Cap II: La caffetteria

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La giornata finì in fretta, fortunatamente per il rosso ed il biondo.
Si incontrarono appena fuori da scuola e si diedero un orario per andare insieme alla caffetteria, quando ad Azraphel non venne in mente un'idea migliore. No, era troppo presto per chiedergli di uscire a cena, non il primo giorno che si erano conosciuti!

<<A-Azraphel?>>

<<Oh ugh.... SI! Le quattro andranno benissimo!>>

<<Va bene. A dopo allora.>>

Il rosso si diresse verso le strisce pedonali facendo la sua camminata iconica e salutando con una mano il biondo, che stava rimanendo fermo con le mani legate dietro alla schiena, diventando improvvisamente rosso.

Soho, 15:20.

Il biondo era in casa sua a sistemarsi i capelli con un pettine di ferro, continuava a controllare nervosamente che ogni ricciolo fosse al posto giusto. Per l'occasione decise di provare un nuovo profumo comprato una settimana prima, uno al thé macha. Quello era un profumo da donna sì, ma Azraphel non sceglieva profumi in base all'assortimento del sesso, ma semplicemente se l'odore lo stuzzicava o potesse stuzzicare qualcuno, in quel caso Crowley. Doveva essere PERFETTO! Non capitava di conoscere tutti i giorni un batterista scorbutico, che si comporta però con fare gentile solo con te.

Appartamento di Crowley, 15:50

Il rosso stava uscendo dalla sua spoglia ma moderna dimora, una cosa di cui andava fierao di essa era la sua stanza preferita piena di piante, passava almeno un'ora al giorno a prendersi cura di esse e a controllare ogni singola foglia, altrimenti l'intera pianta avrebbe fatto non una bella fine. Chiuse la sua maniglia a forma di serpente con una delle chiavi del suo mazzo, ci teneva quella di casa, quello di ogni stanza di camera sua, quella della sua adorata auto, una Bentley nera del '26 e ovviamente, quelle della scuola. Salì sulla fidata macchina in direzione della sua caffetteria preferita di cui ne conosceva il proprietario, era infatti molto amico con quest'ultimo.

Non passò molto ed il rosso arrivò davanti alla caffetteria in dieci minuti, il biondo invece, poteva scegliere tra un bus che arrivava alle 16:05 oppure alle 15:45, optò ovviamente per quello che sarebbe arrivato un quarto d'ora prima. Il rosso scese con stile dall'automobile, con essa faceva sempre un bel figurone. Si sorrisero e salutarono l'altro imbarazzati.

<<Ciao!>>

Disse Crowley, con un tono così entusiasta che non aveva mai avuto prima.

<<Ciao.>>

Rispose Azraphel, timido come sempre, mentre cercava di evitare il contatto visivo ma allo stesso tempo guardandolo per non sembrare scortese, come se i suoi occhi avessero un continuo alternamento Occhi-altro.

Il rosso cominciò a camminare verso l'entrata essendo che il biondo sembrava a disagio rimandendo fermo davanti a lui, prese la maniglia e la abbassò, per poi far entrare il suo "posso chiamarlo amico o è ancora solo un conoscente?".

<<Dopo di te...>>

Disse Crowley strizzando gli occhi e sorridendo a bocca chiusa. L'altro invece, lo ringraziò ed entrò seguito dal rosso.

<<EHI CROWLEY! Quanto tempo! Come stai?>>

Disse l'uomo alla cassa, con un grande sorriso e preparando la mano per una bella stretta con l'amico.

<<Hey! Tutto bene! E tu caro mio, come stai?>>

<<Tutto bene! Lui chi è? Amico o ragazzo?>>

<<Uh...un a-ami...co... sssì.>>

Sia il rosso che il biondo arrossirono, serrando la bocca con un sorriso imbarazzato.

Non C'è Solo Aria Tra Noi DueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora