Maddie aveva tutto: soldi, amici, fidanzati...
Stava visitando la Spagna per trascorrere un po' di tempo con una vecchia amica, che l'avrebbe portata con sé per trascorrere del tempo con i suoi amici e i giocatori del FC Barcelona.
Per la prima volt...
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Sira urlò di risate e io mi immedesimai nel ruolo come meglio potevo.
All'improvviso mi sono ricordata di me stessa a 15 anni sulle passerelle e mi sono autoimitata.
La mia amica mi guardava sorridendo mentre si ingozzava di cioccolata.
Arrivai in fondo alla sua stanza e mi girai per posizionarmi come sulle passerelle.
Iniziai a camminare e quando la raggiunsi scoppiai a ridere.
— Sei troppo brava.
— Lo so.— ammisi.— Ma mi sentivo sopraffatta e sapevo di dover smettere.
— Perché non provi a fare la modella qui? L'altro giorno ho scoperto che stanno facendo una piccola passerella per il marchio Intimissimi per la sezione estiva.
— Non faccio mai la modella di biancheria intima.
— Maddie. Dovresti, hai un corpo fantastico e credo che un certo calciatore morirebbe guardando quelle foto sulla rivista.
La guardai ridendo.
Potrei pensarci.
Come era finito lì? Non l'avrei mai saputo.
Sira è venuta con me per propormi come modella, mi hanno presa ed eccomi qui.
Avevamo saputo che si trattava di una sfilata con eventi di beneficenza e che si sarebbe svolta per tutta la notte.
I truccatori stavano cercando di truccarmi. Dico che ci provavano perché li ho sentiti dire che non c'era molto da ritoccare.
Ero orgogliosa della genetica che avevo ereditato.
— 5 minuti.— disse un ragazzo entrando nel backstage.
La musica suonava dagli altoparlanti e tutte le modelle si alzarono per mettersi in fila.
I miei compagni stavano entrando in scena e io mi agitavo nervosamente.
Era da molto tempo che non lo facevo e stavo per concedermi qualcosa.
Guardai il mio bikini, ad essere sincera era bellissimo.
Non ero però abituata a fare la modella mezza nuda.
Ho visto la mia compagna davanti a me uscire e capii subito che era il mio turno.
Ho fatto uscire tutta l'aria che potevo e quando l'ho vista entrare sono stata accecata dalle luci e dalla lunghezza della passerella.
Camminai lentamente ma con passi decisi e mi mossi al ritmo della musica, ma non riuscii a impostare completamente il ritmo.
Quando arrivai alla fine della passerella, vidi tutti i ragazzi che mi applaudivano e Sira che mi faceva il pollice in su.
Mi tolsi il piccolo telo che mi copriva e mi girai, posando e sorridendo per le telecamere.
Mi girai di nuovo e i miei occhi incontrarono i suoi e lui mi stava fissando.