Capitolo 9

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Appena distolgo lo sguardo vedo aprirci una signora sulla cinquantina,poco più poco meno,mora con gli occhi color nocciola e le labbra fine.
Ci saluta e mi tende un abbraccio che io ricambio sorridendo,una delle regole piu importante per i pranzi o le cene con i parenti:è sorridere,per qualsiasi cosa.

Non so bene chi sia,ma penso la madre di Julie. I tratti del viso sono simili ai suoi,si assomigliano molto,e poi sembra una persona gentile una di quelle che sorride sempre,ma di solito dietro sorriso ce sempre qualcosa...

Ci accoglie nella sua dolce casa,piena anch'essa di fiori e piante.Di tutti i tipi,che spuntano da destra a sinistra.

Entriamo dentro e nel salotto ci sono delle persone che ci stavano aspettando;presumo siano il padre di julie,gli zii con una dolce bambina,biona con i codini e gli occhi verdi e quando ci vedono, ci vengono incontro a salutarci con due bacetti uno nella guarcia destra,e un'altro nella guancia sinistra -nel paese in cui vivo io si ci saluta cosi-.

Ci leviamo il giubbotto,li prendo e li poso nell'attaccapanni. Mentre posavo  i giubbotti,mi passa accanto un ragazzo,penso abbia la mia età o poco più,tirandomi una spallata,<<Scusa>>ho detto io,ma lui non si è neanche girato a guardare.

Che maleducato,secondo me non mi vuole qui,credimi neanche io vorrei essere qui in questo momento,di la ci sono delle persone che neanche conosco,alcune solo per sentito dire. Prevedo un luungo pranzo.

Appendo i giubbotti e vado a sedermi a tavola vicino a mio padre,che sta chiacchierando con il padre e lo zio di Julie.

Io li ascolto,sembrando interessata -spoiler non è vero-.
È arrivata julie che si stava cambiando,saluta me e mio padre e si ci siede accanto. <<comunque sono proprio una bella coppia>>penso tra me e me.

<<Alex,vieni a tavola>>dice urlando il signor Walter. È il ragazzo di prima,almeno stavolta mi degna di uno sguardo.
Ha gli occhi nocciola come la madre,e i capelli neri come il padre,e ha delle lentiggini leggere sul naso.

<<Bene adesso che ci siamo tutti possiamo mangiare>>dice la signora Walter.<<Meno male,non vedevo l'ora>>dice il marito leccarsi le labbra,e io soffoca una risatina.
Ci impiatta i piatti e mangiamo la mia amata pasta a forno.
La bambina fa un po di capricci,ma poi alla fine si mangia la sua pastina.

Dopo che abbiamo finito di mangiare si mettono tutti a parlare.
Io gioco con la bambina che mi ha preso di simpatia,mi abbraccia e mi da bacini,è proprio carina,e io guardandola nei suoi grandi occhioni verdi mi sono persa nei miei pensieri -come sempre- su come potrei dire a mio padre che parto per la Grecia.

Perché si voglio partire,non faccio una vacanza da 6 anni,lultima volta è stato per il compleanno di mia madre,aveva compiuto 40 anni,e al posto di festeggiare,ci siamo fatti un viaggetto solo noi tre,in Spagna a Valencia,la sua città preferita...quindi adesso che Alice,me lo ha proposto vorrei partire e fare nuove esperienze.

Per tutto il pomeriggio giochiamo a scopa -un gioco con le carte-in cui vinco per tre volte di fila <<Ally ma sei unacampionessa di scopa e non c'è l'hai detto?>>dice scherzando il signor Walter <<Eh si mi dispiace,dovevo dirlo prima di farvi perdere i soldi >>dico io tendendo il gioco. E tutti a tavola ridiamo.

<<Ehm Ehm>>si schiarisce la voce mio padre per placare le risate.
<<Io e Fred dobbiamo dirvi una cosa>>dice in seguito Julie,tutti a tavola annuiamo<<ehm... come dire... beh...>><<sono incinta!>>rivela Julie dopo tanti giri di parole.

🧊🔥SPAZIO AUTRICE🔥🧊

Ciao miei amati lettori,vi aspettavate questa notizia da Julie e Fred?
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