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IVY


Che c'entrava Hunter con Serkan? Fissai Ayron negli occhi e lui ricambiò lo sguardo come se mi stesse sfidando. Che significava? Per caso sapeva qualcosa di cui io non ero al corrente? 

«Che c'è? Perché mi guardi così?» Domandò incominciando ad asciugare dei bicchieri. «Il tuo ragazzo non te l'aveva detto?» Ghignò, ma fu come se stesse provando compiacere nel vedermi attonita.

«Tavolo due.» Mormorò l'altro barista facendomi ritornare in me.

«Devi comunque andartene da qui!» Risposi ad Ayron a bassa voce. «È pericoloso, non essere stupido!»

«Tavolo due, Ivy!!» Ribadì l'altro alzando il tono.

«Un attimo!» Io ed Ayron lo sgridammo all'unisono. «Ora va, ha capito! Grazie.» Esclamò il moro stavolta riprendendo il collega che si allontanò mentre io sospirai, sconvolta dalla sua incoscienza. 

«Senti, Ayron...» esordii prendendo in mano quello stupido vassoio «...quant'è che ti pagano quelli?» Feci riferimento alla polizia mentre lasciò perdere i bicchieri ed appoggiò entrambe le mani sul banco. 

«Se credi che io lo faccia per denaro allora ti sbagli di grosso. Io non ammazzo gente per soldi...» aggiunse «...come fa il tuo uomo. Lo faccio per sradicare tutto questo letame dalla nostra società, e soprattutto, lo faccio per onorare il mio Paese e la mia gente!»

«Perciò vuoi fare l'eroe, eh?» Sputai avvelenata volendo prenderlo a pugni. «Allora mi auguro che il tuo onore e questa gente di cui non importa un bel niente di te, valgano la vita di tua sorella!»

Tese la mascella e digrignò i denti in modo feroce. «Ivy-....» ringhiò, visibilmente toccato dalle mie parole. E finalmente, direi, poiché quello era proprio il mio intento. «Mia sorella è al sicuro e non è affar tuo ciò che faccio o non faccio della mia vita! Intesi? Non voglio niente, né da te e neppure da quel criminale del tuo uomo.»

«Dannazione, quanto sei cocciuto!» Scossi la testa meravigliandomi della sua stupidità.

«Senti, vai a consegnare quel vassoio e non parlarmi più...» esclamò serio «...piuttosto, pensa ai tuoi problemi, perché ne avrai molti una volta che avremo messo dietro le sbarre tutta questa gente. Il tuo Hunter compreso!»

«Hunter compreso-?...» sgranai gli occhi quando udii alle mie spalle la voce di Hunter «...a che ti riferisci esattamente?» 

Merda. 

Gettai un'ultima occhiataccia ad Ayron e mi allontanai col vassoio dirigendomi al tavolo numero due dove Serkan attendeva impaziente nei divanetti, coccolato da una bella donna mezza nuda, alla quale, poco dopo si aggiunse anche la spogliarellista che avevo beccato assieme a Hunter nel privé. 

«Finalmente!» Mormorò spazientito una volta che mi avvicinai e porsi i bicchieri. «Perché ci hai messo tanto?»

«Le farà male la ferita. Sembra mezza morta, non vedi?» Sghignazzò la tizia con la sua cazzo di parrucca rosa in testa. Sollevai lo sguardo dal vassoio ed incrociai il suo, mentre Serkan captò i fulmini e le saette che svolazzarono nell'aria. Provai a mantenere la calma, ma nulla. Quella faccia tosta meritava proprio una bella lezione.

«Esme, ora basta.» Ci pensò il nostro capo a rimproverare quella gatta morta. Ah, così aveva un nome? Esme. «Fai la brava, intesi?» 

«Che vuoi farci? Non riesco proprio a stare zitta.» Parlò atteggiandosi da diva, anche se sembrò solo che una ridicola. 

HUNTER  2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora