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Ma tutto sfuma e diventa piccolo nella mia testa, costui é,
Cupido dagli occhi verdi, ha teso il suo arco maledetto con una pericolosità estrema, poi ha scoccato la sua freccia ardente e mi ha colpita non nel cuore, non nel...
Sicuramente riuscirà a fare abbastanza chiasso da riuscire a mettere a tacere le voci urlanti della tua testa.
Cit. Aura
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Janet's Pov
Mi intrufolo tra i corpi delle persone in modo veloce e silenzioso, evitando che qualcuno faccia caso a me.
Di Mandy non c'è più traccia.
Che sia già andata via?
Non scorgo neanche Christian tra tutta la folla.
Individuo Estella allo stesso angolo dove l'ho lasciata e mi avvicino a lei.
Appena mi vede, rilassa le spalle, un cameriere con un vassoio di bicchieri pieni di vino la affianca.
"Un po' di vino?"
Estella inspira, ma non espira mai.
"Non beviamo, grazie."mi intrometto io facendo voltare il cameriere verso di me.
"Insolito..."commenta osservando il mio corpo, in circostanze diverse gli avrei infilato il tacco nel cranio, ma ora l'obiettivo é restare invisibili "Chiunque beve, qui."
"Noi no. Viva la diversità."ridacchio prendendo Estella per la mano e la tiro finché non siamo lontane da lui.
"Non lo so, era proprio dietro di me."farfuglia assottigliando lo sguardo verso un punto preciso.
Un ragazzo dai capelli rasati cortissimi, e uno sguardo indagatore si sta avvicinando a noi.
Mi prende il panico.
Non ha neanche la maschera, é uno di loro.
E ha capito che in noi c'è qualcosa che non va.
"Estella...ora ti dico una cosa che non dovrai assimilare, ma farla e basta." Il mio cuore batte all'impazzata.
Il ragazzo é sempre più vicino.
"Aspetta, aspetta-Che cosa?!"si fa prendere dalla paranoia lei.
"Corri!"bisbiglio acchiappando il polso di Estella.
Inizio a correre mentre Estella lascia uno strillo, prendiamo un corridoio a caso, senza sapere in quale direzione andare, più ci allontaniamo più le luci si fanno soffuse.
