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HUNTER

«Forza.» Le feci un cenno di testa mentre scese sulle ginocchia non smuovendo lo sguardo da me, soprattutto quando spogliai della maglia lanciandola via, guardandola baciarmi e mordermi il cazzo attraverso i pantaloni. «Avanti, slacciali.» Dissi tirandole il maglione che attraversò la sua testa arruffandole i capelli. Glieli accarezzai delicatamente raccogliendoli nella mano come una coda di cavallo mentre cacciò fuori il mio arnese che si erse a lei in tutta la sua maestosità.
Eccitato, duro, venoso.
«Succhia!» Esclamai tenendoglielo fermo con la mano libera, finché la sua bocca calda si schiuse ed avvolse la cappella.
«Occhi a me, Ivy.» Aggiunsi gemendo per l'eccitazione quando lo leccò in lungo ed in largo cercando poi di ingoiarlo tutto, a fondo, mostrandomi che se lo meritasse. «Ahhh....cazzo!» La mia mano si aggrovigliò tra i suoi capelli umidi quando aspirò forte svuotando le guance, mentre le spinsi più a fondo l'uccello facendola prima soffocare e poi tossire.
Io sorrisi compiaciuto, lei non demorse e riprese a trattarmi con cura. Una delle sue mani prima appoggiate alle mie cosce scese affine di infilarsi tra le sue per provocarsi piacere, ma non glielo permisi. «Non ti ho detto di toccarti!»  Mi chinai in avanti per slacciarle il reggiseno volendo assistere allo spettacolo che mi avrebbero regalato i suoi capezzoli tesi ed impazienti di farsi torturare da me. Cacciò nuovamente fuori la lingua a lungo, aspettando che le usasse la bocca a mio piacimento, ma mi limitai solamente a strofinarle sul viso il cazzo bagnato dalla sua saliva. Il mio respiro divenne affannoso, i suoi occhi languidi e desiderosi di me. «Devo scoparti la figa...» le infilai il cazzo in bocca di nuovo, dondolando i miei fianchi avanti ed indietro «...proprio come ora ti sto scopando la bocca, ma più forte e più profondamente. Stanotte sarò brutale!»

Ansimò e le notai il bisogno fisico di essere dominata da me, disegnarsi sulla sua espressione facciale frustrata.
Desiderosa.
Impaziente.

«Ti prego...» supplicò estasiata e con un filo di voce dando al mio ego una spinta fulminea «...sto impazzendo.»

«Zitta, non ti ho detto di parlare !» Arrotolai i suoi lunghi capelli attorno alla mia mano, azzittendola con il mio arnese,  dopo essermelo accarezzato un paio di volte per il suo piacere visivo. «Oggi mi hai fatto arrabbiare, Ivy...» mormorai facendola ghignare «...e stanotte ne pagherai le conseguenze.»

La sollevai prendendola in braccio e mentre le ficcai la lingua in gola, lei incrociò le sue gambe dietro la mia schiena. Sentirla addosso al mio addome così bagnata mi fece riempire le palle fino all'orlo di tutto il seme che volli versarle dentro.
Era mia.
Soltanto mia.
Mi faceva incazzare, ma la amavo più di ogni altra cosa al mondo. La divorai leccandole il collo che lei allungò per me, mentre le mie mani si fiondarono nelle sue natiche tonde e sode.
Cristo Santo!
La mia condanna.
Il mio peccato.
Peccato per il quale avrei attraversato mille inferni.

La portai in camera mia e la gettai di peso sul letto e per poco non cadde sul pavimento spezzandosi l'osso del collo. «Hunter!» Mi rimproverò beccandosi una sculacciata sul culo. Non forte da lasciarle un livido, ma ben moderata, giusto per arrossarle e marchiarle la carne con la mia impronta.

«Fammi vedere come ti sei bagnata.» Le strappai gli slip e le afferrai entrambe le caviglie per poi allargarle le gambe. Aveva la figa che colava di piacere,  inondata di calore. Il mio senso di proprietà su di lei la fa eccitare fin quasi allo svenimento, e la cosa mi piacque .
Morivo vedendola così succube di me.
Il mio cazzo grosso e palpitante pulsò nel vederla guardarmi con tale foga, desiderio ed ammirazione.

«Mi ami?» Chiese il mio piccolo viso d'angelo mentre le allargai maggiormente le cosce.

«Più della mia vita.»

«Mi farai male?»

Ghignai malizioso strappandole un sorriso da smorfiosa. «Tremendamente.» Dissi prima di usare la punta della mia lingua per separare le sue pieghe delicate e sprofondare nel suo dolce nettare.
Dio!
Che avevo fatto di decente nella vita per meritarmela? La sua testa si piegò all'indietro con un gemito sfrontato arrendendosi a me mentre percepii la lussuria divampare nel mio corpo.

HUNTER  2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora