Matto in quattro

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Aura's Pov

"Aura ma io non posso incazzarmi ogni mattina perché non ti vuoi alzare da quel fottuto letto!"sento urlare mio padre.

Urla pure se vuoi, spreca quel rigoroso fiato, non disturberai il mio sonno

Lo sento bofonchiare qualcosa dal piano di sotto.

Dopo pochi minuti la sveglia suona nuovamente e sento delle nocche sbattere sulla porta aperta di poco.

"Papà sei proprio fastidioso fattelo dire."mi altero girandomi verso la porta, ma non c'è il corpo enorme di mio padre, c'è il corpicino di Kim.

Mi guarda titubante dalla porta,ha una gomma fino al ginocchio,una gonna da casa,segno che è rientrata con mio padre ieri sera e ha dormito qui.

"Oh...ehm buongiorno."bofonchio mettendomi a sedere,ha in mano un piatto fumante.

"Buongiorno Aura."mi sorride dolcemente, ha un sorriso sincero, non riesco a leggere della negatività o della malizia nelle sue espressione o nel suo sguardo.

Che ci fai qui?
No,si sentirebbe di troppo.
Perché sei nella mia stanza?
Ritenta,Aura.

"Cos'hai li?"le domando allora indicando il piatto.

"Oh,ehm..."sorride felice che non l'abbia cacciata in qualche brusco modo "Sono dei pancake...ci ho messo sopra del miele, Adam dice che lo adori."

Mica male
E chi sono io per rifiutare?

"Si, Kim ma...posso mangiarli?"domando ironica vedendo che rimane immobile vicino alla porta.

"Oh,scusami! Ma certo!"si avvicina con un sorriso imbarazzato porgendomi il piatto.

Mi gusto la prelibatezza da sopra il letto,il mio occhio controlla l'ora,devo prepararmi per la scuola.

"Bene...di sotto c'è del caffè caldo. Lo avrei voluto portare ma Adam me l'ha proibito. Dice che tu lo rovesceresti sul letto."non riesco a sorridere solo perché ho la bocca piena di cibo.

"Ha fatto bene, l'avrei sicuramente rovesciato."

"Bene...ti lascio preparare in pace."

"Kim?"

"Si?"si volta subito.

"Grazie, sono davvero ottimi."


Sull'autobus mi perdo ad osservare due ragazzini che bisticciano tra di loro, discutono su chi dei due ha una cover più bella.

Due mani mi coprono gli occhi.

"Indovina chi sono."

"Con tutti questi giganti anelli non puoi essere nessuno se non Julia."la faccio ridere,da dietro lei fa capolinea anche Eris e la ragazza con cui stava flirtando ieri.

"Ma tu non avevi una macchina? Perché sei sull'autobus?"mi domanda Eris.

Bellissima domanda

"Non ce l'ha più. La nostra ricciolina ricca si subisce l'autobus come noi povere adesso."mi prende in giro Julia guadagnandosi un pizzicotto sul braccio da parte mia.

"Aia!"

Noto Eris guardare la sua amica che si è isolata e per farlo sbatte di poco a un gruppo di ragazzi dietro di lei.

"Ma vuoi stare attenta cazzo?! Mi stavo rovesciando il caffè addosso per colpa tua!"le sbotta addosso uno che tiene una borraccia di caffè in mano.

"Oh...io...scusatemi..."inizia a farfugliare Eris ma appena nota che quello continua a guardarla male inizia a ridacchiare.
Noto l'amica di Eris sospirare e guardarsi intorno con vergogna.

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