Capitolo 11

19 16 0
                                    

A un tratto però sento che  mi afferrano delle braccia grandi e forti,mi giro vedendo chi sia anche se già so chi potrebbe essere <<che cazzo fai?!>>sbotto incazzata,<<ti sto portando via con la forza >>risponde lui soffocando una risatina <<lasciami andare!>>dico io dandogli pugni nel petto,<<continua pure,tanto non mi fai niente>>.

Dopo un po' smetto,mi sono stancata,wow ma per quanto ho camminato?Siamo così lontani dalla casa Walter. <<Finalmente hai finito di tirarmi i tuoi  stupidi pugnetti ragazzina >>dice lui con un sorrisetto sghembo,<<lasciami andare!>>protesto io,lui mi ignora. <<Posso camminare da sola>>dico io secca<<non mi pesi,e poi potresti scappare e poi chi la sente mia madre>>sbuffa lui.

<<Uu,qualcuno qui ha paura della mammina>>dico facendolo innervosire,e lui in risposta mi fa saltare dalle sue braccia e poi mi riprende <<MA SEI PAZZO?!>>sbotto a quel punto,lui risponde con una scrollata di spalle <<Va.fan.cu.lo>>dico scandendo bene ogni parola.

Arriviamo davanti casa finalmente e mi fa scendere,<<non c'è bisogno che mi ringrazi>>dice lui col suo sorrisetto sghembo,<<semmai potrei strozzarti>>rispondo io sorridendo,suona il campanello e mentre ci vengono ad aprire mi rendo conto di quanto sia sex. Cazzo ha dei muscoli di ferro e dei pettorali così scolpiti.Non posso dire che sia brutto.
Ad aprire ce mio padre <<Ally!>>esclama lui abbracciandomi,restiamo in quello abbraccio per qualche minuto,<<dov'eri finita?!eravamo preoccupati per te>>dice lui mentre io esplodo in un pianto,ci raggiunge anche Julie,<<ti abbiamo sconvolta lo so,e capisco che non sono tua madre,e che non sarò mai come lei,capisco se non mi vuoi>>spiega lei,ma io l'abbraccio e la zittisco <<sono felice che ci sei tu e questo piccolo esserino dentro la tua pancia >>dico io piangendo e sorridendo mentre le tocco la pancia.

Appena ci stacchiamo mi asciugo le lacrime e mio padre mi porge il giubbotto,<<andiamo a casa>>dice in tono dolce,salutiamo tutti e appena usciamo di casa Walter mi saluta da lontano con un sorrisetto sghembo che io ricambio con un bellissimo dito medio,e lui ride.Che faccia da schiaffi!Io e mio padre ci mettiamo in macchina,e non parliamo per tutto il traggitto.

Appena arriviamo a casa, decido di parlargli del viaggio,mi devo fare coraggio.Forza Ally, ce la puoi fare.<<Papà>>lo chiamo io<<si Ally?>>,<<Sai siccome manca una settimana all'estate,mi chiedevo se quest'anno potrei partire con Alice>>dico tutto d'un fiato senza farmi troppe paranoie<<oh ehm... Dove dovreste andare,per quanto,quanto costerebbe  e con chi?>>inizia a farmi un sacco di domande,<<Una alla volta papà allora,dovremmo andare in Grecia,per trenta giorni,sarebbe in tutto €40 sia andata che ritorno,e saremo solo io e Alice>>gli spiego io <<Va bene,puoi andare, mi fido di te,e poi in questo periodo hai ricevuto molte notizie sconvolgenti e quindi capisco che ti serve del tempo per metabolizzare il tutto>>,<<SIII!GRAZIE PAPÀ>>esclamo io abbracciandolo,<<Ah e papà, stavo pensando che Julie potrebbe venire a stare qui con noi>>dico io a cuore aperto<<A te andrebbe bene?>>mi domanda mio padre con un po' di timore,<<Certo,e poi adesso che è incinta,non potete stare mica lontani,e poi ce spazio per tutti e quattro qui in questa casa>>dico io sorridendo<<ho una figlia d'oro>>dice mio padre abbracciandomi,sj commuove e gli escono delle lacrime dagli occhi che io asciugo un il palmo della mano.

Appena ci stacchiamo da quell'abbraccio,<<VADO AD AVVERTIRE ALICE CHE PARTIAMOO>>esclamo stampandogli un bacio sulla guancia.

Trenta giorni con te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora