IVYBalzai di soprassalto quando udii il cellulare vibrare sopra il tavolino. Ero totalmente sfasata ed i muscoli erano così tesi che mi fu perfino difficile sollevare il braccio per prenderlo. Così, ancora sdraiata a terra e con le palpebre serrate risposi senza controllare chi fosse.
«Pronto.»
«Mi auguro che tu sia già per strada....» udii dall'altra parte una voce maschile e storsi il naso «...perché ho detto a Serkan che ti ho mandata a comprare del ghiaccio, Ivy! Se non sarai qui entro mezz'ora, perderemo il lavoro entrambi!»
Strofinai la testa indolenzita con la mano libera non capendoci un accidenti.
«Ayron?»
«Sissignora!»
Piegai il busto in avanti di scatto puntando lo sguardo fisso sull'orologio appeso alla parete ed il quale segnava le ventuno e trenta di sera. Cazzo!
«Sì, sì....sto arrivando!» Balzai in piedi come una molla scoprendo che Hunter non fosse più sdraiato sul divano. Ma che diavolo-....era già andato via? e per giunta, in quelle condizioni?
«Me lo auguro! Datti una mossa.» Minacciò. «Mannaggia a me che ti copro il culo.» Farfugliò qualcosa anche se gli chiusi la telefonata in faccia non avendo la minima voglia di sprecare il mio tempo con lui. Piuttosto, dov'era Hunter? In compenso, però, il fatto che se ne fosse andato significava una cosa : stava bene!
Corsi in fretta e furia in bagno per darmi una minima sistemata ; mi raccolsi per bene i capelli e lavai faccia e denti prima di dirigermi in camera da letto dove per mia sorpresa....
«Brutto...bastardo...» sputai a denti stretti e col fiatone , vedendolo dormire nel mio letto. M'innervosii, ma continuai comunque a prepararmi. E non poteva svegliarmi anziché lasciarmi lì per terra come un'idiota? Certo che aveva proprio una bella faccia tosta! Insomma, ero stata sveglia a prendermi cura di lui per ore e ore, instancabilmente, e il signorino se la poltriva nel mio letto. Provai a placarmi non avendo tempo per pensare a Hunter. Afferrai la borsa ed uscii di casa velocemente pensando di portargli qualcosa da mangiare al mio rientro. «Merda!» Imprecai quando mi ricordai di un particolare che non sarebbe di certo passato inosservato. Il sedile del conducente era ancora macchiato del suo sangue ed io avevo dimenticato di ripulirlo. Sfregai sopra la pelle beige la mano e tirai un sospiro di sollievo scoprendo che si fosse seccato. Bene, avrei pensato più tardi a quello. Ciò che mi stava preoccupando di più in quel momento era il fatto che Serkan avrebbe potuto licenziarmi, ed era soltanto il mio secondo giorno. In compenso, però, quel ragazzo, Ayron, si guadagnò qualche punto.
Giunta al Vortice non seppi nemmeno dove parcheggiai o se spensi i fari o chiusi il veicolo. Mi catapultai fuori dall'auto indossando di corsa la mia uniforme ed entrai passando dal retro del locale.
«Dov'è quella nuova?» Udii Serkan rivolgersi ad Ayron che tentennò, finché sbucai alle spalle del moro giusto all'ultimo.
«Eccomi, ero a comprare del ghiaccio....» mormorai tra un affanno e l'altro «...come Ayron aveva ordinato. L'ho lasciato di là!» Indicai col gesto di mano il magazzino mentre gli occhi astuti del pelato si assottigliarono, come se mi stesse studiando.
«Di là hai detto?»
Annuii velocemente con la testa.
«Di là ci sono i cessi! Il magazzino è di qua.»
«Già, Ivy si confonde un po'...» prese parola il moro alla mia sinistra mentre incominciai a darmi da fare asciugando dei bicchieri con un canovaccio «...però è brava ed impara in fretta.»