Capitolo 8

125 9 0
                                    

settembre 2018

È passata l'estate e con Luna abbiamo deciso di andare a Londra qualche giorno. Luna, quella ragazza tanto spaventata dall'amore che mi ha fatto innamorare di nuovo "terra chiama Ni..." Adriano mi risveglia dai miei pensieri "oh scusa stavo a pensà" ammetto "tra due ore devi sta in aeroporto?" mi chiede e annuisco. Vedo arrivare Luna e sorrido "te sei proprio perso" dice il mio amico mentre io ripenso al nostro primo appuntamento 

inizio flashback 

"che posticino romantico" dice Luna appena arrivati al ristorante "decisamente il posto perfetto per un primo appuntamento" affermo io guardando il colosseo poco lontano. La cena scorre tra una risata e l'altra, non sento nemmeno un po di imbarazzo con lei anzi, riesco ad essere me stesso, cosa solitamente difficile per me. 

"posso portarti in un posto?" chiedo sperando che Luna sia d'accordo e per fortuna lei annuisce. Saliamo in auto e vado verso la casa in campagna. Appena parcheggio scendiamo e ci sediamo sul divano sotto il portico. "aspetta un attimo" dico entrando in casa per poi uscire con due calici e una bottiglia di vino "a cosa dobbiamo brindare?" chiede Luna "alla fantasia...quella fantasia che trasforma in pianeti i sassi" affermo stappando la bottiglia e versando il vino nei bicchieri "o se vuoi alla fantasia che mi ha fatto immaginare questa scena stamattina " dico sorridendo "tu cosa?" "pensi di farti solo tu film mentali? guarda che ho capito sai..." dico poggiando le labbra sulla sua guancia. Luna si gira e quel bacio innocente si trasforma in un incrocio delle nostre labbra e delle nostre lingue che sembrano ballare insieme. Talmente presi da rovesciarci il vino addosso. "cazzo scusa so la solita imbranata" dice imbarazzata "smettila che qui di imbranato ci so solo io" dico ridendo "però sti vestiti bagnati..." dico sbottonandole la camicia "astuto più che imbranato " afferma Luna facendo lo stesso con la mia camicia. "se non vuoi " chiedo portando le mani al petto in segno di resa. Luna mi guarda "non credo di avere altra scelta " all'improvviso si lancia su di me tornando a baciare le mie labbra mentre le mie mani le sfilano il reggiseno dolcemente e iniziano a vagare sul suo corpo in preda a un'eccitazione incredibile. "andiamo dentro" dico facendola alzare per entrare in casa. Siamo nel salone della villa e mentre la guardo spogliarsi di fronte a me faccio anche io lo stesso. Mi avvicino al suo corpo nudo davanti al mio e inizio a lasciarle piccoli baci dal collo in giù, soffermandomi in mezzo ai seni per poi scendere fino alla sua intimità, le mie mani sfiorano il suo corpo così delicato e minuto e lo sentono tremare ad ogni mio respiro. Mi alzo per baciare quelle labbra e portarla con me su in camera. Mi siedo sul letto e la faccio sedere su di me "non sono mai andata a letto al primo appuntamento " dice lei alzandosi " per te faccio un eccezione" conclude prendendo tra le mani la mia intimità per infilarla  nella sua "non...è proprio...il primo,," dico tra un bacio e l'altro "il primo giorno però" afferma prima di iniziare a muoversi su di me a ritmo dei nostri battiti accelerati.

fine flashback 

"ciao Niccolò " Luna arriva e mi da un bacio sulle labbra " oh ma che hai?" mi chiede "guardavo come sei vestita " "ho qualcosa che non va?me so abbottonata storta?" "no no sei perfetta, sei vestita come quel giorno " dico sorridendo "oddio è vero...odio le camicie ma questa mi porta sempre cose belle" dice abbracciandomi. "me fate veni er diabete voi due..." dice Adriano ridendo "sei solo invidioso" ribatto ridendo mentre abbraccio Luna e vedo il mio amico scuotere la testa "dai muovetevi che Fiumicino ci aspetta " dice andando verso l'auto parcheggiata poco lontano.

Passano le ore e finalmente siamo a Londra. Lasciamo tutte le cose in hotel e andiamo verso la grande ruota. "ci pensi mai a lei da quando ci sono io?" Luna sa quanto Sofia sia stata importante "onestamente si, penso che vorrei raccontarle quello che sto vivendo con te, penso che vorrei riavere l'amica con cui sfogarmi e a cui chiedere consiglio..." più chiaro di così non potevo essere. Sofia farà sempre parte della mia vita "ci sei rimasta male?" "perche dovrei? racconteresti di noi alla tua ex, insomma...sarebbe una cosa bella" Luna mi abbraccia e sorride "e tu ci pensi mai a chi occupava questo posticino prima di me?" chiedo appoggiando una mano sul suo cuore "qualcuno che vive qui, si...ma per lo stesso motivo " mi spiazza questa sua affermazione "non ho capito chi vive qui?" chiedo contrariato "credo di averti raccontato di Lilli...era la mia migliore amica poi una sera eravamo ubriache e...vabbeh da quel giorno non ci siamo più parlate" "eravate ubriache e?" chiedo incuriosito "Niccolò dai...ho rovinato un'amicizia. fine" Luna cammina senza guardare dove sta andando "Attenta!che cazzo fai" dico tirandola per un braccio prima che un auto la investisse "stai bene?"chiedo preoccupato "no, ti ho appena detto una cosa che non sa nessuno e no...adesso non sarà più la stessa cosa " Luna si siede sulla panchina poco distante e io la seguo "mi dici cosa dovrebbe cambiare ora? " "niente, non cambierà assolutamente niente hai ragione"

la sera stessa 

Siamo in pub seduti uno di fronte all'altro, sarà la decima guinness che beviamo e siamo un po ubriachi "cosa è successo co l'amica tua" chiedo avvicinandomi  al suo orecchio "non ho capito" sposto la sedia a fianco a lei e le chiedo di nuovo "vuoi proprio saperlo?" chiede e vedendomi annuire mi bacia con passione. Si stacca da me dopo una decina di minuti credo "questo, è successo questo " mi alzo prendendola per mano per uscire fuori dal locale. " Niccolò che ti prende " la bacio sotto la pioggia che ha appena iniziato a scendere. Non smetto di baciarla nemmeno una volta in taxi e quelle labbra rimangono inchiodate alle mie mentre apro a fatica la porta della camera. mi tolgo in fretta i vestiti e lo stesso fa lei riprendendo poi a baciarmi. "devo raccontarti più spesso certe cose" afferma lei ridendo. io non capisco più nulla, so solo che sono dentro lei e con la mano poggiata alla testiera del letto do il ritmo a quella danza che i nostro corpi non aspettano altro di fare. nessun preliminare stavolta, ho così tanto bisogno di sentirmi dentro lei che non ho tempo e sento che anche lei non aspetta altro. la mia mano le accarezza la gamba facendola alzare e poggiare su di me. prima la destra, poi la sinistra. ,,"dai tu il ritmo..." dico baciandola e muovendomi incastrato nel suo corpo. quando sento le sue gambe tremare su di me capiamo entrambi che stiamo per arrivare al culmine e mentre lei respira affannosamente io le ansimo nell,'orecchio fino a farci travolgere da un orgasmo che non smette di farci tremare per un bel po. "cazzo....come siamo sudati...." dico ridendo mentre le sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.Le bacio la fronte e resto ancora tra le sue braccia "ti amo Luna" dico prima di addormentarmi inchiodato a lei.

Ridi e pensami ❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora