da parte..Mi soffermo invece a leggere un biglietto con la data del mio compleanno

"amore mio...chissà se avremo altri anni insieme...probabilmente se starai leggendo questa lettera sarà finita nel peggiore dei modi...ma sai che ti dico?noi ci siamo vissuti, ci siamo amati, ci siamo donati uno all'altro senza il minimo timore. Avrei tanto voluto essere Wendy per volare via con te e invece volerò via da sola....ma grazie Peter, grazie perché mi hai insegnato tanto. Mi hai fatto vivere i giorni più belli che una donna potesse immaginare, mi hai dato emozioni che non avrei mai creduto di provare...mi hai dato un sogno che si è spento quasi subito, ma è stato bello immaginare un piccolo marmocchio identico a te...

Niccolò ti prego...non smettere mai di vivere perché io non ci sono più...non smettere mai di scrivere...io ci sarò sempre...io non farò altro che brillare in mezzo a quelle stelle che conti la notte quando non riesci a dormire. La vedi quella stella che si illumina per prima e se ne va appena sorge il sole? Immagina sia io.....

Noi due saremo sempre sopra a qualsiasi limite temporale esista, saremo sempre sopra ai nostri limiti. Io sarò dentro ad ogni tuo respiro, nascosta nelle pieghe dei tuoi sorrisi mentre accarezzi i gatti, sarò dentro ad ogni tuo giorno più felice e in quello più triste. Sarò con te il giorno in cui ti sposerai o diventerai papà, sarò con te quando litigherai con Adriano perché sarai in ritardo come al solito...sarò sempre nelle tue corde. Insieme alla chitarra che ti ho regalato per Natale. Sarò lì.

Promettimi una cosa... non smettere mai di credere nelle favole... e non smettere mai di amare

Ciao matto.... la tua Eli

p.s. quando avrai smesso di piangere metti pure la chiavetta nel PC e goditi i nostri momenti più divertenti insieme...

"Ciao matta" dico alzando gli occhi al cielo. "Solo tu potevi fare una cosa del genere" dico ridendo. Non mi sono nemmeno accorto che mia madre è appena rientrata "oi mà" "Niccolò tutto a posto?con chi parlavi?" mi chiede preoccupata "con quella matta che m'ha fatto arrivare sto pacco...guarda qua" dico facendole vedere la scatola fatta da Elisa "io nun te leggo niente che sennò me ricoverano oggi" ammetto asciugando le lacrime. Mia madre mi stringe a sé, per un istante mi sento di nuovo a casa. "e questo cos'è?" domanda incuriosita da un collare "avevamo deciso di prendere un cane appena avremmo...vabbeh dai" dico cambiando discorso "perché non lo prendi lo stesso? te do na mano io se hai bisogno...sai che i cani sono una terapia..." afferma dolcemente "ci penserò" "oggi sarebbe il giorno giusto Niccolò..." ha ragione, oggi è il giorno perfetto "prima che cambi idea viè co me allora" dico prendendo il collare e le chiavi dell'auto. Andiamo all'allevamento che avevamo già visitato insieme lo scorso anno. Un vuoto mi devasta lo stomaco, sono un po titubante...vedo questi piccoli correre e noto uno che se ne sta in un angolo e mi guarda spaventato "non si preoccupi è solo diffidente ma è dolcissima" mi dice il proprietario. Mia madre mi guarda e sorride...dopo qualche minuto quella piccola palla di pelo si avvicina a me, sempre timorosa. Mi siedo sulle mie ginocchia e lei mi annusa le mani mentre gliele porgo. Non fa nulla se non sedersi vicino a me. In quel momento mi innamoro di quella cagnolina e decido che sarà lei a venire a casa con me "ho già un collare posso metterglielo?" chiedo. Il proprietario annuisce "il veterinario deve solo registrare alcune carte poi potete andare" "Niccolò come la chiamiamo?" mia madre incuriosita, io ridendo penso a quante litigate fatte su una canzone di Vasco uscendo dalla doccia e facendoci i dispetti e non trovo un nome migliore "Toffee" dico. In quel momento la cagnolina abbaia "lo vedi? piace pure a lei...vero Toffee?" mia madre sorride, forse il primo sorriso vero e non compassionevole nei miei confronti negli ultimi mesi. "forse è ora di tornare pure un po sui social, che dici Toffee? ti presentiamo a tutti?" La cagnolina abbaia e io sorrido. E sorrido davvero ora.

"Perdonate la mia assenza di questi mesi...non parlerò di quello che è successo nè adesso né in futuro...ma da oggi prometto che sarò più presente grazie alla mia dolce musa...saluta Toffee..." dico inquadrandola.

Adriano mi chiama "oi" "mi erano mancati i tuoi sorrisi Moriconi...dopo passo da te...hai un po di cene arretrate o sbaglio?" mi chiede "si si, dai nun comincià a scroccare mo...se vedemo dopo". Chiudo la chiamata e dopo aver concluso tutte le carte andiamo verso casa.

La notte è il momento più difficile da affrontare. Già di mio sono sempre stato insonne ora mi sveglio dopo averla sognata su quel divano, oppure sogno che siamo nella stessa stanza a parlare senza litigare. Stanotte non sarò solo...Toffee sarà con me. E forse riuscirò a dormire...la accarezzo e riesco finalmente a prendere sonno.

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