Maddie aveva tutto: soldi, amici, fidanzati...
Stava visitando la Spagna per trascorrere un po' di tempo con una vecchia amica, che l'avrebbe portata con sé per trascorrere del tempo con i suoi amici e i giocatori del FC Barcelona.
Per la prima volt...
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C'era partita quel giorno.
Sira era stata brava a convincermi, così indossai jeans e top nero.
Non avrei indossato la sua maglietta. Non ancora.
Quando arrivammo allo stadio, affollato come sempre cominciai a vedere i flash delle telecamere puntati su di noi.
Sira non si fermò mai a parlare.
E nemmeno io l'ho mai fatto.
Fino a quel giorno.
— È vero che sei andata a caccia di oro con Pablo Gavi?
Mi fermai di botto e sentii la mano di Sira che mi spingeva a ignorarla.
Ma era troppo tardi.
Mi avvicinai al microfono e sfoggiai uno dei miei migliori sorrisi.
— Buonasera, per la vostra gioia. No. Non ho mai avuto bisogno di essere la fidanzata di qualcuno per avere i suoi soldi, anzi, i miei genitori sono sempre stati benestanti dal punto di vista economico, per non parlare del mio lavoro di modella. Tutti i miei capricci sono stati pagati da me. Io e Gavi abbiamo avuto un rapporto basato sull'amore e sull'affetto. Grazie e tanti saluti.
Sira mi guardò dalla porta che conduceva allo stadio e io la seguii.
— Sei stata grande.— disse guardandomi con un sorriso.
Sorrisi e quando arrivammo sugli spalti mi sedetti accanto a Fer.
Era strano quanto Pedri e suo fratello si somigliassero.
Sira salutò i ragazzi e poi si sedette accanto a me per sussurrarmi all'orecchio.
— Ho un problema, Maddie.
— Cosa succede?— le chiesi guardandola.
— Ho un ritardo.
— Oh sì, ma sapevo che eri stupida dal momento in cui ti ho conosciuta.
Mi diede uno schiaffo sul braccio, che mi fece gemere.
— Dico sul serio, non mi viene.
La guardai seriamente e poi capii cosa intendeva dire prima.
— Hai comprato i test?— chiesi guardandola.
Lei scosse la testa e mi guardò con occhi da cucciolo.
— Ah no no no, non lo farò.
— Dai Maddie, cosa ti costa? Se Ferrán vede che ho speso tanti soldi in una farmacia si insospettirà.
Emisi un sospiro e accettai con riluttanza.
I ragazzi tornarono in campo e poi iniziò la partita.
La squadra avversaria dava il massimo e rendeva le cose difficili.