Capitolo 56

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Tra meno di un mese è Natale...il terzo Natale in cinque...i gemelli sono una continua sfida, Luna ed io non avremmo mai immaginato di provare tutto questo maremoto di emozioni. Siamo su una cazzo di montagna russa ogni giorno che passa...sorridiamo, urliamo, non abbiamo un secondo di pace.... "Niccolò dovete staccare un po....ce sto io coi piccoli, siete esausti e non ce la fai ad affrontare un altro tour se non prendi un po di tempo per te" "Ma, non ho bisogno di tempo per me...." "Luna si però....non lo dirà mai lo sai". Ascolto le parole di mia madre e penso che abbia ragione. L'ultima volta che siamo stati davvero soli noi due eravamo nel nostro altrove...quella spiaggia magica che credo sarà la meta giusta per noi. Ripenso a quando stavamo la e ancora non sapevamo che qualche mese dopo la nostra vita sarebbe cambiata...

inizio flashback

"te sei matto....Maldive?" "Maldive...un'isola verde tutta per noi...che voi di più?" dico ridendo mentre Luna cerca di non ridere "non ho mai sognato nulla di così bello Niccolò" afferma la mia bionda "nulla nulla?" chiedo io ridendo avvicinandomi a lei che indietreggia fino a cadere sul letto ridendo. Non ho mai visto un sorriso così pulito come il suo, qualsiasi sia il suo stato d'animo riesce sempre a far uscire quella luce speciale di cui mi sono perdutamente innamorato. "sei la cosa più bella che indosso" canticchia Luna mentre mi trascina sul letto "sei risorsa, sei il cielo sei il mondo...il mio mondo" continuo io sfiorando piano il suo viso "sei andata via sei tornata come un sasso nel cuore e..." "basta cosi Niccolò..." dice Luna poggiando le labbra sulle mie "voglio" "solo" "amarti" scandisce queste parole tra un bacio e l'altro prima che entrambi ci lasciamo travolgere da un lungo bacio, interrotti solo dal suono del mio cellulare. Vorrei non rispondere ma le chiamate non si fermano "Ni dai rispondi" . Mi arrendo e rispondo "dove cazzo sei finito Niccolò??dovevamo controllare il render per il palco..." . Panico...mi sono completamente dimenticato del mio lavoro. Non era mai successo "Clem c'è un piccolo problema...dieci minuti e mi collego" dico trafelato "ma che hai??da quando ti dimentichi??" mi chiede il mio agente curioso "eeeh" "se vabbeh ho capito...facciamo una cosa veloce e poi torni nel tuo mondo...salutami Luna" Clemente chiude la chiamata e noi scoppiamo a ridere "ma te rendi conto de che me fai fa??sei tornata per restare...per sempre per sempre per sempre..." affermo baciandola prima di andare a darmi una rinfrescata.

fine flashback

"vorrei stringerti sempre su un'isola verde e non dirti niente, ma dirtelo sempre..." queste parole mi risuonano da quando mia madre è uscita da casa e ora che sono solo con la mia chitarra ho un'idea su come farle diventare qualcosa di speciale. Mi fermo appena sento rientrare Luna "oddio dimmi che siamo soli ho bisogno di pace per almeno un paio di ore...silenzio, pace e silenzio" dice lei sedendosi sul divano affianco a me "torniamo sulla nostra isola verde" dico ridendo "non prendermi in giro Niccolò" "Lu...se mi dici di si tempo qualche ora e abbiamo tutto per partire" affermo "e i bambini?" "è un si?" chiedo ridendo "chissà...un giorno" dice lei ridendo "scema...quindi? chiamo Andrea?" insisto "cosa stai aspettando?" risponde lei togliendomi la chitarra dalle braccia "vorrai mica fa la chitarrista?" chiedo ridendo prima di prendere in mano il telefono per chiamare il mio amico e organizzare il viaggio.

qualche giorno dopo

Siamo appena atterrati e per un istante ho avuto un tuffo al cuore. Stesso resort, stessa suite, stesso periodo "ho un dejavu...l'ennesimo dejavu" dice Luna ridendo "noi viviamo tra il passato e il presente per costruire il nostro futuro...oooo...quasi quasi me la conservo sta frase" affermo abbracciandola "obiettivo di oggi dormire....dormire...dormire" afferma lei trovando consenso nel mio sguardo. Il jet lag ci uccide sempre, contando le ore di sonno perse appresso ai 3 nani di casa appena appoggiamo la testa sul cuscino ci addormentiamo. Passa qualche ora e sento un rumore sordo provenire da fuori. Mi alzo cercando di non svegliare Luna che non ha sentito nulla e guardo fuori dalla camera senza capire cosa sia successo. Mentre osservo il cielo penso di nuovo alla canzone che stavo scrivendo prima di partire così esco con la chitarra. Mi siedo sul terrazzo suonando e cantando piano senza accorgermi che la mia bionda mi sta filmando "posa quel telefono e vieni qua" affermo ridendo "non si preoccupi signor Moriconi so mantenere i segreti" afferma lei ridendo "allora dimmi cosa ne pensi" chiedo io "di cosa?non ho sentito nulla" "dai Lu smettila" dico posando la chitarra per lanciarmi su di lei "no no no Niccolò no!!aiuto!!no il solletico no" dice ridendo tra le lacrime "c'è solo un modo per farmi smettere" dico continuando a farla ridere "sei sempre il solito" afferma lei mordendomi il labbro inferiore "ma che cazzo fai!" dico scoppiando a ridere prima di poggiare le mie labbra sulle sue. Un bacio dolce e delicato che ben presto si trasforma in un incrocio tra i nostri corpi desiderosi di viversi. le mie labbra scendono piano sui suoi seni fino a poi scendere nelle pieghe più nascoste della sua intimità "Niccolò..." Luna ansima non appena le mie labbra si posano lentamente su di lei e sorrido vedendola cambiare espressione fino a farla esplodere di piacere. Piano risalgo baciandola fino a tornare sulle sue labbra mentre le sue mani mi sfilano i boxer. In pochi secondi i nostri corpi si fondono "cazzo Lu..." dico vedendola esplodere di nuovo dal piacere "non smettere mai Ni" dice prima di graffiarmi la schiena. "Luna...." dico mordendole il labbro mentre continuo a muovermi dentro di lei. Poco dopo sento il mio corpo tremare ed esplodo in un gemito seguito dalla mia donna...

Siamo così euforici da alzarci subito dopo per correre in acqua "facciamo come qualche anno fa...coccole, sesso selvaggio, tanto cibo e tanto sole" afferma Luna una volta in mare "non volevi dormire e basta?" chiedo ricordandole quanto mi avesse detto poco prima "dettagli...." afferma Luna scoppiando a ridere.




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