Capitolo 6

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Sofia e il suo sogno di diventare attrice....quante volte ne abbiamo parlato, quante volte ho sorretto un copione insieme a lei. Quante volte è stata ad un passo dall'avere un ruolo per poi vederselo sfumare sotto il naso. Ora che leggo questa sua lettera mi è chiaro tutto. Dalla prima all'ultima parola. Mi conosce benissimo, sa che mi sarei rovinato le giornate pensando alla sua partenza. Sa che niente e nessuno si metterà mai tra me e la musica, e non ha voluto farlo nemmeno lei. Non so se prendere il telefono e scriverle, non so che fare. Lei mi precede e trovo un suo messaggio "dimmi solo che non mi odi" solo questo mi scrive. Altro non serve e dal mio cuore escono queste parole "quando vivi un giorno bello ridi e pensami...a me basta solo questo per non perderti...." invio e poco dopo trovo una sua risposta "amici" sorrido. Non saremo mai amici Sofia, mai solo amici 

"vivi a pieno tutto, a mille, ubriacati e resta a ballare sola in mezzo alla strada, innamorati di un surfista biondo e comprati una casa sulla spiaggia, calpesta la stella col tuo nome inciso sopra nelle vie di Los Angeles, canta a squarciagola insieme ai tuoi amici...vivi tutto Sofia...e quando canterai le canzoni che ho scritto per te non piangere...ridi...ridi e pensa a quanto siamo stati bene.Non rimpiango nemmeno un minuto passato con te...rimpiango solo di non poterlo più vivere. E ora chiudi questa chat, metti il costume più bello che hai e tuffati nella tua nuova vita. Io sarò lì a guardarti sorridere. Buon viaggio So

Mentre le scrivo questo messaggio sento il cuore spezzarsi in mille pezzi. Mi asciugo il volto bagnato dalle lacrime prima di andare ad aprire la porta. Non so chi abbia suonato, quando apro mi trovo davanti i miei amici "Niccolò" Gabriele mi guarda dispiaciuto "tu lo sapevi vero?nun so incazzato, lo sapevi?" Gabriele annuisce. "sapeva che?" Adriano non sa mantenere i segreti quindi Sofia con lui non ne avrebbe mai parlato. Cosi racconto tutto ad entrambi, racconto anche del mio messaggio che le ho appena mandato.

"tu le hai scritto innamorati di un surfista biondo?" chiede Gabriele ridendo "alto e biondo, il contrario di quello che so io..." affermo con un mezzo sorriso "magari tornerà" Adriano non si rassegna "Cassio.... prima o poi tornerà lo so anche io" dico alzando gli occhi al cielo. "ma che faccio mo?aspetto che torni?dai c'ho 21 anni..." dico senza pensarlo veramente. Ho 21 anni si ma il mio cuore a pezzi ne sente 200. Il tempo mi insegnerà ad andare oltre, ad amare qualcuno che non sia lei. Nel frattempo scriverò.

Maggio 2018...Tre mesi sono passati. Sofia ed io non ci sentiamo più da quel giorno.Sto correndo a mille con la musica, mi sembra di vivere due vite parallele. Sul palco felice ed euforico come non mai, quando torno a casa invece mi sembra di vivere nel corpo di un altro, chiuso in me e con lo sguardo triste. Sono a pranzo fuori e come succede ormai molto spesso si avvicinano delle ragazze per chiedermi una foto. Non lo nego mai, anche se a volte mi pesa sorridere pure se sono incazzato "oh carina la bionda Ni" mi dice Adriano ridendo "pure la mora nun è male eh" rispondo io. Vedo che le ragazze si siedono su uno dei tavoli all'esterno del locale "nun ce prová" dico ad Adriano vedendolo andare verso di loro "daje su" qualche minuto dopo Cassio torna "vedi te che voi fa, io stasera esco co loro a trastevere...se voi veni pure te..." lo guardo e alzo gli occhi al cielo. Penso che sia anche il momento di lasciarmi andare un po, ma non so come fare "Adrià va bene..." dico dandogli una pacca sulla spalla 

Siamo arrivati al locale, il mio pub preferito. ci sediamo al banco aspettando che arrivino. Mi alzo per andare a salutare dei ragazzi che avevano suonato con me quando mi scontro con qualcuno "e guarda ndo cammini..." mi sento dire "scusa scusa non volevo ti sei fatta male?" chiedo aiutando la ragazza a rialzarsi "tutto a posto" dice seccata. La guardo e sorrido "posso offrirti qualcosa per farmi perdonare?" lei annuisce "comunque piacere Niccolò " "piacere" dice senza dirmi come si chiama "piacere?" "vedremo se meriti di sapere come mi chiamo o se sei l'ennesimo caso umano" alla sua affermazione rido "ci sto" questa ragazza sembra divertente. mezz'ora dopo "oh ma che fine hai fatto?ste due so du cozze me sa che avevi ragione te" Mi ero completamente dimenticato di Adriano "se devi trovare na scusa per andare non serve" sento dire dalla ragazza misteriosa "veramente me so dimenticato de l'amico mio pe colpa tua e mo m'ha pure detto de daje na mano...ma io da qua nun me movo" è incredibile, questa ragazza mi ha rapito completamente. "damme er telefono tuo" la guardo e non capisco "damme er telefono tuo che chiamo sto amico e faccio na scenata dai" qualche minuto più tardi vedo avvicinarsi Adriano "chi è la santa che devo ringraziare?" chiede guardandomi per poi voltarsi verso di lei "Luna?" "vi conoscete?" domando io "è sorella di una mia amica...me sembrava una voce familiare la tua" dice Adriano sorridendo "aspetta quindi se tu sei....e tu sei....no dai" la guardo ridendo "non ho capito il tuo discorso ma almeno ora so come ti chiami" affermo "no tu sei stato qua co sta bionda a bere e manco il nome suo le hai chiesto?" "o Adrià fatte un po de fatti tua" dico "ohi Luna tutto a posto?" la vedo con lo sguardo perso nel vuoto "eh?no no nun me sento bene...te spiego...te sei Ultimo?" annuisco non capendo dove vuole arrivare "ok, te quindi sei Ultimo, vieni nel locale dietro casa mia a bere e ti scontri co me...me offri da bere e io come na cretina manco te riconosco" "intanto io so Niccolò e me so presentato...e se so stato bene fino mo è perché nun stavi a bere co Ultimo..." "davvero sei stato bene?" Luna sorride mentre me lo chiede "era da un po che non stavo cosi" "Ni, Luna...io vado a fa un giro eh" dice Adriano facendomi l'occhiolino "che scemo" affermo io "quindi te abiti qua a trastevere?" Luna annuisce "che dici se usciamo a fa du passi, fuma na sigaretta..." pago le ultime cose rimaste ed esco insieme a lei dal locale. Mi sembra così strano eppure giurerei di aver passato mille altre serate con lei da quanto ci sto bene. La sto accompagnando a casa "posso offrirti io qualcosa?" mi chiede imbarazzata, un po come me che annuisco e basta seguendola sulle scale che portano a casa sua "mo me spiego perché c'hai sto fisico" dico sorridendo "fa le scale rassoda i glutei no" afferma Luna "ma mica dicevo quello io. che maliziosa" "sto salendo le scale e sei dietro di me...mi pare chiaro che non ti riferivi ad altro dai" risponde Luna prima di aprire la porta. Ok, ora sono in imbarazzo "oddio ma t'ho fatto arrossí " Luna mi sta facendo impazzire, davvero. 

Guardo il telefono e trovo un messaggio di Adriano "ndo stai?daje Ni che te lasso qua" cazzo mi ero dimenticato di essere in macchina con lui. "Luna scusami tanto ma Adriano mi aspetta per tornare a casa..." "non fa niente tranquillo vai pure" mi dice sorridendo "mi dai il tuo numero?" dico dopo aver scritto il mio su un foglio. Luna si alza, prende il suo telefono dicendomi "non serve" e sento squillare il mio. "Grazie per la bella serata...quando vuoi" dico avvicinandomi per darle un bacio sulla guancia "quando vuoi tu" risponde lei dandomi un bacio sull'altra guancia.Mi viene spontaneo abbracciarla "so stato proprio bene stasera" ribadisco "eh lo so lo so sono una ragazza simpatica" afferma lei prima di chiudere la porta. Una volta fuori dal suo loft scendo le scale e mi sembra di volare a un metro da terra. "eh scusa Adrià me so perso la cognizione del tempo " "vedo che hai trovato il sorriso però " dice. e mi guardo riflesso nella vetrina a specchio di un bar "vero" dico sorride do ancora "quindi?Luna?" mi chiede il mio amico "eh già...Luna" "te sei fissato co le attrici" appena Adriano mi dice questo mi si gela il sangue "no no non dirmelo...non sei serio" "ma che te cambia?" "cambia che se pure lei scappa da me il problema so io" "Ni....ma te stai a senti?hai appena bevuto du robe co lei e mo pensi a quando se ne andrà se se ne andrà....ma goditela sta vita che oggi ci sei e domani te salutano co l'acqua santa" Adriano sempre dritto al punto "me sa che hai ragione corro troppo sempre"

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