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Scesi dall'aereo e mi accarezzai le braccia

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Scesi dall'aereo e mi accarezzai le braccia.

Faceva un freddo cane.

Camminai finché non incontrai un'auto nera e capii che era per me.

Quando mi avvicinai, vidi la mia amica scendere dall'auto e abbracciarmi.

Ricambiai il sorriso. Non vedevo l'ora di vederla.

Io e Sira ci conoscevamo perché i suoi genitori e i miei erano amici da una vita, ma i miei si erano trasferiti negli Stati Uniti e quindi ci eravamo un po' perse di vista.

Finché non abbiamo parlato di nuovo e mi ha proposto di passare l'estate con lei.

Ho accettato senza esitare.

I miei genitori non erano quasi mai a casa e mi rifiutavo di morire di disgusto da sola.

— Dio Maddie, sei bellissima.— disse guardandomi sorridente.

Io risi e mi girai come se fossi su una di quelle passerelle su cui avevo posato tante volte.

— Sei divina.— dissi guardandola.

Salimmo in macchina e quando arrivammo a casa sua decidemmo di fare una serata tra donne, così lei ordinò una pizza e noi cominciammo a metterci creme sul viso, a massaggiarci a vicenda e a farci le acconciature che vedevamo su Tik Tok.

Quando ci siamo sdraiate sul suo letto per guardare il soffitto era già abbastanza tardi.

— Esco con un ragazzo.— ha confessato guardando il soffitto.

— COSA DICI!— dissi, alzandomi a sedere. —
Fammi vedere una foto, voglio vederlo.

Lei annuì ridendo e mi prestò il suo cellulare con una foto del ragazzo.

Era molto bello, a dire il vero.

Ma non era il mio stile.

Soprattutto quando era il ragazzo della mia amica.

Lei mi parlò a lungo di lui e io ascoltai entusiasta.

— È perfetto.— ha concluso, sorridendo.

— Nessun essere umano è perfetto.— la corressi senza staccare gli occhi dal soffitto.

— Hai ragione. Ma credimi, ti piacerà molto quando lo vedrai domani.

— Cosa intendi con domani?— la guardai di nuovo.

— Domani lo vedremo all'allenamento della sua squadra.

Annuii e, dopo quella piccola chiacchierata, finimmo per addormentarci.

La mattina dopo Sira iniziò a spostarmi.

Quando riuscì a spingermi fuori dal letto mi guardò sorridendo.

— Se fossi in te, mi farei bella, non troppo elegante, ma nemmeno troppo porca.— disse facendomi l'occhiolino.

La guardai mezza assonnata e annuii, non sapendo bene cosa avesse detto.

𝐁𝐀𝐁𝐘 𝐁𝐎𝐘 +𝟏𝟖 | 𝗣𝗮𝗯𝗹𝗼 𝗚𝗮𝘃𝗶 (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora