IVY«Com'è andata la visita l'altro giorno?» La voce di Ayron mi riportò alla realtà e chissà da quanto tempo stavo giocherellando con il cibo nel piatto.
«Quale...visita?» Chiesi inconsapevole di quale errore avessi appena commesso. Il moro sbatté le palpebre un paio di volte confuso, ricordandomi che gli avessi mentito. «Ah, il controllo dal medico...» mi sentii in imbarazzo «...alla grande. Dice che sono quasi guarita.»
Sorrise. «E sei stata fortunata che quel tizio non ti abbia danneggiato qualche organo interno. Se solo ci penso...» sbuffò tremendamente affranto. Io invece mi limitai ad annuire ripercorrendo per qualche istante la scena e la cosa mi rattristì «...sai, non avrei mai pensato di dirlo, ma sono contento che Serkan abbia mandato quel Hunter a casa tua in quel momento.» Estirpò fuori dalla bocca il nome del ragazzo come se stesse sputando veleno.
Ma perché, Ayron?
Perché devi nominarmelo?«Mi chiedo chi sia quel tizio e da dove sia sbucato.» Le sue labbra si tesero, segno che qualcosa lo stesse facendo riflettere.
E cosa?
Sicuramente la questione era legata a me.«Vi è piaciuta la cena?» Cambiai discorso di punto in bianco. «Perché a me i piatti che avete portato voi sono piaciuti molto!» Vidi la bambina sorridere ed annuire.
«Ayron sa cucinare bene...» mormorò la sorellina assaggiando il dolce «...ma anche tu sei molto brava!»
«Grazie Serin...» allungai la mano affine di stringere la sua «...sei un tesoro!»
«Posso chiederti una cosa?»
Annuii curiosa. «Ma certo. Dimmi tutto!»
«Perché hai preparato la valigia?...Parti?»
Il mio sorriso si allargò ed il suo mi seguì a ruota libera. Così, abbandonai il tavolo e corsi a prendere quella che doveva essere la sua sorpresa di Natale. «Ecco, tieni!»
«Cos'è?» Esclamò euforica mentre il fratello ci guardò incantato, come se stesse assistendo alla scena più bella di un film. Amava così tanto quella piccola creatura che la mia premura lo colpì, e non poco. «È per me?»
Si strinse la busta al petto.«Beh, scopriamolo!» Scrollai le spalle in attesa che lo aprisse. «Hai detto che desideravi volare per salutare la mamma, no?»
Annuì sprizzando gioia mentre le sue manine aprirono la busta con cautela, seppur sprizzò frenesia da ogni poro della pelle. «Sono...sono...» osservò meglio «...dei biglietti per Cappadocia?!» Sgranò occhi e bocca in contemporanea facendomi palpitare forte il cuore per la gioia trasmessami. «Andremo in mongolfiera?» Sghignazzò balzando in piedi prima di saltellare nella mia direzione mentre annuii abbracciandola.
«Piano, Serin!» La raccomandò il fratello temendo potesse farmi male mentre incominciai a danzare assieme a lei come se avessi nuovamente dieci anni.
«Tutti e tre?» Domandò la piccola, al che, guardai Ayron confermandolo.
«Tutti e tre!»
«Tutti e tre?» Il ragazzo sgranò gli occhi non aspettandoselo affatto. «Dici sul serio?»
«Ti tocca, Ayron!» Lo derisi.
«Ayron potevi anche non invitarlo...» parlò la piccola facendo ridere il ragazzo «...un weekend soli tra ragazze sarebbe stato l'ideale! Smalto sulle unghie, treccine ai capelli, shopping! Oh Ivy, quanto vorrei avere una sorella come te!» Mi abbracciò nuovamente a sé. «Ma ora che ti ho trovata non ti lascerò mai più.»
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