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IVY

«Io, invece...» parlò «...giuro che ti amo.»

Lo fissai per un'istante.

«Tu non mi ami, Hunter.»

«Quello lo so io...» sussurrò «...non tu. E sai meglio di me ciò che è successo a noi o alle nostre famiglie, però...» si mordicchiò il labbro inferiore per un po' «...è più forte di me e per quanto una persona possa sforzarsi, al cuore non si comanda. Accade!»

«No che non accade.» Scossi la testa lievemente ammucchiando i miei pensieri affine di spiegargli meglio a parole ciò che pensavo di noi. «Io credo che tu ami il modo in cui io ti amo. Ciò che ne trai, ciò che faccio per te o come ti faccio sentire...» sospirai frustrata ma convinta di ciò che stessi affermando «...l'amore che acclami tu lo si pronuncia a parole, è facile, ma per quello, ne sono capaci tutti...» stavolta mi osservò attentamente aggrottando la fronte «...l'amore vero e quello di cui parlo io , ovvero, sacrificio. Sacrificare i tuoi desideri, i tuoi bisogni, le tue necessità per il bene di chi ti sta affianco. Non confonderlo con l'annullarsi come persona, non è di quello che parlo. Mi riferisco al fatto che l'amore è quando il desiderio più profondo del tuo cuore non riguarda più te. Quando si migliora senza che la persona che si ama te lo chieda, perché si ha paura di perderla. Quando si dorme sereni la notte con la consapevolezza che ti darà per sempre il buongiorno perché non la può immaginare una vita senza di te. Quando al solo vederla quella persona, la tua testa piena di pensieri si alleggerisce ed il rumore del mondo non ti fa più paura perché andresti in guerra mano nella mano con lei. Ed è questo tutto ciò che ti basta per farlo. Si suda, ci si comprende, si ride insieme, si cade.» Replicai, e ad ogni mia parola le rughe che formavano la sua espressione facciale si ammorbidirono, donandogli un'aria visibilmente calma. «C'è molta differenza quando una persona si innamora, come nel tuo caso, e hai ragione quando dici che succede e non lo fa apposta. Il problema è che l'amore vero non deve accadere, Hunter..» mi passai la lingua tra le labbra per inumidirle mentre lui portò la sua mano sul mio viso e mi accarezzò teneramente la guancia con il dorso. Il suo tocco sembrò quasi impercettibile ma in compenso fece bene alla mia anima «... l'amore si fa perché si sceglie di farlo nonostante tutto. Ci si sceglie pur avendo a disposizione altre alternative.»

«Tu mi hai scelto?»

Tirai un respiro lungo e gli occhi si gonfiarono di pesanti lacrime dettate dalla sofferenza. «Sempre ed in ogni istante, e tu lo sai meglio di me.» Parlai pacata. «Forse ti ho scelto anche troppo. Forse anche quando per noi non c'era più niente da fare, o quando hai recato pene insormontabili al mio cuore, destabilizzando l'immagine che avevo creato su di te. Ti vedevo come tutto ciò che nella vita mi era mancato e mi bastava farlo per sentirmi piena. Completa! Avevo affidato ogni cosa che mi apparteneva a te, indipendentemente da tutto, ed eri l'unico di cui mi fidavo ciecamente senza dover domandare..» mormorai un po' delusa «...a tanto arrivava il mio amore per te, Hunter.»

Non fiatò, ma la sua mano si mosse instancabilmente sul mio viso tracciando il contorno delle mie labbra, i lineamenti del mio naso o quelli delle sopracciglia.

«Non costringo mai nessuno a scegliermi. Non è giusto! Non vorrò neppure che qualcuno rimanga con me per paura della solitudine o per noia. Eppure, sai cos'ho sempre pensato di te? Che tu calzassi a pennello nella mia vita e ti incastrassi alla perfezione ad essa...» ripresi a parlare «...ora però, non lo farò più. Né per te e neppure per nessun altro! Chiunque esso sia. Non tratterrò più nessuno cercando di convincerlo che valgo o che sono abbastanza, perché in fondo la vita è troppo breve per aggrapparsi a qualcuno che non è sicuro di voler restare al mio fianco. Io non chiederò più nulla.»

«Non ce ne sarà bisogno...» m'interruppe accarezzando col pollice il mio labbro superiore «...perché io resterò. Non andrò via e mi maledico per averti abbandonata, piccola, perché ho sempre voluto restare.» Disse fermamente. «E resterò. Non perché sarai tu a domandarmelo, ma perché è il mio cuore che mi dice di farlo. Sei tu il posto a cui appartengo...» mormorò con lo sguardo lucido, al che, pensai si stesse burlando di me e sorrisi, alzandomi in piedi «...non sono perfetto, lo ammetto...» si sollevò anche lui abbandonando il materasso «...faticherò a migliorare e tu dovrai faticare tanto per sopportarmi. Non sarà facile per entrambi! Ma ciò di cui sono convinto è che io e te siamo fatti per stare insieme. Io non vedo alternative oltre a te, Ivy. Sin dal primo istante sei stata l'unica che nel bene o nel male ha visto il mio valore. Tanto, poco...che importanza ha? Tu mi hai apprezzato per ciò che fossi o cosa potessi aggiungere alla tua vita.»

HUNTER  2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora